venerdì 30 marzo 2012

Gragnano, Bobbio replica a ex sindaco Serrapica: si faccia dimenticare, è meglio

Allora a volte ritornano, veramente. Dell’ex sindaco di Gragnano, Serrapica, sembravano essersi smarrite le tracce in qualche remoto staterello dell’Africa centrale per fare beneficenza, una voltatanto. E invece c’è. E non perde il suo stile, vedo. Uno stile tradotto in un linguaggio di stampo siciliano, allusivo e minatorio al quale, come al solito per tutto quello che lo riguarda, non corrisponde alcuna sostanza. L’ex non se ne preoccupi. Se ha qualcosa da dire, sia dettagliato perché così finalmente,se ne ricorreranno gli estremi, ammesso che ne abbia il coraggio, avrò qualcun altro da querelare o al quale chiedere i danni al di fuori del perimetro di Castellammare. All’ex un consiglio che so rimarrà inascoltato: si faccia dimenticare che è meglio. A Inserra, invece, dico che le lezioni di legalità sono gratis. Non deve pagare niente”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, commentando le odierne dichiarazioni dell’ex sindaco di Gragnano Michele Serrapica e dell’ex capogruppo Pd Michele Inserra.

giovedì 29 marzo 2012

Bobbio replica a Sicignano: patetico allarme su partecipate, lui artefice disastro Terme “Consigliere Fli ha memoria corta: nel dicembre 2011 attaccò Marinelli su «parcelle d’oro»”

“Qualcuno avvisi il consigliere Antonio Sicignano che ha un sosia a piede libero che, cercando il classico quarto d’ora di celebrità, lo espone a una serie impressionante di figuracce. O sono la stessa persona?”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, commentando alcune dichiarazioni del consigliere comunale di opposizione aderente a Fli.
“Non posso certo immaginare cheil Sicignano che oggi straparla di deficit delle partecipate e di rischio(inesistente) di dissesto finanziario del Comune sia lo stesso che, nel 2000, non essendo stato eletto nello Sdi, in un partito di centrosinistra, dunque, ottennelo strapuntino di consigliere di amministrazione delle Terme e che, proprio da consigliere di amministrazione, partecipò alla successiva campagna elettorale finendo addirittura per essere costretto a rinunciare al seggio perché ineleggibile dopo due anni di inutili battaglie legali. Questo è il rispetto delle regole dicui il consigliere Fli cerca spasmodicamente di apparire custode? E ancora: invece di evocare inverosimili scenari apocalittici societari, perché Sicignano non spiega alla cittadinanza come mai i guai delle Terme sono iniziati proprio nel periodo in cui faceva parte del Cda? Perché il consigliere Antonio Sicignano non spiega ai lavoratori delle Terme che cosa ha fatto il consigliere di amministrazione Sicignano Antonio contro l’uso «criminale» della società usata come bancomat della politica e contro il ricorso a oscene pratiche aziendali che hanno zavorrato la struttura fino a renderla immobile? Stia tranquillo e calmo, il consigliere passato dai «Socialisti democratici italiani» delcentrosinistra alla lista civica «Stabia, ambiente e società» di centrodestra, ad «Alleanza nazionale», a «Forza Italia», al «Cdl» (e con esso al «Pdl») e a «Futuro e libertà»: le Terme, grazie al lavoro della mia Amministrazione, non falliranno”, ha continuato il sindaco.
“Quanto all’idea, francamente esilarante, di affidare al dott. Felice Marinelli il ruolo di amministratore unico della holding che dovrebbe racchiudere tutte le partecipate, Sicignano propone una nomina clientelare, com’è nel suo stile. Non è un mistero che il dott. Marinelli sia un professionista di stretto «rito bocchiniano», un sodale di partito, un uomo di apparato di Fli. Per di più, Sicignano dovrebbe mettersi d’accordo con se stesso: oggi magnifica Marinelli, indicandolo come possibile «salvatore» delle partecipate. Eppure, il 22 dicembre 2011, quindi all’incirca cento giorni fa, in una poco affollata conferenza stampa delle opposizioni inaula consiliare, lo stesso Sicignano (o il suo sosia) e gli altri esponenti della minoranza consegnavano ai giornalisti un documento in cui denunciavano le «parcelle d’oro» di Marinelli per la fusione Asm-Multiservizi. Delle due l’una: o Sicignano è come quei pc degli anni Ottanta, con una limitata capacità di memoria, e allora gli consigliamo di correre in cartoleria per acquistare subito un’agenda da sfogliare nei momenti di dubbio o in occasione del prossimo comunicato stampa, oppure corra immediatamente in commissariato a denunciare il suo sosia”, ha concluso il sindaco.

Gragnano, Bobbio a Inserra (Pd): mio riferimento a inchiesta gli ha fatto saltare i nervi “Non ho criticato commissione d’accesso e ribadisco che centrosinistra ha rapporti opachi”

“Solo un fazioso, ben consapevole peraltro dei problemi del proprio entourage politico, può dare al mio intervento sulla questione di Gragnano la lettura che vi ha dato Inserra. È palese, infatti, il tentativo di sviare l’attenzione dal punto focale sul quale l’ho centrata con la mia dichiarazione. Il centrosinistra, a Gragnano, sa bene, evidentemente, di dover guardare al suo interno quando si affrontano certi temi. Credo che nessun altro, infatti, abbia letto le mie parole come un tentativo di delegittimare il lavoro della commissione d’accesso. Non ho speso, infatti, una sola parole sullo scioglimento in quanto tale che, ribadisco, molto probabilmente andrà sub judice quanto prima. Solo Inserra può aver letto, nelle mie parole, un giudizio mai pronunciato sulla pretesa sommarietà e superficialità degli accertamenti compiuti dalla commissione”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, commentando le dichiarazioni dell’ex capogruppo del Pd di Gragnano, Michele Inserra.
“Il vero problema che ho creato ad Inserra con il mio intervento e il grave disagio che ho portato allo scoperto con la semplice citazione di un passaggio dell’inchiesta giudiziaria, chissà perché sottovalutato e pretermesso dai più, è la vera ragione dello scatto di nervi dell’ex consigliere. I miei riferimenti, proprio perché la battaglia per la legalità è un valore in sé, non solo devono doverosamente essere approfonditi nelle sedi competenti, ma stanno a dimostrare la mia posizione che ribadisco: a Gragnano, come in altri centri, il centrosinistra vive gravi problemi in materia di rapporti poco chiari. Non è quindi certamente un rimedio quello di invocare una fantasiosa soluzione bipartisan per affrontare la questione avendo tale prospettiva più il sapore di una ipotesi di inciucio che non quello di un modo per risanare il contesto politico. Non è il centrosinistra di Gragnano che può dare lezioni di legalità e di moralità politica a chicchessia e non sarà una scelta come quella da me rifiutata a garantire la politica gragnanese”, ha aggiunto Bobbio.
“Rivendico, quindi, ancora unavolta, per il centrodestra e per il Pdl, a Gragnano come altrove, la forza e la capacità di difendere da soli la propria immagine, il proprio buon nome, la propria identità e il rapporto con gli elettori e i cittadini che, da sempre, parlano di naturale vocazione alla legalità, al rispetto delle regole e alripudio di qualsivoglia contaminazione. Non vorrei essere costretto a ricordare a Inserra, che evidentemente si è particolarmente appassionato alla ormai archiviata ipotesi Zagaroli, che guarda caso, a quello che è dato sapere e senza null’altro voler sottintendere oltre quello che dico, la quasi totalità delle gare d’appalto che si dice formino l’asse portante del provvedimento di scioglimento, furono bandite e gestite in proprio dall’Amministrazione comunale di Gragnano, sindaco Serrapica, quando proprio lo stesso Inserra era assessoreai Lavori pubblici. Va da sé che l’argomento in quanto tale non mi appassiona né mi riguarda, ma che parlare in questo contesto di una candidatura trasversale modello Casal di Principe a Gragnano tutto può voler significare tranne che affrontare e risolvere un problema di trasparenza politica”, ha concluso Bobbio.

