Il nostro programma elettorale per le elezioni comunali 2013 non può prescindere, per un ovvio dato di coerenza e di legittimo orgoglio, né dal programma che fu condiviso dalla maggioranza dei cittadini nel 2010 né dall’importante risultato di attuazione dello stesso nei poco più di due anni e mezzo di amministrazione appena trascorsi. E’ altrettanto naturale che, quindi, il programma per le elezioni 2013 tenga presenti ovvie esigenze di aggiornamento nell’ambito del più che positivo bilancio delle molte cose fatte e tenga conto, altresì, di un incremento degli obiettivi programmatici frutto del mutare dei tempi, della gravissima situazioni di crisi economica, e della maturata e profonda consapevolezza di nuove o comunque diverse esigenze della città.
Il programma dei prossimi cinque anni deve quindi essere modulato secondo le parole d’ordine della presa d’atto e, quindi, del bilancio degli obiettivi centrati nonché del compimento dei percorsi amministrativi ormai profondamente avviati e vicinissimi al raggiungimento degli obiettivi ad essi sottesi e infine del naturale ampliamento del numero e della qualità degli obiettivi di programma.
Un programma che rimane ancorato ai fondamentali presupposti della legalità, della vivibilità e dello sviluppo, nonché al rispetto e alla valorizzazione, non autarchica o campanilistica, delle numerose e ricche competenze che si specchiano nella identità stabiese.
I quasi tre anni di amministrazione della Città e l’esperienza così maturata rendono, peraltro, necessaria la fissazione preliminare di due paletti che dovranno essere al tempo stesso le linee guida dell’attuazione in concreto del programma.
Nei miei appena trascorsi anni di amministrazione sono stati commessi due errori che è doveroso riconoscere per poterne evitare la reiterazione, avendo gli stessi condizionato di fatto il concreto estrinsecarsi dell’azione di governo della Città.
In primo luogo, va preso atto dell’errore che ha rappresentato la scelta di costituire una giunta tecnica che non ha assicurato, nei fatti, per obiettiva, difficoltà, il necessario collegamento fra il Sindaco, la politica e la Città pur avendo ben operato sul piano delle concrete iniziative.
In secondo luogo, va riconosciuto l’errore che è stato commesso attingendo per l’amministrazione complessiva di Castellammare a risorse umane esterne ad essa.
Dal riconoscimento leale e sincero di questi errori non possono che nascere i due criteri preliminari di fondo cui dovrà ispirarsi la prossima Amministrazione Comunale, ossia quello della necessità, una volta vinte le elezioni, di dar vita ad una giunta comunale politica o che abbia quantomeno una fortissima e largamente prevalente, se non esclusiva, connotazione politica al fine di garantire un corretto e virtuoso rapporto fra l’Amministrazione, la politica di maggioranza e i cittadini. Il secondo criterio dovrà essere quello di attingere in tema di risorse umane per l’amministrazione della Città, nella sua più vasta accezione, alle indubbie, numerose e altamente qualificate professionalità che la stessa Castellammare è certamente in grado di esprimere nel consapevole diritto-dovere del Sindaco di non mortificare tali professionalità ma anzi di esaltarle e valorizzarle nell’interesse stesso ed esclusivo della comunità civile stabiese.
Ogni stabiese dovrà, quindi, essere orgoglioso di una città amministrata e ben governata dai suoi stessi cittadini.
Molto è stato fatto comunque in questi ultimi circa tre anni di amministrazione ed è un diritto-dovere mio personale, nel ricandidarmi a Sindaco, non solo quello di riconoscere lealmente gli errori commessi (che vanno tuttavia comunque letti nell’ambito di un contesto estremamente difficile, aggravato dalle prescrizioni della Commissione di Accesso e dal condizionamento di una presenza consiliare per lo più vecchia e interessata) ma anche quello di evidenziare e valorizzare le tante ottime cose fatte che rifulgono maggiormente in riferimento al difficilissimo contesto in cui abbiamo operato. Il mio programma per i prossimi cinque anni non può quindi che essere in continuità con quello della precedente consiliatura, ancorché aggiornato e migliorato, nel nome di una parola d’ordine che negli ultimi anni si è tradotta in realtà: il cambiamento, nella consapevolezza, inoltre, che la continuità nel cambiamento si rivela oltre che una scelta anche un preciso dovere in relazione a tutti quei percorsi di rinascita civile e strutturale che, al momento della fine della mia passata amministrazione, erano stati profondamente avviati, erano sul punto di concludersi e sono stati fermati dalla nota, ignobile congiura di palazzo che, causando la fine prematura della mia Amministrazione, di fatto, nelle intenzioni dei congiurati, calpestò l’interesse e l’avvenire di Castellammare.
Oggi abbiamo tutti insieme la possibilità di ripartire, completare il cambiamento e far rinascere definitivamente la nostra città.
In questi appena trascorsi anni di amministrazione sono riuscito, tra le altre cose, a dimostrare la fondatezza di una idea di amministrazione cittadina che ha prodotto buoni risultati e che va perpetuata.
In particolare, va mantenuta l’impostazione di amministrazione volta a tenere insieme, con pari rilevanza e pari dignità, due obiettivi programmatici generali che troppo spesso, nel passato erano stati, nei fatti, resi incompatibili, ossia quello riguardante il ripristino pieno e totale di condizioni diffuse di dignità civile e quello riguardante la programmazione e l’attuazione delle grandi linee e dei grandi progetti di sviluppo della città.
Questo resta il mio obiettivo, lavorare in piena sinergia e costante contestualità per continuare ad assicurare agli stabiesi non solo normalità nella vita quotidiana in tutti i suoi aspetti (quotidianità, vivibilità, sicurezza e legalità) ma anche lavorare per impostare e realizzare i grandi progetti riguardanti il disegno e la concretizzazione della nuova Castellammare, intendendo non solo la nuova Città ma anche i nuovi e migliori modelli economici e di sviluppo.
Intendo tener ferme e incrementare nella prossima stagione di amministrazione conquiste importanti in tema di difesa del lavoro e dell’occupazione e in tema di recupero e rilancio di percorsi economici fondamentali come quelli legati al turismo. Ma intendo altresì affinare e migliorare i percorsi già intrapresi di difesa sociale, di tutela delle fasce deboli, di sostegno ai giovani e di investimento nella cultura.