Camorra, Bobbio denuncia richieste di pizzo su lavori di rifaciment​o scogliere

“Giungono voci concrete e fondate circa ben due episodi estorsivi di chiaro stampo camorristico posti in essere, nel corso degli ultimi mesi, ai danni della ditta aggiudicataria dell’opera di rifacimento delle scogliere antistanti il litorale di Castellammare commissionata dalla Regione Campania e interamente finanziata con fondi regionali. Si tratta di episodi gravissimi, tanto più allarmanti se si pensa all’entità assai rilevante della cifra stanziata e alla circostanza che i lavori potrebbero essere anche implementati su richiesta di questa Amministrazione. I tentativi sono stati prontamente denunciati, ma avverto la necessità di richiedere, nella certezza che ciò sta già verificandosi, la massima attenzione e la massima vigilanza da parte della magistratura e delle forze dell’ordine affinché gli autori del gesto siano prontamente identificati e assicurati alla giustizia e si rafforzino le condizioni perché il lavoro siaportato serenamente a compimento”.
Lo annuncia il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.

martedì 27 marzo 2012

Elezioni a Gragnano, Bobbio al commissario Pdl: no a modello Casal di Principe “Opportuno rileggere le intercettazioni sui voti della camorra al ballottaggio”

“Leggo, con qualche sorpresa, le dichiarazioni del commissario cittadino del Pdl di Gragnano circa il futuro politico ed istituzionale della città. Mi sembra francamente infondato proporre un tipo di candidatura a sindaco basato su un accordo condiviso da tutti i partiti sul modello di Casal di Principe. Gragnano, sinceramente, non è Casal di Principe né per storia né per problematiche”.
Lo ha detto il sindaco diCastellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Allo stesso modo, mi sembra francamente quanto meno prematuro e probabilmente frutto degli umori del momento alzare una barricata nei confronti di una ipotesi di ricandidatura di Annarita Patriarca. La cosa, infatti, lungi dall’apparire utile in questa fase, suona come una sorta di ammissione dei fatti e come una assunzione di responsabilità oltre che ammissione di incapacità del Pdl. Eventualità, tutte, a mio giudizio, da respingere. Non è questo il momento delle dichiarazioni a caldo o delle messe a punto interne. Dal commissario cittadino del Pdl mi aspetto, invece, calma, freddezza, grande equilibrio e cautela a tutela, innanzitutto, dei nostri elettori e dell’immagine stessa del partito. È chiaro che una vicenda come quella che si è appena verificata, sulla quale peraltro ben presto potrebbe essere chiamata a pronunciarsi la giustizia amministrativa, merita analisi e dibattito interni al Pdl, ma ciò è ovviamente cosa ben diversa dal saltare a pie’ pari questa fase e giungere a titolo individuale direttamente alle conclusioni soggettive dello stesso commissario. Sarebbe bene che tutti noi ci abituassimo, me per primo, ad essere soggetti di partito tenuti, quindi, specialmente su temi così delicati, ad esternazioni non individuali ma frutto di approfondite discussioni e analisi interne”, ha sottolineato ancora Bobbio.
“Gragnano rappresenta da sempre, nell’area e nell’intera provincia di Napoli, un Comune caposaldo del centrodestra al cui governo, non sussistendone le condizioni, non è possibile rinunciare senza una preventiva, accurata e serena analisi della questione. Peraltro, prima di proporre candidature condivise da tutti i partiti, sarebbe bene andarsi a rileggere tutti gli atti dell’indagine, e in particolare, tutte le intercettazioni, dalle quali risulta con assoluta evidenza, come attestato dagli stessi investigatori, che esponenti della camorra parlavano chiaramente della necessità e, quindi, della loro intenzione di sostenere in occasione del ballottaggio tra Annarita Patriarca e il candidato del centrosinistra, proprio quest’ultimo. Quindi, consiglio al commissario del Pdl di Gragnano maggiore cautela nel cercarsi le alleanze”, ha concluso Bobbio.

Sosta selvaggia,Bobbio scrive all’Anas per nuovi dissuasori a Pozzano

Continua senza sosta l’azione dell’Amministrazione comunale per il miglioramento della viabilità in località Pozzano e, in particolare, lungo le vie del mare. Dopo le misure di contrasto adottate nelle scorse settimane, su proposta del primo cittadino, Luigi Bobbio, relative alla installazione di dissuasori di sosta nell’ex «Colonia dei ferrovieri», utilizzata come slargo per il parking abusivo delle auto durante i mesi estivi, e al potenziamento dei controlli da parte della polizia municipale contro il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, il sindaco ha indirizzato una missiva alla Direzione generale Anas per richiedere una serie di specifici interventi per la «Statale Sorrentina».
«È obiettivo di questa Amministrazione proseguire nell’azione di contrasto a qualsiasi forma di illegalità e nel contempo migliorare sia il contesto ambientale nonché la percorribilità lungo la statale 145 Sorrentina in località Pozzano», ha scritto Bobbio, sottolineando di aver già «avviato interventi atti a disciplinare lasosta lungo Via Acton» e di essere al lavoro per «acquisire aree da adibire alla sosta dei veicoli in modo da scoraggiare gli utenti all’uso delle autovetture» incrementando al contempo «il livello di servizio di trasporto pubblico».
Proprio in questa direzione, il sindaco ha dunque richiesto «l’estensione dell’intervento di installazione dei dissuasori di sosta, già realizzato tra il Km 12+000 e 13+400, nei tratti di statale tra il km 11+400 c.ca e Km 12+000 al fine di interdire la sosta». Mentre, per «quei tratti stradali di pregiato valore paesaggistico ubicati in corrispondenza della piazzola di sosta - belvedere - al km 12+000 adiacente al Crowne Plaza», il sindaco ha chiesto di «valutare la realizzazione di un intervento di valorizzazione» degli spazi, non «trascurando l’ipotesi di realizzare in luogo delle aree di sosta, marciapiedi con dissuasori di sosta».

Aula consiliare,Bobbio: cerimonia per targa in occasione anniversario Capaci e Via D’Amelio “Polemiche strumentali, denominazione «Falcone e Borsellino» già in atti ufficiali Comune”

Il sindaco Luigi Bobbio, con una nota indirizzata al prefetto di Napoli, Andrea Di Martino, chiude definitivamente la querelle sull’aula consiliare «Falcone e Borsellino», sollevata e alimentata da un consigliere comunale di opposizione.
Il primo cittadino ha inteso ribadire, in ogni caso, che la «delibera consiliare ha trovato puntuale attuazione» in quanto negli «atti ufficiali del Comune l’aula consiliare è già denominata “Sala Consiliare Falcone e Borsellino”», evidenziando inoltre l’assoluta infondatezza e pretestuosità della questione sollevata dal consigliere e strumentalizzata dagli organi del suo partito, anche sulla base di una totale ignoranza della materia, in quanto non si deve dimenticare «che l’affissione o l’infissione di una targa non rappresentava, non rappresenta e non può rappresentare un portato necessario dell’avvenuta intitolazione, restando, al più, una determinazione autonoma, eventuale e su base puramente volontaria della presidenza del Consiglio o, al più, del sindaco».
Bobbio ha sottolineato, ancora, che l’«intitolazione di un’aula e quindi per definizione di un luogo chiuso all’interno di un edificio (comunque nella già avvenuta utilizzazione del nuovo nome in atti ufficiali) in quanto tale è un evento “onomastico” e non “toponomastico”» e che «nella normalità un’intitolazione è un evento formale che non necessariamente deve tradursi in una apposizione tabellare, in quanto,se in caso di intitolazione di strade, piazze, vie, giardini la intitolazione del luogo, per essere conoscibile, necessita della infissione di una targa o di una lapide, la intitolazione di un ambiente circoscritto, in mancanza di espressa previsione, ben può risolversi nella individuazione dello stesso comeluogo intitolato in documenti ufficiali per esempio l’atto di convocazione di un Consiglio Comunale».
Il primo cittadino, rivendicando l’«indiscutibile principio costituzionalmente sancito e rigidamente difeso dell’autonomia dell’Ente locale», ha comunque annunciato che l’«Amministrazione comunale, nelle persone del presidente del consiglio comunale» e dello stesso primo cittadino, «con un pizzico di attenzione e di ponderazione in più» rispetto al consigliere comunale in questione, ha preferito «per libera e volontaria scelta programmare di provvedere alla infissione della targa stessa, con apposita cerimonia, il 23 maggio p.v. giorno in cui si celebrerà il XX anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio», prescindendo comunque dalle sollecitazioni dello stesso consigliere.

lunedì 26 marzo 2012

Squarcia gomme auto polizia municipale e minaccia agenti con coltello: arrestato

Squarciale gomme di un’auto della polizia municipale e di una vettura privata e minaccia gli agenti con un coltello: arrestato. Si tratta di un 34enne di Castellammare di Stabia, Tulio Verdoliva, fermato dalla Municipale, nella giornata di ieri, al termine di un lungo inseguimento per le strade cittadine.
L’uomo – che sarà processato per direttissima – è stato notato dagli agenti del comando di polizia municipale mentre tagliava gli pneumatici di due macchine parcheggiate davanti a Palazzo Farnese, una delle quali in dotazione al Corpo di polizia locale. Verdoliva, vistosi scoperto, ha brandito un coltello minacciando ripetutamente gli agenti e fuggendo subito dopo verso la villa comunale. Gli agenti non si sono fatti intimidire e hanno allertato i colleghi per i rinforzi. Ne è nato un inseguimento a cui hanno partecipato una vettura di servizio della Municipale e tre agenti a piedi che hanno tallonato l’uomo lungo corso Vittorio Emanuele, fino a raggiungerlo e a bloccarlo, anche grazie all’intervento di una «gazzella» dei carabinieri, all’intersezione con via Alvino. Verdoliva è stato immobilizzato e disarmato esubito dopo condotto presso la compagnia dei carabinieri di Castellammare diStabia. Il pm di turno presso la Procura della Repubblica ne ha disposto l’arresto in regimedi detenzione domiciliare presso la sua abitazione. Dovrà ora rispondere di danneggiamento, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e detenzione e portoabusivo di arma da taglio.
“Ma che cosa dovranno mai fare questi delinquenti stabiesi per ottenere un pubblico ministero che li lasci in galera o un gip che non li mandi in villeggiatura?”, si chiede ironicamente il sindaco Luigi Bobbio. “A quando l’abrogazione di questo «tariffario» ridicolo e insultante per la gente perbene? Quando la brava gente di Castellammare, per non parlare del resto d’Italia, potrà contare su un’autorità giudiziaria che i delinquenti li lasci marcire in galera? A questo punto c’è solo da sperare che almeno lo condannino. O che il prossimo delinquente comune, prima di andare a scippare, rubare, rapinare, danneggiare o spacciare, per essere certo di restare in carcere, indossi un inamidato colletto bianco visto che è l’unico che, paradossalmente, fa vedere rosso certi magistrati”, ha concluso Bobbio.

sabato 24 marzo 2012

Centro di medicinapsicosomatica, Bobbio: priorità è continuità terapeutica “Settimana prossima incontro tra vertici Asl Na3 Sud e strutture

“L’incontro,accordatomi da S.E. il prefetto di Napoli, sulle delicatissime problematicheriguardanti le recenti vicende del Centro di medicina psicosomatica ècertamente servito a fare un punto della situazione e ad acquisire alcuniimportanti certezze. La prima riguarda la profonda attenzione del prefetto inrelazione alle purtroppo inevitabili ricadute dell’interdittiva antimafia sulfronte dell’occupazione, per quel che concerne i lavoratori del Centro, e sulfronte del gravissimo disagio in cui rischiano di incorrere gli assistiti e leloro famiglie. Ho riscontrato, in particolare, profonda convinzione da partedel prefetto circa la necessità di assicurare il diritto alla salute, costituzionalmentegarantito, per i disabili ai quali va confermata continuità terapeutica”.
Lo ha detto il sindaco diCastellammare di Stabia, Luigi Bobbio che ieri ha incontrato il prefetto diNapoli.
“Sul punto, il prefetto haconvenuto circa il fatto che la continuità terapeutica, per la assolutaspecificità e delicatezza delle patologie in argomento, non può risolversi solonella continuità dell’assistenza, ma deve contemplare anche la continuitàsoggettiva dei terapeuti in quanto gran parte del risultato di cura scaturisceda un rapporto fiduciario tra pazienti e terapeuti che si è costruito nel corsodel tempo, con la conseguenza che il cambiamento soggettivo del terapistasostanzialmente farebbe regredire i risultati delle terapie sin qui praticate.In relazione a ciò, il prefetto mi ha comunicato, autorizzandomi a divulgare lanotizia, che nei primissimi giorni dell’entrante settimana si terrà unincontro, propiziato dallo stesso prefetto, tra la dirigenza dell’Asl Na3 Sudal massimo livello e i responsabili di altre strutture di assistenzaconvenzionate con la stessa Asl e attive sul territorio. Tale incontro saràfinalizzato a verificare la disponibilità, da parte di queste ultime, non soloa prendere in carico pro-quota gli assistiti del Centro di medicinapsicosomatica, ma anche, contestualmente, ad instaurare rapporti di lavoro,sempre pro-quota, con i lavoratori dello stesso Cmp al fine, si ribadisce, digarantire la continuità della terapia. Nel prendere atto dell’intervenutasospensiva cautelare da parte del giudice delegato del Consiglio di Stato edell’intervenuto differimento alla data del 13 aprile, si è convenuto colprefetto di verificare gli esiti del suddetto incontro al fine di potereoperare successive e urgenti valutazioni”, ha concluso Bobbio.