Le linee guida restano confermate rispetto alle tre grandi aree tematiche del programma 2010 ma vanno incrementate quanto a contenuti e obiettivi, talvolta modificando i percorsi strategici per il loro conseguimento avendo sperimentato il mutare delle condizioni a contorno o, talvolta, la impercorribilità delle strade a suo tempo prescelte.
Le linee guida restano così definite:
1.- Sicurezza, Legalità e Trasparenza
2.- Vivibilità
3.- Sviluppo
Quanto alla prima, il programma 2010, faceva riferimento ai seguenti punti:
a) Ampliamento pianta organica ed impiego nelle ore serali/notturne della Polizia Municipale
b) Implementazione dell’azione congiunta delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale su tutto il territorio comunale
c) Implementazione dei sistemi di video-sorveglianza
d) Implementazione dei sistemi di controllo sul territorio
e) Contrasto ad ogni forma di abusivismo
f) Costituzione di parte civile dell’Ente Comunale nei processi contro la criminalità organizzata
g) Creazione di momenti di confronto tra istituzioni e cittadini per l’affermazione del valore della legalità, attraverso manifestazioni, dibattiti, proiezioni di filmati e presentazioni di libri
h) Ottimizzazione della macchina comunale
i) Razionalizzazione delle società partecipate dal Comune ritenute d’interesse strategico e assorbimento delle funzioni e degli immobili delle società partecipate dal Comune non ritenute d’interesse strategico.
Quasi tutti quei punti sono stati tradotti in azioni concrete ormai acquisite al patrimonio di azione ed esperienza dell’Ente. In particolare i punti a), b), c), d), f), hanno trovato piena attuazione e vanno perpetuati. Il punto h) necessita di un incisivo lavoro di completamento in quanto, per le condizioni in cui era ridotta la macchina comunale, i poco più di due anni e mezzo di Amministrazione non sono stati certo sufficienti a risolvere le gravi inefficienze che la stessa presentava, pur nella consapevolezza oggi maturata di poter contare in questo lavoro su risorse umane che, in quantità insospettata, meritano valorizzazione e riconoscimento in una logica di sempre migliore e più forte collaborazione con il vertice politico. Quanto al punto g) e al punto i) si rinvia a quanto di seguito verrà detto per i nuovi obiettivi programmatici.
Quanto alla “vivibilità” il programma 2010 faceva riferimento ai seguenti punti:
a) Risanamento urbanistico e sociale del Centro Antico e delle zone collinari
b) Integrazione con servizi e infrastrutture delle periferie
c) Realizzazione dell’impianto fognario, dove ancora mancate, e messa in funzione del depuratore
d) Ottimizzazione della raccolta e differenziazione dei rifiuti attraverso la realizzazione di isole ecologiche
e) Ottimizzazione del sistema di viabilità
f) Realizzazione di impianti sportivi
g) Realizzazione di aree attrezzate per famiglie
h) Realizzazione di un piano parcheggi
Anche questi punti hanno trovato parziale attuazione ma occorre oggi integrarne i contenuti e migliorarne gli obiettivi tenendo maggiormente conto delle reali competenze dell’Ente, della necessità di una interazione con le altre istituzioni e con gli altri soggetti titolari di competenze.
In particolare, una spinta potentissima è stata già data al percorso di recupero della parte strutturale della Città con numerose e incisive opere di risanamento riguardanti le strade, l’illuminazione pubblica, talune aree degradate.
Un riferimento a parte merita l’obiettivo successo, seppur ancora parziale, raggiunto in materia di raccolta dei rifiuti che proprio in queste ore vede la partenza del nuovo sistema di raccolta porta a porta per tutta la Città, iniziativa che ci colloca finalmente dopo anni ed anni al livello di eccellenza delle migliori Città italiane.
Quanto allo “sviluppo” il programma 2010 ha trovato importantissime attuazioni, parte delle quali realizzate e parte in via di completamento con percorsi già definiti e completati. Nel rinviare in generale a quanto argomentato e prospettato nel programma elettorale del 2010 e, maggiormente a quanto verrà detto di qui a poco, è oggi importante e necessario, per i singoli settori, andare a definire i nuovi obiettivi e i nuovi percorsi per aree tematiche.
I) PROGRAMMA POLITICHE SOCIALI
FAMIGLIA, PARI OPPORTUNITÀ
La famiglia è la cellula della società e bisogna considerarla una cittadinanza sociale, intendendo la famiglia quale soggetto su cui investire per il futuro della Nazione, valorizzando la sua funzione per la coesione sociale e per un equo rapporto tra le generazioni.
Occorre pertanto che il nostro programma preveda:
· Un fisco favorevole alla famiglia; a parità di reddito paghino
meno tasse le famiglie più numerose e, comunque, le fasce deboli e disagiate
· Un piano di sviluppo degli asili nido vicino ai luoghi di lavoro
· Sostegni straordinari alle famiglie per l’assistenza ai disabili
e agli anziani non autosufficienti
· Un aiuto alle famiglie con un reddito basso per sostenere le spese per l’educazione e l’istruzione dei figli
· L’attenzione ad alcune fasce del ceto medio afflitte da problemi di lavoro precario, disoccupazione
· Un sostegno a vedove/i, ragazze madri, situazioni di non autosufficienza
· Il sostegno agli anziani
· Servizi consultori e di informazione (consultori, mediazione familiare, centri per le famiglie)
· Politiche abitative per la famiglia
· Il monitoraggio delle politiche familiari.
Si ritiene importante per C/mare di Stabia rafforzare il numero dei servizi alla famiglia e aumentare in modo particolare l'accessibilità dei servizi all'infanzia. A fianco a vari interventi a sostegno delle famiglie con più figli è necessario dare di nuovo la dovuta importanza ad una cultura della natalità.
Uguaglianza di opportunità per tutti, perché bisogna partire dalla convinzione che le differenze possono rappresentare una risorsa, se adeguatamente valorizzate.