giovedì 22 marzo 2012

Celebrazioni matrimoni civili, ecco le tariffe per la Reggia di Quisisana

Cinquecento euro nei giorni feriali in orario di lavoro e settecentocinquanta euro nei giorni festivi o in quelli feriali in orario extralavorativo: sono queste le tariffe per la celebrazione di matrimoni civili alla Reggia di Quisisana fissate in una delibera della giunta comunale di Castellammare di Stabia, così come previsto dall’apposito regolamento approvato dal consiglio comunale il 20 luglio 2011.
Il regolamento individua oltre alla Reggia di Quisisana e all’aula consiliare «Falcone e Borsellino» di Palazzo Farnese (la cui tariffa è fissata in 200 euro per i festivi o feriali in orario extralavorativo, mentre per i giorni feriali in orario di lavoro è gratuita) come location di celebrazione anche le Antiche Terme, la Cassarmonica e «altre strutture che l’Amministrazione deciderà di utilizzare a tale scopo».

Differenziata, ecco le «guardie ambientali». Bobbio: multeranno chi non rispetta regolamento

Stop a «sacchetto selvaggio»: il Comune di Castellammare di Stabia aggiunge un’altra importante tessera per il conseguimento dell’obiettivo della raccolta differenziata. Come da programma, è partito il percorso, che sarà operativo nei prossimi giorni, della istituzione del corpo delle «guardie ambientali» volontarie, avente la decisiva funzione di contribuire a migliorare non solo il controllo del territorio in materia di conferimento dei rifiuti, ma anche, suo tramite, il raggiungimento in tempi rapidissimi delle percentuali differenziate fissate per legge. Con un’apposita delibera, immediatamente esecutiva, la Giunta comunale – su proposta del sindaco Luigi Bobbio e dell’assessore all’Ambiente Sabrina Di Gennaro – ha infatti espresso atto d’indirizzo nei confronti del dirigente Lavori pubblici e Ambiente per la «costituzione di un apposito corpo di “guardie ambientali”» da destinare ad «azioni di controllo del corretto conferimento di rifiuti da parte dell’utenza sul territorio e di elevazione di sanzioni in caso di trasgressioni»; attività da espletare sotto il coordinamento della polizia municipale e in raccordo con la società di igiene urbana «Multiservizi».
Il corpo di «guardie ambientali» si rivelerà dunque particolarmente prezioso, nell’ottica del «sistema sanzionatorio e di premialità» previsto dal regolamento comunale di igiene urbana, a «garantire la concreta attuazione, da parte dell’utenza interessata, delle disposizioni in materia di conferimento dei rifiuti e, soprattutto, di pratica della raccolta differenziata». In attesa della definizione delle procedure legali di costituzione del Corpo, il dirigente della polizia municipale dovrà comunque avviare il servizio ricorrendo a «cittadini volontari, riuniti in associazioni di protezione civile» previo corso di «formazione e conferimento dei formali poteri di legittimazione». Le associazioni che possono partecipare alle attività di formazione, la cui partenza è prevista per i prossimi giorni, sono quelle che già svolgono attività di servizi a valenza collettiva i cui componenti abbiano già ricevuto formazione, ovvero facciano domanda di poter beneficiare del programma di formazione della polizia municipale, fermi restando gli ulteriori requisiti legali e di moralità. Certamente le prime ad essere interpellate saranno la «Croce Rossa» e l’«Associazione nazionale carabinieri», già «scrutinate» secondo le prescrizioni normative per l’adesione, già avvenuta, alle cd ronde, cioè agli osservatori volontari.
“Il raggiungimento degli obiettivi virtuosi dei livelli normativamente fissati di raccolta differenziata passa inevitabilmente anche per la dotazione di un efficace ed efficiente sistema sanzionatorio e di controllo nei confronti di quei cittadini che non vogliano adeguarsi spontaneamente al regolamento sui rifiuti e alla normativa cui lo stesso fa riferimento”, ha commentato il primo cittadino.
“Il nostro piano per la raccolta differenziata è, ormai, al nastro di partenza con il completamento delle procedure di gara da me fortemente volute per la strutturazione della parte organizzativa della raccolta differenziata. L’approdo al sistema sanzionatorio e di controllo, con l’istituzione delle «guardie ambientali» volontarie, è il secondo pilastro su cui poggia il nuovo sistema della differenziata a Castellammare”, ha continuato Bobbio.
“Il messaggio è chiaro, quindi: l’Amministrazione comunale e la Multiservizi, dopo anni di inefficienze e di cattiva gestione, hanno fatto la loro parte mettendo a disposizione dei cittadini tutta la filiera, fino ad oggi mancante, necessaria a far sì che nessuno possa dire che mancano gli strumenti per differenziare. Da questo momento, quindi, nessuno ha più alibi, e gli interventi repressivi e sanzionatori, nei confronti di quei cittadini che non si adeguano al sistema della differenziata, saranno durissimi. A giorni, partirà anche la campagna di comunicazione sulla premialità per chi differenzia con particolare attenzione alla incentivazione alla differenziazione anche per quella metà dei cittadini che è legata al conferimento a cassonetto”, ha concluso il sindaco.

mercoledì 21 marzo 2012

Centro Acanfora, venerdì incontro tra Bobbio e Prefetto

Vertenza «Centro di medicina psicosomatica»: il Prefetto di Napoli, Andrea Di Martino, incontrerà il sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, venerdì 23 marzo alle ore 20 presso la sede della Prefettura.

martedì 20 marzo 2012

Controlli all’Acqua della Madonna, abbattuti manufatto e «chalet» abusivo FOTO/VIDEO

nella foto: sopralluogo sindaco Bobbio (ph. Manzo)
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Abbattuto un manufatto abusivo dell’«Acqua Acidula» e rimossa una «postazione», anch’essa senza autorizzazione, per la gestione abusiva delle fontane sulla banchina dell’Acqua della Madonna. Questa mattina, il primo intervento: la ditta incaricata dal Comune di Castellammare di Stabia ha provveduto, a seguito di provvedimento di somma urgenza, a demolire un «bancone» di marmo lungo ben cinque metri edificato proprio davanti alla fonte che si trova in via Duilio. Nelle prossime ore, la ditta eseguirà inoltre lavori di risistemazione del manto stradale, per consentire all’utenza di accedere alle fontane in piena sicurezza, e di ripristino dell’arredo urbano nella piazzetta antistante la fonte, mancante dei cordoli perimetrali di piperno e di una parte della pavimentazione. Alle operazioni di abbattimento, questa mattina, era presente il sindaco Luigi Bobbio.
nella foto: la fonte liberata (ph. Manzo)
Nel pomeriggio, invece, a seguito di un ulteriore sopralluogo e di una specifica segnalazione del primo cittadino, i tecnici comunali hanno smantellato una struttura allestita poco distante, composta da parasole e teli in pvc utilizzata per la mescita dell’acqua termale. Contestualmente, si è svolta una operazione congiunta, da parte di agenti della polizia municipale e di uomini della capitaneria di porto, per la contravvenzione di autovetture in sosta abusiva sulla banchina.

lunedì 19 marzo 2012

Abusivismo, Bobbio: no acquisizione immobili, serve riapertura condono 2003 “I magistrati non interferiscano con politica, loro lavoro si ferma alle sentenze”.

“Sono estremamente scettico circa l’iniziativa cosiddetta delle «acquisizioni immobiliari» sottoscritta da varie Amministrazioni comunali della Costiera e dei Monti lattari, iniziativa cui ho partecipato nella sua fase di studio e di elaborazione dei principi. Non porterò il documento che ne è scaturito al voto della giunta né tantomeno del consiglio comunale di Castellammare di Stabia. L’iniziativa stessa e il dibattito interno alle amministrazioni che l’ha preceduto non mi convincono sotto nessun punto di vista avendo, a mio personale avviso, un sapore troppo accentuato di scorciatoia con il gravissimo intrinseco handicap di non garantire nemmeno il raggiungimento dell’obiettivo che in teoria si prefigge, di rischiare di arrecare un grave danno alle Amministrazioni comunali e, quel che forse è peggio, di indebolire, o addirittura rendere impraticabile, l’unico vero, autentico rimedio che, in relazione alla devastante tematica degli abbattimenti delle case abusive, può essere oggi seriamente perseguito: ossia la battaglia per la riapertura dei termini di presentazione delle domande per il condono 2003”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“A mio giudizio è inutile disperdere energie preziose per avventurarsi su strade incerte, o peggio cieche. Occorre, invece, concentrarsi definitivamente e risolutamente sul percorso legislativo in atto che riguarda, per l’appunto, la riapertura dei termini dell’ultimo condono edilizio. Troppe sono le criticità che riguardano l’iniziativa delle acquisizioni che, a saldo, certamente non riuscirebbe a mantenere le singole abitazioni abusive in capo alle famiglie che le hanno costruite e vi abitano. Chiedo, invece, a tutti di continuare con rinnovato impegno, anche a costo di ricorrere a gesti clamorosi, la battaglia civile per il diritto dei cittadini campani (e non solo) ad essere uguali, come detta l’art. 3 della Costituzione, a tutti gli altri cittadini italiani; per essere considerati uguali a quei cittadini italiani che, non avendo avuto all’epoca, la sciagura di essere governati a livello regionale da Bassolino e dai suoi, non hanno dovuto subire una legge regionale sul condono edilizio che li ha ingiustamente tagliati fuori da un diritto acquisito e riconosciuto a tutti gli altri italiani”, ha continuato il primo cittadino.
“La Corte Costituzionale, successivamente, fece strame della legge bassoliniana, ma ormai il tempo utile per la presentazione delle istanze era trascorso. Io non solo chiedo, ma pretendo da chi ne ha a vario titolo e a vario livello la responsabilità, a partire dal Capo dello Stato fino al Parlamento e al Governo, che non si neghi più ai campani il diritto ad essere uguali agli altri italiani. Parliamo di diritti basilari fondamentali, se non addirittura elementari e la gente non riesce più a capire perché le devono essere negati laddove sono stati riconosciuti a tutti gli altri. Chiedo al presidente Caldoro per la sua parte, al presidente Cesaro, a quelli delle altre Province e ai parlamentari campani in particolare, come e meglio di come hanno fatto in relazione alla tematica dei rifiuti, di fare seriamente e duramente squadra per imporre a chiunque abbia titolo, in questa vicenda, di prendere finalmente seriamente in esame la questione respingendo al mittente letture qualunquistiche, demagogiche o, peggio, folcloristiche di una tematica che invece è e resta maledettamente seria. Una tematica nella quale si parla solo di recupero di spazi di diritto ingiustamente compressi e non di tutela dell’abuso vecchio, nuovo o futuro in quanto tale”, ha sottolineato ancora il sindaco.
“Sono e resto, com’è noto, il più fiero e concreto avversario dell’abusivismo contro il quale sto mettendo, da tempo in campo, le iniziative più serie che si siano viste da anni a questa parte, ma per tutti quei cittadini che avevano realizzato i loro abusi alla data fissata dalla legge del 2003 io pretendo il trattamento che va riservato a tutti i cittadini: che se ne rispettino i diritti a cominciare dal principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Ai magistrati, da magistrato, chiedo una sola cosa: continuate a fare, come avete sempre fatto e bene, il vostro lavoro e il vostro dovere e tenete conto, però, che il vostro dovere si ferma all’emanazione della sentenza definitiva e alle attività materiali connesse alla sua esecuzione. Nel vostro dovere (e direi nel vostro diritto) non entra quello di interloquire e, quindi, di interferire in un campo che non vi appartiene che è quello delle scelte politiche e della valutazione dei fenomeni che è tipico ed esclusivo della politica. Il vostro lavoro, serio e corretto come sempre, riguarda e non può che riguardare l’applicazione della legge al caso concreto. Spingersi oltre rischierebbe di mettere qualcuno in condizione di parlare nei vostri confronti di «abusivismo istituzionale»”, ha concluso Bobbio.

domenica 18 marzo 2012

Multiservizi, Bobbio: lavoratori stagionali 2011 furono selezionati da agenzia interinale