Le donne stabiesi sono una priorità nella nostra agenda politica, dobbiamo ridurre le loro difficoltà a conciliare le responsabilità lavorative con quelle familiari. Occorre, pertanto, che il nostro programma preveda:
· Servizi di sostegno alla famiglia con figli minori o con a carico un disabile, un anziano non autosufficiente o una persona affetta da documentata grave infermità
· Politiche di conciliazione tra mondo lavorativo e mondo familiare
· Rafforzamento dei servizi di cura ed assistenza all'infanzia e agli anziani
· Promozione degli asili nido nei luoghi di lavoro
· Garantire pari opportunità e valorizzare il ruolo della donna stabiese nel mondo del lavoro
· Programmi e azioni per il reinserimento di lavoratori/lavoratrici che rientrano da periodi di congedo di almeno 60 giorni
· Promozione e sostegno di iniziative di imprenditoria femminile
SCUOLA
Istruzione e formazione
Investire in conoscenza e in formazione continua, lungo tutto l'arco della vita diventa una necessità per metterci al passo con modelli di produzione sempre più flessibili.
Valorizzare ogni stabiese, fornendo la migliore istruzione e qualificazione. Per questo motivo si ritiene necessario investire nell'istruzione primaria, liceale e professionale di grande qualità, dando la possibilità a ciascun cittadino di Castellammare di poter accedere a una formazione universitaria o parauniversitaria. Tra i punti più qualificanti, vanno evidenziati:
· Osservatorio e monitoraggio continuo per rilevazione dati sulla dispersione scolastica: Un piano che verifichi in tempi stretti le assenze degli studenti per individuare e combattere in modo efficace i rischi di dispersione scolastica o di abbandono. Una lotta continua alla dispersione scolastica, perché nessun studente stabiese sia lasciato indietro, soprattutto nelle zone a più forte infiltrazione criminale. Dimezzare la dispersione come chiede l'Europa 2020 richiede interventi mirati: contrastare il fenomeno del lavoro nero nella fascia di età giovanile, varando delle misure operative per il diritto allo studio".
· Orientamento e continuità scolastica attraverso la rete tra gli istituti comprensivi e quelli secondari di 2 grado: L’insuccesso e la dispersione scolastica, gli scarsi livelli di apprendimento dei nostri studenti rispetto ai propri coetanei europei, si manifestano nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Gli studenti dagli 11 ai 16 anni, preadolescenti e adolescenti si trovano in un periodo particolare della loro vita. In questa fascia di età infatti si registra il tasso più alto di dispersione scolastica, con punte del 30%, soprattutto nel primo anno degli istituti professionali e tecnici. Quindi essi vanno orientati nelle scelte dei percorsi scolastici successivi.
· Creare il rapporto scuola-impresa anche sostenendo i percorsi di formazione professionale, seguendo le linee guida regionali: Il sistema educativo provinciale e regionale dovrà assicurare pari opportunità a tutti i territori, offrendo un’offerta formativa per il secondo ciclo quanto più ampia e coerente con la domanda espressa dalle singole comunità; coinvolgimento degli Enti di Formazione Professionale nell'ambito del sistema IeFP che finanzia specifiche misure di accompagnamento atte a rafforzare l'alternanza scuola-lavoro.
Strutturare una formazione adeguata ai fabbisogni occupazionali locali, nazionali ed europei; destinare risorse al finanziamento delle attività integrative agli ambiti disciplinari dell'Istruzione Professionale, atte a garantire gli esiti di apprendimento previsti dagli standard nazionali; investire sulla formazione degli studenti, innalzandone le conoscenze e le competenze professionali e offrire una qualifica professionale riconosciuta e spendibile nei mercati interni ed europei.
· Istruzione e formazione degli adulti - Rientro in formazione: Nella società in cui viviamo, lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze rappresenta un fattore di centrale importanza per la crescita individuale e sociale.
L’educazione permanente, come diritto ad apprendere per tutto il corso della vita, risulta decisivo per l’inserimento e il reinserimento lavorativo, per lo sviluppo individuale e sociale, in relazione alla complessità di compiti e ruoli, nonché per l’autonomo esercizio dei diritti di cittadinanza.
Da qui l’esigenza per ognuno di aggiornare in modo ricorrente conoscenze, competenze e saperi che nella loro complessità rappresentano un importante anello di congiunzione tra il mondo della formazione e quello del lavoro.
E’ importante offrire a tutti i cittadini stabiesi un progetto educativo finalizzato a promuovere i seguenti obiettivi:
o Innalzare il livello di successo scolastico degli alunni per il loro pieno integrale
inserimento nel mondo del lavoro;
o qualificare giovani ed adulti privi di professionalità aggiornata per i quali il titolo di studio posseduto non costituisce più una garanzia dalla emarginazione culturale e/o lavorativa;
o consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti nell’ambito lavorativo che vogliono ripensare o debbono ricomporre la propria identità professionale;
o favorire il rientro nel sistema formale di istruzione e formazione di giovani usciti dal sistema;
o favorire l’estensione delle conoscenze;
o favorire l’acquisizione di specifiche competenze connesse al lavoro ed alla vita sociale ;
o promuovere l’attuazione dei principi di uguaglianza e di pari dignità sociale dei cittadini e quindi la valorizzazione delle diversità personali e delle identità culturali;
o promuovere la continuità educativa e didattica tra scuola e territorio;
· Educazione e integrazione degli stranieri presenti sul nostro territorio: Lo scopo primario di questo lavoro programmatico è rivolto a tutti i cittadini stranieri presenti sul nostro territorio che desiderano imparare la lingua italiana (livello A1/A2) per integrarsi nel contesto in cui vivono.
La conoscenza della lingua italiana risulta essere necessaria e fondamentale per tutti i cittadini stranieri come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica (Decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 179). Per innalzare l’alfabetizzazione degli stessi, evitando fenomeni di isolamento e di marginalità che spesso favoriscono l’allontanamento dalla vita sociale e l’insorgere di tendenze socialmente pericolose.
Il progetto ha lo scopo di realizzare questi obiettivi, valorizzando la presenza dei cittadini stranieri e la loro “partecipazione attiva” alla vita sociale e culturale del nostro territorio e accrescere una motivazione linguistica che non sia solo strumentale ma soprattutto integrativa.