Gli operatori ecologici stagionali, che hanno prestato servizio per un mese per la società «Multiservizi» nell’estate del 2011, furono selezionati da un’agenzia di lavoro interinale. Dunque, «il servizio di spazzamento viario, garantito per soli trenta giorni», non vide «questi ultimi legati a rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato» alla società di igiene urbana del Comune, essendo «legati solo ed esclusivamente alla società di lavoro interinale» che «li mise a disposizione» della «Multiservizi» per la durata indicata dal contratto. Lo specifica, in una nota indirizzata al Prefetto di Napoli, il sindaco Luigi Bobbio in risposta a una interrogazione parlamentare dell’on. Luisa Bossa (Pd) sulle assunzioni stagionali della società «Multiservizi». Peraltro, per l’individuazione della società di lavoro interinale, in ossequio alla normativa vigente, la «Multiservizi» espletò una gara «comparativa tra più imprese di settore», all’esito della quale «furono interpellate tre società di fornitura di lavoratori interinali»: la sede napoletana dell’Adecco, la sede di Torre del Greco della Man Power e la Max Works. «Tra queste fu selezionata la Man Power, che offriva le migliori condizioni per operare la fornitura dei lavoratori». L’impiego dei lavoratori stagionali «fu dunque l’esito di una scelta dell’agenzia di lavoro interinale, affidataria del servizio, da parte del Comune ed alla quale i lavoratori inviati erano iscritti». L’agenzia, di conseguenza, «ha provveduto a fornire le unità di lavoro che, tra l’altro, rimasero a disposizione della Società partecipata dal Comune per soli giorni trenta e senza che entrassero a far parte del relativo organico». Procedure, come si vede, assolutamente trasparenti e legittime che, da sole, possono bastare a fugare «ogni dubbio su possibili carenze di controllo del personale assunto sia da parte della direzione e dell’Amministrazione della Società partecipata, che da parte del Comune, in quanto il controllo degli iscritti alle proprie liste di lavoratori disponibili a prestare lavoro interinale si riconduce agli obblighi delle società di settore». A «fronte della normativa di settore» e della «procedura operativa che, nei fatti, fu espletata» tanto il Comune di Castellammare tanto la «Multiservizi» non potevano in alcun modo «influire né sui controlli preliminari degli iscritti, né su indagini successive, poste che non vi erano autorizzati», in quanto «non si trattava di propri dipendenti, ma di lavoratori interinali». Va comunque ancora una volta ribadito che il «rapporto con la società di fornitura dei lavoratori interinali non durò che cinquanta giorni e, soprattutto, comportò impiego dei lavoratori nelle mansioni di operatore ecologico, più praticamente netturbino, dunque in un ruolo che, pur a fronte di eventuali soggetti connotati da parentela o vicinanza a famiglie legate ad ambienti criminali, mai avrebbe potuto attribuire o consentire ruolo in grado di incidere sensibilmente nell’andamento gestionale della società o condizionare il medesimo». Quanto alla pubblicità della procedura, è da sottolineare che il ricorso a «società di lavoro interinale non comportava alcun obbligo della Multiservizi» in tal senso, né per inserzioni «sui giornali od attraverso affissioni di manifesti, in quanto non si attuava assunzione diretta di lavoratori, cui conferire adeguata divulgazione». «Chiarito, dunque, che è la società interinale che fornisce i lavoratori e che su quest’ultima ricade l’onere di attingere correttamente dalle liste dei propri iscritti, secondo i criteri di gestione congeniali alla stessa società, così come che sulla stessa gravano i controlli in ordine al profilo penale dei dipendenti, va rilevato che, in ogni caso la parentela di un soggetto con un pregiudicato, finanche per reati di assoluta gravità, non trova nessuna contemplazione nella legge in termini di impedimento a prestare lavoro, tra l’altro, per soli cinquanta giorni e, per di più, in ruoli assolutamente marginali, come è quello di netturbino; ruoli che, come evidenziato, mai avrebbero potuto compromettere o condizionare a vantaggio della criminalità organizzata l’andamento regolare della Società, soprattutto nel corso di soli cinquanta giorni». «V’è, invece, in via generale, da evidenziare che, fino all’entrata in carica dell’organo amministratore nominato dal sindaco Bobbio, non si espletava alcuna gara per le forniture, tanto che la Società è stata legata a contratti di servizio, oggetto di automatico rinnovo e che hanno finito per vincolare l’Ente anche nella attuale gestione. Di contro, non soltanto il controllo analogo istituito dall’attuale dirigenza… ha introdotto il controllo sulla esecuzione delle gare, ma ha anche invitato a predisporre la presa d’atto di tutti i contratti sottoscritti in assenza di gara ed interessati da automatico rinnovo, acché sia pronunciata declaratoria di efficacia fino all’individuazione di nuovo gestore, a mezzo di gara. Ugualmente va detto per le assunzioni, effettuate in passato, a tempo determinato o indeterminato, senza alcun concorso, nonostante il relativo obbligo... Tutto ciò dimostra la pretestuosità di una contestazione da parte di chi, tra l’altro, dimentica di essere membro dirigente di un partito, nella cui sezione locale stabiese erano iscritti i killers del consigliere comunale ucciso, mentre ben diciotto consiglieri della relativa espressione sedevano in Consiglio Comunale sino all’aprile 2010, costituendo la maggioranza di supporto all’Amministrazione dell’epoca. Va, inoltre, fatto rilevare che, il sottoscritto, nella qualità di Sindaco, non è stato destinatario della prescrizione prefettizia del 12.5.2010, resa dal Prefetto pro tempore di Napoli, dott. Alessandro Pansa, in quanto responsabile delle criticità rilevate, ma soltanto chiamato formalmente ad attuare il ripristino della legalità nella gestione del personale, rispetto alle omissioni della precedente amministrazione. Tanto Le dovevo a riscontro della Sua richiesta di notizie, pur non essendo mai stato comprensibile da cosa nascesse l’estrema urgenza della vicenda, tale evidentemente da richiedere risposte ad horas alla luce di un episodio occorso e conclusosi la scorsa estate senza conseguenza alcuna all’oggi». La vicenda «oggetto dell’interrogazione da parte dell’onorevole Bossa», come si evince da quanto relazionato, in conclusione, «non è minimale ma è addirittura inesistente» e quello che «inquieta è che l’on.le Bossa, nel cercare di creare una apparenza cui non corrisponde nessuna sostanza, sta svolgendo in realtà un autentico servizio alla locale opposizione cittadina». «Del resto la pregressa esperienza parlamentare del sottoscritto lo rende assolutamente consapevole, per essere stato spettatore di consimili attività da parte di altri, dell’uso che certi parlamentari fanno troppo spesso dell’atto di sindacato ispettivo attraverso il quale, come nel caso di specie, camuffandolo per interrogazione, intendono, in realtà, operare un uso politico del proprio ruolo, a vantaggio delle forze amiche del territorio, ma a tutto svantaggio della verità e delle necessità istituzionali, vista l’assoluta mancanza di riferimenti a fatti concreti».

sabato 17 marzo 2012

Vozza farnetica, sulla mia Amministrazione non ci sono ombre. “Si rilegga ciò che nel 2005 disse di lui e del voto inquinato il suo alleato Nicola Cuomo”

“Quelle di Vozza sono le farneticazioni vuote di un uomo stretto in un angolo e schiacciato dai fatti”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, replicando a un comunicato stampa del consigliere Salvatore Vozza.
“I fatti sono, per esempio, il violento attacco verbale che gli portò, nella seduta consiliare del 7 giugno 2005, subito dopo la vittoria elettorale, il suo odierno alleato Nicola Cuomo. Disse Cuomo: «Da più parti ci è giunto all’orecchio che, in questa campagna elettorale, vari candidati, guarda caso, esclusivamente della coalizione vincente, si accompagnavano e sono sostenuti da noti pregiudicati… Chi ha un minimo di esperienza politica, e noi l’abbiamo, comprende che la delinquenza organizzata nelle sue varie articolazioni si è mossa unidirezionalmente per l’attuale compagine governativa e poiché è noto che certi personaggi si muovono sempre in cambio di favori o prebende, diciamo a gran voce innanzitutto ai cittadini, poi alle forze dell’ordine, poi alle altre istituzioni, di vigilare… Al sindaco definitosi maestro di legalità che in materia dà lezioni, ma non ne prende, replichiamo che c’è una parte significativa di cittadini, e noi con loro, che su temi della legalità non si sente rappresentata da lui e dalla sua maggioranza… La camorra stabiese nelle sue varie articolazioni si è interessata al voto amministrativo in maniera forte e poiché noi lotteremo sempre contro coloro che intendono condizionare negativamente la vita amministrativa e le istituzioni, abbiamo lanciato il nostro grido d’allarme e continueremo a farlo e questa mala pianta non si sradica con i protocolli sulla legalità e con le chiacchiere, ma con le azioni concrete. Non chiediamo a lei, signor sindaco, di compiere attività investigativa o di lotta al delinquente di turno, ma di far rispettare le regole quotidianamente infrante sul nostro territorio; pensiamo alle infrazioni al codice della strada, alle occupazioni abusive di suolo pubblico, all’abusivismo edilizio, all’evasione dei tributi locali, al controllo dei dipendenti pubblici per evitare comportamenti disonesti o illegittimi etc... Se la delinquenza pensa di essersi liberata della nostra azione votando l’attuale coalizione, ha sbagliato i suoi calcoli… Da qui a dire che la coalizione Vozza abbia vinto per un voto inquinato ce ne passa; ha vinto perché in lui le attuali e arriviste dirigenze dei partiti locali hanno visto il gran ed esperto cerimoniere, cerimoniere di vecchie pratiche politiche, capace di garantire accordi di potere. Caro sindaco, non l’è stato dato un voto per cambiare, ma le è stato dato un voto per restaurare. Senza i ricatti, senza le promesse di posti di lavoro, senza le sottili e larvate minacce all’elettorato, senza le promesse di attribuzioni di incarichi a destra e a manca, l’esito della competizione sarebbe stato ben diverso…». Le ricorda, Vozza, queste parole? In quella sede, Cuomo non si limitò a lanciare accuse generiche e vuote, ma, come i fatti hanno poi dimostrato, dall’omicidio Tommasino in poi, le asserzioni di Cuomo hanno cominciato a ricevere una verifica concreta e comprovata tanto tragica quanto ormai in dirittura d’arrivo, si spera”, ha aggiunto Bobbio.
“Altro fatto è, per restare alla materia dei parcheggiatori abusivi, il contenuto obiettivo e inconfutabile della telefonata di Vozza con l’allora consigliere di opposizione Ida Scarpato. Quanto alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia che – afferma Vozza nel suo comunicato – «hanno fatto emergere rapporti con esponenti politici locali», non solo le stesse allo stato sono delle pure e semplici affermazioni che vanno riscontrate, ma al contrario queste affermazioni, nella parte in cui riguardano direttamente Vozza, sono invece molte pesantemente riscontrate proprio dall’intercettazione telefonica del colloquio con la Scarpato. La situazione di Vozza, quindi, se volessimo affrontarla processualmente, sarebbe una situazione piuttosto chiusa, anche perché mentre molto indirettamente e de relato qualcuno, forse anche per inquinare, parla di qualche consigliere comunale, le circostanze che convergono su Vozza convergono su un soggetto direttamente titolare dell’azione amministrativa e, quindi, in grado di intervenire concretamente, con azioni od omissioni, a favore di chi gli lanciava un appello”, ha continuato il sindaco.
“D’altronde, per restare alla politica e a un’analisi appena superficiale dei fatti, che le parole di Nicola Cuomo pronunciate nel 2005 fossero vere (e sarebbe per la verità uno dei rari casi in cui ciò è sostenibile), esse troverebbero un riscontro nei comportamenti dell’Amministrazione successivi alle elezioni del 2005, comportamenti nei quali non è ravvisabile un solo atto concreto per mettere la camorra fuori dal circuito civile. Al contrario, ma mi dà fastidio solo parlarne, le affermazioni circa le elezioni del 2010 sono dimostrate false e vaniloquenti dall’elenco infinito di iniziative concrete che io adottato contro la camorra, iniziative delle quali è inutile perfino fare un elenco”, ha concluso Bobbio.

venerdì 16 marzo 2012

PAROLA AL SINDACO del 16 marzo 2012


Appuntamento settimanale con il sindaco di Castellammare di Stabia, on. Luigi Bobbio. GUARDA IL VIDEO

Camorra, Bobbio «blinda» Colonia dei ferrovieri: guerra a parcheggiatori abusivi

nella foto: la palettatua installata a via Acton. (ph. Manzo)
FOTO/VIDEO in montaggio
Tolleranza zero nei confronti dei parcheggiatori abusivi in odore di camorra di via Acton e Pozzano. Dopo le iniziative di prevenzione e repressione del fenomeno adottate fin dal 2010 dal sindaco Luigi Bobbio (il potenziamento dei controlli da parte della polizia municipale, che ha portato alla denuncia di decine di soggetti all’autorità giudiziaria in forza di un’apposita ordinanza in materia emanata dallo stesso primo cittadino, l’istituzione del senso unico e l’installazione di dissuasori ai lati della carreggiata), l’Amministrazione comunale ha avviato una imponente opera di installazione di dissuasori di sosta e paletti di protezione presso la «Colonia dei ferrovieri». L’obiettivo è completare il lavoro iniziato la scorsa estate, installando su entrambi i lati della carreggiata un’unica fila di dissuasori che dalla Corderia arrivi fino all’intersezione con la Statale, il tutto per evitare la sosta selvaggia – in particolare – sui marciapiedi. Sono altresì in via di definizione accordi istituzionali con la Provincia di Napoli per l’apposizione delle strisce blu.
palettatura dell'Amministrazione Bobbio.
La «Colonia dei ferrovieri», infatti, era storicamente riservata, nel periodo estivo, ad «accogliere» abusivamente le vetture dei bagnanti diretti ai vicini lidi balneari. Come emerso, peraltro, da una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli del febbraio 2011, l’attività di parcheggio abusivo lungo le vie del mare è gestita direttamente dalla criminalità organizzata locale e, in particolare, dal clan D’Alessandro. Negli atti giudiziari, il controllo di un’area di sosta a Pozzano è addirittura all’origine dell’omicidio del parcheggiatore abusivo Antonio Scotognella, assassinato nel giugno del 2009 per essersi opposto a consegnare al clan metà dell’incasso giornaliero.