· Progettualità in rete con le scuole del territorio e protocolli d'intesa con l'ASL : E' stato creato a tale proposito il Sito http://percorsimediali.it/teresaesposito “Affrontiamo i rischi dell’Obesità Infantile a casa ed a scuola…la Cultura della corretta Alimentazione” finalizzato a fornire informazioni alle famiglie ed ai docenti sul crescente fenomeno dell’Obesità Infantile che spesso provoca precoci malattie cardiovascolari e che purtroppo ormai sembra essere diventata una vera e propria epidemia del terzo millennio.
· Progetto sport per il territorio stabiese: Iniziativa tra l'Ente Comune, scuole e associazioni sportive, basata sul volontariato. La funzione sociale ed educativa dell'attività sportiva va sostenuta in tutte le sue espressioni con un progetto armonico fra i vari settori interessati (scuola, associazionismo, attività promozionale ed agonistica, turismo, tutela della salute, politiche giovanili) per dare piena e concreta attuazione, anche con adeguate risorse finanziarie.
· Coerente e puntuale razionalizzazione del dimensionamento scolastico per un efficace presenza nel territorio: Agire con trasparenza efficienza ed efficacia; creare una commissione di esperti, tra cui oltre all'Ente e ai dirigenti, anche rappresentanti di docenti, genitori e la RSU degli Istituti oggetto di dimensionamento. Va sottolineato l'imminente nuovo ruolo dei Comuni che a breve saranno chiamati a curare tutta la problematica degli Istituti secondari di 2 grado, dopo l'abolizione delle province.
· In continuità con la precedente Amministrazione, proseguire l’opera di messa in sicurezza degli EDIFICI SCOLASTICI: Stanziare finanziamenti e unitamente ai fondi europei, per risolvere i problemi strutturali di molte scuole del territorio.
· In continuità con la precedente Amministrazione, proseguire la costante opera di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici di proprietà del Comune: Squadre di elettricisti, idraulici, giardinieri..., dislocati in numero sufficiente presso le scuole del territorio per svolgere un lavoro di manutenzione costante.
II) SOSTENIBILITA’:
1. Potenziamento dei servizi sociali attraverso l’istituzione di “Sportelli del cittadino”, a cui i cittadini possono liberamente rivolgersi per avere informazioni sui servizi presenti sul territorio e/o per essere indirizzati ed orientati per la risoluzioni di problematiche di carattere sociale, amministrativo e burocratico.
2. Creazione di ludoteche e/o posti ricreativi per bambini di famiglie disagiate.
3. Istituzione di borse di studio i bambini e/o giovani appartenenti a famiglie disagiate.
III) LEGALITA’
1. L’istituzione del “VIGILE DI PROSSIMITA’”, con il compito di assicurare un contatto personale e continuo con quanti più commercianti, famiglie e imprese, tale da comunicare che le istituzioni sono presenti e pronte a sostenerli in questo difficilissimo momento.
IV) VIVIBILITA’:
1. Potenziamento del già acquisito servizio di “GUARDIE AMBIENTALI VOLONTARIE” che possa anche svolgere compiti di salvaguardia dei polmoni verdi della città, quali i boschi di Quisisana, il Faito, le chilometriche coste, le aree verdi cittadine
2. Recupero dell’arenile del lungomare di Castellammare strutturato e definitivo in sinergia con la Regione e il Ministero dell’Ambiente.
V) SVILUPPO:
1. Creazione di aree WI-FI (internet gratis).
VI) TURISMO, OCCASIONE DI SVILUPPO E DI LAVORO
Il tema del turismo, del ritorno pieno e definitivo nei circuiti turistici si collega strettamente alle tematiche del lavoro e dell’occupazione. Parlare infatti di questi temi non significa soltanto difendere quanto vi è rimasto in termini industriali classici ma significa anche organizzare una città secondo i modelli dell’industria turistica moderna. Nostro obiettivo è quindi quello non solo di stabilizzare e potenziare i percorsi già avviati come quelli legati alla crocieristica ma anche quello di salvare e rilanciare le terme e il turismo archeologico e gastronomico. Anche da questo punto di vista il tema del turismo si lega prepotentemente a quelli del pieno e definitivo recupero urbanistico, della messa in sicurezza della Città, nonché della prosecuzione dell’opera di bonifica dal fenomeno del parcheggio abusivo sulle vie del mare.
VII) URBANISTICA E TERRITORIO
In questo settore, forse più che negli altri, la connessione fra l’enorme quantità di cose fatte dalla mia Amministrazione e la necessità, con il nuovo programma, di prevedere il completamento di alcuni percorsi e il raggiungimento degli obiettivi, è particolarmente intima e stretta. Per rendersene conto è innanzitutto necessaria la semplice predisposizione di un elenco tematico di argomenti affrontati, percorsi definiti e obiettivi raggiunti dalla mia passata Amministrazione.
Piani e Programmi-Politiche Territoriali
- Housing sociale PERIFERIA NORD - “QUARTIERE SAVORITO”.
- PROBLEMATICA AREA A.S.I.
- IL PUC (Piano Urbanistico Comunale).
- PIANO CASA
Centro Storico
- PIANO NAZIONALE PER LE CITTA’.
Edilizia Privata – SUE e SUAP
- ISTITUZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA
PIU EUROPA (funzione in capo all’Ufficio omonimo)
- Interventi del Programma PIU EUROPA.
- MASTERPLAN di CORSO DE GASPERI.
Housing sociale PERIFERIA NORD - “QUARTIERE SAVORITO”.
La proposta dell’Amministrazione Comunale di “Housing Sociale” è stata sottoposta ad una articolata ed attenta procedura di valutazione, da parte dell’Ente Regione. Attraverso il superamento di tre fasi:
· verifica dei requisiti di ammissibilità delle proposte;
· valutazione delle proposte ammesse ;
· procedura di negoziazione.
In particolare l’intervento proposto dall’Amministrazione Comunale è stato ritenuto, dalla Regione Campania, meritevole , di essere esposto alla Manifestazione Internazionale per i progetti di Housing Sociale , EIRE, tenutasi a Milano nel giugno 2011.
L’iter complessivo di valutazione della proposta comunale si è concluso positivamente attraverso la chiusura della “fase negoziata" avvenuta, tra Regione Campania, Provincia di Napoli ed Amministrazione Comunale, in data 5 settembre 2012.
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 169 del 18.10.2012 è stato approvato il progetto definitivo dell’intervento in argomento.
Resta da predisporre specifica determinazione a contrarre che unitamente agli elaborati progettuali dell’intervento approvato dovranno essere trasmessi alla Stazione Unica Appaltante presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato Interregionale per le OO.PP. della Campania e del Molise.
Da ultimo sarà sottoscritto un atto convenziale, per la regolamentazione dei rapporti intercorrenti tra la Regione e il Comune, che avverrà entro fine anno. Prima di tale termine dovrà , già , essere avviata la procedura per il Bando di Gara , da parte della Stazione Unica Appaltante, per la ricerca del soggetto attuatore privato.
PROBLEMATICA AREA A.S.I.
È stata profusa, da parte dell’attuale Amministrazione comunale, ampia disponibilità ed impegnato molto tempo alla ricerca di una possibile e condivisa soluzione, con gli Enti interessati, in merito alle ultradecennali problematiche della Zona ASI cittadina.
Cioè di quella porzione di territorio comunale soggetta alla normativa del Piano Regolatore del Consorzio ASI di Napoli, approvato nel 1968, normativa sovraordinata allo strumento urbanistico comunale a mai adeguata nel corso degli anni alle mutate esigenze socio-economiche del territorio.
Le suddette problematiche, riguardano:
- Mancata attuazione del Piano ASI. Ciò risulta evidente dalla residualità degli insediamenti industriali attivi, nonché dalla totale carenza infrastrutturale, in quanto non è, mai, stata eseguita dal Consorzio ASI alcuna rete stradale, fognaria e di illuminazione, previsti nel Piano stesso. Così come,il medesimo Consorzio, non ha mai esercitato il diritto di esproprio per l’assegnazione di aree da destinare ad attività produttive, come prescritto dal Piano, se non per piccole residuali superfici che in sostanza non hanno inciso nella programmazione urbanistica del Consorzio stesso.
- Insostenibilità ed anacronistica rigidità del Piano. Visto che esso risale ad una concezione urbanistica con obiettivi non più attinenti alle reali esigenze del territorio;
- Diffusa e datata deviazione verso l’abusivismo. In quanto tale area, nel corso dei decenni è stata sempre più interessata, anche. dalla costruzione di edilizia spontanea, prevalentemente a carattere abitativo.
Pertanto, si sono tenuti incontri tecnici dell’Amministrazione comunale con i vertici delle strutture amministrative e tecniche dell’A.S.I., al fine di pianificare gli indirizzi operativi più rapidi ed efficaci ad una risoluzione definitiva dell’intera problematica.
Nel corso dell’anno 2012 si sono tenuti ulteriori incontri tecnici, con il coinvolgimento anche con le competenti strutture della Regione Campania, al fine di partecipare le intenzioni e le proposte comunali anche alle istituzioni sovraordinate.
A seguito di tali incontri, si è proceduto a individuare e garantire i percorsi legislativi ed amministrativi di concerto con tutti i soggetti pubblici e giuridici interessati.
In tale prospettiva è stato acclarato il percorso in forma positiva ed operativa rispetto a quanto indicato dall’Amministrazione, decidendo di perseguire la formula dell’Accordo di Programma per la definizione della problematica.
Si è in attesa di riscontro a quanto richiesto dalla mia Amministrazione per la prosecuzione delle attività finalizzate al tavolo di copianificazione.
Proseguire e concludere questa fondamentale iniziativa è quindi impegno programmatico nodale della mia candidatura.
IL PUC (Piano Urbanistico Comunale).
I recenti sviluppi normativi urbanistici regionali, unitamente alle annunciate imminenti legiferazioni in materia di tutela paesaggistica che interessano direttamente il territorio comunale , rendono improcrastinabile la predisposizione del Piano Urbanistico Comunale (PUC). Tenuto conto anche degli incisivi interventi sul territorio comunale, come sopra elencati, in corso di avvio e che riguarderanno lo sviluppo, in tempi vicini, della città .
A tale scopo è e resta importante obiettivo di programma quello di esperire, entro l’anno in corso, le procedure finalizzate alla predisposizione degli atti e della documentazione utile alla redazione del preliminare del PUC. L’Amministrazione comunale potrà, finalmente, definire in modo coerente , con le reali esigenze di sviluppo urbanistico, sociale ed economico, la futura fisionomia della Città, che passi attraverso l’attività di concertazione con tutte le parti interessate , nel pieno rispetto della recente legislazione in materia e della tutela dell’interesse pubblico.
Tutte le attività, sia di Masterplan che area ASI impongono l’indifferibile adozione di un PUC.
PIANO CASA
La legge regionale 28 dicembre 2009 n°19, definita “piano casa”, ha riscontrato nel passato una notevole incertezza applicativa sul territorio comunale come anche per tutti comuni ricadenti in ambito di applicazione del Piano Urbanistico Territoriale (PUT) “Area Sorrentino-Amalfitana” L.R. 35/87.
Pertanto è stato predisposto un percorso amministrativo-istituzionale conclusosi con l’approvazione in consiglio comunale di un Atto di indirizzo propedeutico all’espletamento delle relative pratiche.
Tale indirizzo ha trovato ulteriore conferma in una recente circolare trasmessa dal competente ufficio regionale a dettaglio procedurale in materia.
Il “piano casa”, è stato prorogato di ulteriori 12 mesi rinnovando la scadenza al mese di gennaio 2014. La sua piena attuazione resta primario obiettivo programmatico.
PIANO NAZIONALE PER LE CITTA’.
Il Decreto per la crescita o Decreto “Sviluppo” del 22 giugno 2012 n.83 (convertito dalla legge del 7 agosto 2012 n.134) prevede per il rilancio del settore edilizio, anche, l’attuazione del “Piano Nazionale per le Città” . Esso rappresenta un nuovo strumento programmatorio per la realizzazione, in modo coordinato e razionale, di interventi per il rilancio e la valorizzazione delle aree urbane degradate. Le città sono chiamate a proporre interventi coordinati di riqualificazione e rigenerazione urbana da realizzarsi con la compartecipazione degli investitori privati. Il Ministero delle Infrastrutture, che è stato il promotore del Piano Città, ha già stanziato circa 224 mln di euro per il programma, prevedendo un ulteriore incremento, dei fondi statali, per complessivi circa 2 miliardi di euro. Il DL “Sviluppo” ha inoltre stabilito la costituzione di una “ Cabina di Regia “ per la selezione dei progetti delle città che intendono aderire al Piano. Tale organo, istituito presso il Ministero delle Infrastrutture , si compone principalmente dei Ministeri, Regioni, Anci, Agenzia del Demanio e Cassa Depositi e Prestiti. Una volta terminati i lavori di selezione , delle proposte cittadine, i progetti promossi costituiranno “Contratti di Valorizzazione Urbana” per l’attuazione del “Piano Nazionale per le Città”. Nelle more della trasposizione in legge del decreto “Sviluppo” l’Amministrazione Comunale aveva già trasmesso, alle strutture preposte, una formale espressione di interesse. Infatti , come riportato dagli stessi organi di stampa, la Città di Castellammare di Stabia risulta tra le prime, a livello nazionale, che hanno mostrato piena adesione al Piano Città. Inoltre nei mesi intercorsi , dall’emanazione del decreto, l’Amministrazione comunale ha partecipato anche ad incontri ed intrapreso contatti con l’Anci Nazionale ed il Ministero delle Infrastrutture. Mio preciso impegno, al netto di quanto verrà detto più avanti sul Centro Antico, è di rilanciare tutta l’area costiera che interessi, anche, il Porto Storico, per quanto concerne la parte “ex commerciale”, ed il Centro Antico cittadino.
ISTITUZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA
Con deliberazione di Giunta Comunale n. 171 del 18.10.2012, in adempimento a quanto previsto dal D.P.R. n. 380/2001 e dalla L.R. n. 16/2004, è stato istituito lo “Sportello Unico per l’Edilizia” e, nel contempo, è stato approvato il relativo Regolamento.
Lo Sportello è destinato a costituire l’unico punto di accesso per il privato, in relazione a tutte le incombenze amministrative riguardanti l’intervento edilizio e il relativo titolo abilitativo, e si preoccuperà di fornire al cittadino una risposta tempestiva in loco per tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte. Si tratta di uno dei più importanti interventi volti ad assicurare trasparenza e legalità nel settore delle procedure urbanistiche. Attualmente, purtroppo, in maniera incomprensibile la fase attuativa dell’iniziativa è paralizzata. E’, quindi, primario obiettivo programmatico il suo concreto avvio.
Interventi del Programma PIU EUROPA.
Nell’ultimo anno tutta la macchina amministrativa si è impegnata fortemente affinché si giungesse alla realizzazione degli interventi di rigenerazione urbana previsti dal Programma PIU EUROPA cittadino.
Numerosi sono stati gli incontri con la Regione Campania nonché la partecipazione ai vari Tavoli Città , convocati dall’ANCI con le 19 Città Medie (aventi un numero di abitanti superiore a 50.000) interessate dal PIU EUROPA. A seguito del Tavolo Città avvenuto il 12 dicembre 2011, presso la Presidenza della Giunta Regionale, l’Amministrazione comunale ha convocato, tempestivamente, la Cabina di Regia , propedeutica, alla stipula dell’Accordo di Programma. Successivamente, in data 23 gennaio 2012 tra la Regione Campania e l’Autorità cittadina è stato sottoscritto l’Accordo di Programma, atto che definisce gli elementi di carattere operativo , per una reale forma di decentramento amministrativo dalla regione alle città medie campane che, per quanto limitatamente alla delega di funzioni e compiti connessi alla realizzazione di interventi del programma PIU EUROPA, impegna direttamente l’autorità cittadina a realizzare gli interventi previsti nei documenti di programmazione e di regolamentazione ad esso correlati.
Va precisato che, a seguito del ritiro da parte del Governo centrale della propria quota di finanziamento, il Programma PIU EUROPA ha subito , per tutte le città medie campane , un ridimensionamento, pari al 35% circa, dei fondi previsti in origine. Pertanto, per la Città di Castellammare di Stabia potranno essere realizzati n. 5 interventi , a fronte dei 10 previsti, per un importo complessivo pari a circa 17.000.000,00 di euro.
Inoltre la medesima Regione Campania ,ha garantito, che le economie di gara provenienti dagli interventi ,ammessi a finanziamento, delle Città Medie , verranno destinate a finanziare gli ulteriori interventi previsti nei rispettivi programmi cittadini e soltanto per quelle città che saranno meritevoli di premialità.
Bisogna sottolineare che, come previsto per legge, soltanto dopo la sottoscrizione dell’Accordo di Programma è stato possibile avviare le procedure per l’avvio dei lavori previsti nel programma PIU EUROPA, ed a ciò si è giunti grazie ad un impegnativo lavoro svolto dalla attuale Amministrazione Comunale di concerto con l’attuale Amministrazione Regionale.
Gli interventi oggetto del Programma PIU Europa approvati ed ammessi a finanziamento sono:
Riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione del Water Front - Tratto Hotel Miramare - Porto Turistico Marina di stabia . Esso riguarda la riqualificazione di Corso De Gasperi. I lavori sono stati aggiudicati ad agosto 2012, dalla Stazione Unica Appaltante. I lavori per un importo contrattuale di € 3.835.654,80 avranno inizio entro la fine di quest’anno;
Adeguamento statico e funzionale del palazzo ex Casa del Fascio da adibire a sede della biblioteca comunale. I lavori, appaltati per un importo di € 4.737.770,14, sono in fase di realizzazione sin dal febbraio 2012.
Interventi per la sicurezza e la legalità riguardante la integrazione del sistema di video-sorveglianza cittadina . Sono, attualmente, in corso le procedure , da parte della Stazione Unica Appaltante, per l’espletamento della gara di appalto. Per fine anno 2012 i lavori per un importo a base di gara di € 1.287.576,04 verranno appaltati;
Riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione del Water Front - Tratto banchina Zi Catiello - Hotel Miramare . Essi riguardano il rifacimento dell’intera Villa Comunale. Con deliberazione di Giunta Comunale n. 170 del 18.10.2012 è stato approvato il progetto definitivo che unitamente agli elaborati progettuali e la determinazione a contrarre n. 60 del 30.10.2012, agli inizi di novembre 2012 sono stati trasmessi alla Stazione Unica Appaltante per l’espletamento della gara di aggiudicazione dei lavori per un importo di € 4.326.415,47;
Restauro della Torre dell’Orologio di Piazza C. Colombo . I lavori sono iniziati a fine gennaio 2012 ed ultimati in meno di sessanta giorni per un importo di circa 100.000,00. In tempo anticipato rispetto al termine contrattuale;
Bisogna evidenziare che gli interventi sopra citati dovranno essere ultimati entro la fine del 2014 e rimarcare che il Programma PIU EUROPA prevede un sistema di finanziamento “a rimborso” previa corretta e completa rendicontazione, pena la revoca dei finanziamenti.
Trattasi, tutti, di interventi di elevata qualità, tant’è, che il Progetto di Riqualificazione della Villa Comunale e quello di Restauro della ex Casa del Fascio sono stati ritenuti meritevoli, dalla Regione Campania, di essere esposti al World Urban Forum tenutosi a Napoli nel mese di settembre 2012. E’ preciso impegno programmatico quello di portare a compimento i percorsi nei termini suddetti.
MASTERPLAN di CORSO DE GASPERI.
Nell’ambito del Programma PIU EUROPA l’Amministrazione comunale ha inteso adottare , con delibera di giunta municipale del 6 settembre 2011, le Linee Guida per la redazione del Masterplan riguardante la trasformazione e rigenerazione urbana del water-front di C.so A. de Gasperi. Tale documento programmatico getta le basi per una profonda e totale trasformazione e rigenerazione urbana del tratto di costa compreso , in senso longitudinale, tra Marina di Stabia e l’Hotel Miramare ed, in senso trasversale, tra Via Napoli ed il mare.
La trasformazione interessa un ambito territoriale impegnato in gran parte da grandi contenitori edilizi, un tempo destinati ad attività industriali ormai in disuso. Il programma punta alla Trasformazione Urbanistica di quest’area attraverso il principio della Perequazione, cioè il riconoscimento ai rispettivi proprietari, di stessi diritti edificatori , con destinazione Terziaria e Residenziale, con ,stessa, riduzione delle volumetrie trasformate, in cambio di , stessi, obblighi nei confronti della pubblica amministrazione (per es.: cessione ad uso pubblico di una quota-parte delle loro aree ).
L’amministrazione ha inteso sin da subito intraprendere il percorso della concertazione con i proprietari , nel rispetto della norma vigente in materia (Laboratorio di Pianificazione Partecipata L.R. 13/08).
Le proposte presentate, dai proprietari, sono di grande apprezzamento e di condivisione per il lavoro sin qui svolto dall’amministrazione comunale .
Dell’avvio della procedura di definizione concertativa del MASTERPLAN di Corso De Gasperi, sono stati informati la Regione Campania , la Provincia di Napoli e l’ASI di Napoli, ai quali sono state già trasmesse le Linee Guida adottate dalla Giunta Municipale. L’iter di concertazione è in fase di conclusione ed è preciso impegno programmatico quello di portare a compimento la procedura nelle forme e nei modi di legge con i prescritti passaggi nella nuova Giunta e nel prossimo Consiglio Comunale.
CONCLUSIONI
In sede di redazione del programma, è infine giusto soffermarsi ulteriormente su alcune prospettive concrete che, nel costituire punti nodali del programma stesso, meritano una ulteriore più puntuale enucleazione ed evidenziazione:
1) Il lavoro
In una logica di continuità e di rivendicazione delle cose fatte in una prospettiva di completamento programmatico dei percorsi, è mio impegno preciso quello di completare, se necessario migliorandoli, i percorsi e le iniziative già messe in campo dalla mia precedente Amministrazione. In questi circa tre anni, una situazione lavorativa disastrosa e incancrenitasi negli anni per colpa delle precedenti Amministrazioni ha trovato nelle iniziative della mia Amministrazione soluzioni o percorsi di soluzione concreti che hanno permesso il ripristino di una maggiore serenità sociale. In particolare tematiche ormai annose che per le passate inefficienze sembravano irrisolvibili hanno trovato percorsi di soluzione reali. Mi riferisco alla vicenda dei lavoratori della ex Stabia Porto, felicemente conclusasi con una fattiva sinergia tra Amministrazione comunale, imprenditori privati e Autorità Portuale; alla vicenda dei lavoratori dell’Avis che, ben governata all’interno del percorso riguardante il masterplan del PIU Europa, ha potuto poi essere ricondotta, nell’attuale fase intermedia, al percorso predisposto dall’amministrazione comunale di sostegno al reddito (i cosiddetti “voucher”). Quanto al più grave (in termini numerici) e complessivamente delicato problema riguardante il cantiere navale, l’impegno è quello di proseguire nel duro e proficuo lavoro già svolto in sinergia con le organizzazioni sindacali per il completamento del percorso di messa in sicurezza del cantiere e del lavoro che aveva già trovato, per la prima volta da anni ed anni, un punto di intesa culminato nella bozza definitiva del protocollo d’intesa nel cui testo veniva per la prima volta menzionata la conferma della destinazione industriale del sito. Quanto ai lavoratori termali, nel richiamarmi a quanto già detto circa l’impegno programmatico di procedere alla privatizzazione delle società di gestione con la connessa tutela dei lavoratori, è appena il caso di ricordare che se il bilancio di previsione 2012 fosse stato approvato (cosa non accaduta per la conclamata e incontestabile irresponsabilità di alcuni consiglieri comunali fuoriusciti dalla maggioranza) la messa in sicurezza dell’impianto e l’avvio del percorso di risanamento sarebbe stato garantito da uno stanziamento complessivo da parte del Comune di circa due milioni di euro. La mancata approvazione del bilancio ha provocato la caduta dell’Amministrazione e l’avvento del commissariamento che non solo non ha confermato i programmati investimenti ma ha perfino negato le poche risorse necessarie alla ricapitalizzazione.
2) Varano
È mia intenzione completare il serio e concreto iter da me già avviato per la salvaguardia del diritto alla casa di tutti i cittadini di Varano nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti. A tal fine giova ricordare che dopo anni ed anni di immobilismo, di ipotesi di soluzione raffazzonate e per lo più inj contrasto con le leggi vigenti, è stata la mia amministrazione ad inquadrare correttamente il problema avviando in una felice sinergia con la Soprintendenza il percorso per la vicenda abitativa riguardante Varano. In particolare, attesa la insussistenza di alcun vincolo di inedificabilità assuluta per le aree private della zona sono già stati attivati incontri tecnici con la sovrintendenza archeologica per definire metodologie condivise ed operative utili alla rapida definizione delle istanze di condono. In particolare si è tenuto sul finire del 2012 un tavolo tecnico operativo finalizzato ad analizzare ed affrontare insieme le problematiche legate all’aspetto archeologico in ambito comunale e ad una revisione puntuale dell’interesse archeologico per le aree perimetrate con relativo vincolo di PRG comunale vigente. Si tratta pertanto, per quel che riguarda la prossima amministrazione comunale di predisporre di concerto con la sovraintendenza una specifica procedura di esame rapido, efficace e soprattutto realistico dell’interesse archeologico sotteso ad ogni singola pratica di condono giacente presso gli uffici comunali. L’individuazione di un tale percorso amministrativo, come da legge, potrà finalmente consentire la revisione dell’interesse archeologico in aggiornamento alle attuali conoscenze e ritrovamenti rispetto alle ormai anacronistiche imposizioni di vincolo formulate con decreti di circa mezzo secolo fa e più, il tutto anche con valore di variante alle norme di PRG vigente. Tale percorso, sul quale formalmente mi impegno, permetterà in maniera virtuosa e finalmente sinergica, idonea alla salvaguardia in concreto del diritto alla casa sull’area, la predisposizione di un piano specifico posto a controllo e tutela dell’intera area utile alla corretta pianificazione urbanistica come previsto dalle leggi vigenti sulla falsariga di un vero e proprio piano di recupero che consenta di ricondurre l’intera area di Varano ad un regime infrastrutturale di urbanizzazione primaria e secondaria fino ad oggi impossibile. Giova evidenziare che un tale percorso potrà essere realizzato in un arco temporale non superiore ai sei mesi comprensivi dell’adozione e approvazione degli strumenti normativo-urbanistici stabiliti.
3) Le terme
E’ indispensabile, tra i primissimi atti della nuova amministrazione comunale, avviare il processo di privatizzazione della società di gestione in modo da consentire l’ingresso in società e il governo della stessa da parte di capitali privati, gli unici in grado di operare il rilancio pieno e definitivo di quello che è resta uno dei principali patrimoni della Città.
4) Centro antico
Si tratta di una delle aree oggi maggiormente degradate ma al contempo dell’area più importante nella prospettiva generale di rilancio civile e di rinascita economica di Castellammare. Per il suo risanamento occorrerà agire su più fronti che tengano conto anche delle sinergie con le attività di altri Enti. In particolare la rinascita del Centro Antico non potrà che centrarsi su una piena pedonalizzazione intesa come esclusione del traffico veicolare dei non residenti; sulla creazione di parcheggi utili per i residenti utilizzando le aree di sedime attualmente esistenti e già censite dall’Amministrazione comunale che ha già posto le premesse per le necessarie iniziative di esproprio; l’approvazione in sede regionale del piano paesaggistico consentirà poi di liberalizzare l’apertura di esercizi commerciali e botteghe artigianali; sarà infine compito dell’Amministrazione comunale procedere ad un completo ripristino e recupero delle sedi stradali con potenziamento della pubblica illuminazione e istituzione di un presidio fisso di polizia municipale.
5) il rapporto fra Castellammare e la Gori
È un dato ormai acquisito la necessità che Castellammare esca dalla Gori non essendo più sostenibile il perverso rapporto esistente tra i cittadini e la Società a tutto ed esclusivo svantaggio dei primi. I tempi sono maturi sia dal punti di vista storico che giuridico per avviare immediatamente e portare a compimento tale percorso di uscita. La prima cosa da fare è quella, nel frattempo, di mettere immediatamente in discussione gli assurdi patti parasociali che regolano la vita della società a tutto svantaggio dei soci di maggioranza rappresentati dalle Amministrazioni comunali.
6) Rapporto tra i cittadini e l’amministrazione
È mio intendimento varare un regolamento comunale per la introduzione e la disciplina di referendum consultivi circa le principali scelte strategiche della nuova Amministrazione comunale in modo da assicurare e rinsaldare non solo la partecipazione dei cittadini stessi alle scelte riguardanti le azioni di governo della città ma anche al fine di rafforzare il rapporto tra l’amministrazione stessa e i suoi cittadini.
7) La tratta ferroviaria Torre Annunziata – Castellammare
La soppressione di questa tratta ferroviaria rappresenta una questione sulla quale ho già avuto modo di esprimermi ma che oggi, pur mantenendo le mie convinzioni sulla utilità e la necessità della soppressione, riterrei opportuno sottoporre, fra i primissimi argomenti, al nuovo modello di referendum consultivo cittadino, nella convinzione qui ribadita della necessità di assicurare su punti come questi l’acquisizione del preventivo punto di vista della popolazione. È del tutto evidente che nel caso di consenso popolare alla scelta della soppressione della tratta riprenderebbe immediatamente vita il progetto riguardante l’utilizzo dell’attuale stazione ferroviaria di piazza Matteotti come nucleo attorno al quale realizzare il teatro comunale cittadino atteso ormai da secoli.
8) Il museo archeologico
Anche su questo aspetto l’impegno programmatico è chiaro e definito: la nostra Città ha bisogno di un museo archeologico e, tramontati i sogni deliranti del passato circa l’utilizzo economicamente insostenibile della Reggia di Quisisana, l’impegno programmatico riguarda l’immediata predisposizione di un progetto che, finanziato con fondi regionali, contempli la destinazione, previa ristrutturazione e risanamento, della Villa Gabola a sede di museo archeologico con l’ulteriore valore aggiunto di una evidente e virtuosa contiguità territoriale e culturale con la prossima e di poco sovrastante area archeologica di Varano.
9) Ulteriore valorizzazione dell’utilizzo delle biciclette in città
A tal fine sarà necessario accelerare e completare i percorsi già avviati in materia di piste ciclabili al tempo stesso incentivando la creazione di aree pedonali in Città.
10) La realizzazione del canile comunale
On. Luigi Bobbio
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