i jersey dell'Amministrazione Vozza.
“Da questa stagione, non ci sarà più nessuna possibilità per i parcheggiatori abusivi in odore di camorra, da sempre visti, purtroppo anche dalle istituzioni, come i «padroni» di Pozzano, per continuare a fare i loro comodi taglieggiando i cittadini in cerca di un’ora di relax. Verrà completata, entro pochi giorni, l’installazione dei dissuasori della sosta su tutta la provinciale che fiancheggia gli stabilimenti balneari e le spiagge libere. Verranno anche istituite le strisce blu e verrà ripristinato il senso unico di marcia, che così bene ha funzionato lo scorso anno. In questo modo, otterremo due importantissimi risultati: non lasceremo un solo centimetro quadrato di spazio ai parcheggiatori della camorra e riporteremo definitivamente ordine e rispetto delle regole sull’area”, ha commentato il sindaco Luigi Bobbio. “Questo è il mio modo di intendere e interpretare un’Amministrazione che fa cose concrete per cacciare la camorra dalle strade. Ritengo altamente emblematica, a questo proposito, la siderale differenza tra il modo con cui il mio predecessore affrontò il problema della chiusura della discesa della «Colonia dei ferrovieri» e quello in cui lo sto affrontando io, lasciando poi ai cittadini il giudizio finale. Quel punto di via Pozzano era noto, da sempre, come il punto focale della presenza dei parcheggiatori di camorra e come una delle più visibili e devastanti manifestazioni di impossessamento camorristico del territorio. Dopo l’omicidio Scotognella, che rese perfino all’Amministrazione dell’epoca impossibile continuare a far finta di niente, il mio predecessore fu costretto a «subire» una iniziativa di facciata dei quadri dirigenziali comunali dell’epoca, limitandosi a far piazzare in cima alla discesa un paio di jersey in cemento che, come facilmente prevedibile, furono spostati dai parcheggiatori camorristi; bisogna dire – come poi testimoniò la telefonata intercettata sull’utenza del sindaco Vozza e allegata agli atti dell’inchiesta sulla «Colonia dei ferrovieri» della Dda di Napoli – con grande sollievo del mio predecessore il quale, parlando con il consigliere comunale d’opposizione Ida Scarpato che perorava al telefono la causa dei parcheggiatori camorristi, lamentandosi prima della mancanza di misura dei parcheggiatori, si mostrò inoltre sollevato che, malgrado l’installazione dei jersey, che loro chiamarono «muro», le macchine stessero comunque scendendo (ovviamente, per la «Colonia dei ferrovieri») e confermando alla consigliera Scarpato, con cui stava parlando, che comunque il mercoledì successivo avrebbe cercato di sbloccare la situazione. Come è agevole dedurre, il tipo di installazione che io ho preteso sta invece a testimoniare la forza della volontà di raggiungere il risultato. La mia determinazione sul punto è totale e, quindi, mi sono ben guardato da iniziative di facciata come quella dei jersey che possono essere spostati scegliendo una iniziativa concreta e definitiva come una installazione di robusti paletti ancorati al suolo attraverso una rete metallica elettrosaldata e cementata a terra”, ha concluso Bobbio.

giovedì 15 marzo 2012

Abusivismo commerciale, sindaco fa sequestrare due quintali di frutta e verdura

nella foto: parte della merce sequestrata.
Ancora una operazione della polizia municipale contro l’abusivismo commerciale in città: questa volta, l’intervento si è verificato nei pressi di via Panoramica, all’incrocio con via Acton, accanto all’hotel Crowne Plaza, dove un venditore abusivo di frutta e verdura aveva allestito, sulla sede stradale, un vero e proprio mini-supermarket all’aperto.
Il sindaco Luigi Bobbio, in transito in auto nella zona, lo ha notato e ha prontamente avvisato il Comando di polizia municipale. Pochi minuti dopo, gli uomini della «sezione Commerciale», sono intervenuti sequestrando l’intero carico, circa due quintali di frutta, che gli avrebbe consentito un incasso di svariate migliaia di euro. Al venditore, Antonino G., 40enne residente a Santa Maria la Carità, è stata comminata una sanzione amministrativa di 5mila euro.

Centro Acanfora, Bobbio scrive a Prefetto: tavolo per soluzione della crisi

«Centro di medicina psicosomatica», il sindaco Luigi Bobbio scrive al prefetto di Napoli, Andrea Di Martino, per chiedere la «convocazione di un tavolo» per «affrontare e cercare di individuare percorsi di soluzione circa la difficile situazione venutasi a creare in città».
Il primo cittadino, nella missiva, ha sottolineato che l’adozione di «assolutamente condivisibili» provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti dei titolari della struttura di assistenza e la consequenziale e doverosa revoca della convenzione con l’Asl Na3 Sud hanno generato «una grave criticità non solo in relazione al congruo numero di coloro che prestavano il proprio lavoro alla struttura stessa, ma anche in relazione ai numerosissimi fruitori dei servizi di assistenza erogati dal Centro e oggetto del rescisso contratto».
Bobbio evidenzia, inoltre, un altro aspetto: «La situazione societaria del Centro, la sua struttura giuridica, la tipologia dei rapporti di prestazione d’opera sono peraltro sconosciuti allo scrivente» mentre i «recenti eventi giudiziari illustrano fin troppo chiaramente quale fosse il contesto assai inquietante nel quale si muovevano i due “titolari” della struttura, la dott.ssa Acanfora e il Sig. Nastelli, uno scenario inquietante non scevro, sempre secondo quello che si evince da atti giudiziari e dalle cronache, da inquietanti coloriture politico-sindacali e camorristiche». Considerazioni, queste ultime, che secondo il sindaco non possono «lasciare tranquilli circa i tentativi di strumentalizzazione occulta che potrebbero nascondersi dietro una agitazione e una protesta spontanee ma pur sempre influenzabili o strumentalizzabili». Ragion per cui, il primo cittadino auspica – proprio a tutela e garanzia dei lavoratori e degli utenti della struttura, ai quali l’Amministrazione comunale ribadisce ancora una volta il proprio sostegno e la propria vicinanza, nella consapevolezza che essi rappresentano l’ultimo anello debole di una catena che conta allarmanti saldature tra ambienti oscuri - che «i percorsi possibili per risolvere le criticità vengano individuati e chiariti nella altissima sede istituzionale rappresentata dalla Prefettura di Napoli» con la partecipazione oltre che dell’Amministrazione comunale anche degli assessorati regionali al Lavoro e alla Sanità, dell’Asl Na3 Sud e delle organizzazioni sindacali.

martedì 13 marzo 2012

Politiche sociali, l’assessore Di Gennaro presenta la “Carta dei Servizi”

nella foto: l'ass. Di Gennaro e il sindaco Bobbio.

“La Carta dei Servizi è uno strumento essenziale che va divulgato alla cittadinanza per metterli a conoscenza di quelli che sono i servizi erogati dall'ambito 14 sul territorio, dalle iniziative relative alle aree disabili e immigrati, a quelle per anziani e minori, e per poterla adeguatamente informare su modalità e requisiti di accesso ai servizi stessi”.
Lo ha detto l’assessore comunale alle Politiche sociali, avv. Sabrina Di Gennaro.
Presso l’ambito14 sono stati attivati, o sono in via di attivazione:
Area Minori: Casa del Mandorlo, Affido sportivo, prevenzione del disagio nelle scuole medie, botteghe di transizione.
Area Anziani: Telesoccorso e telefonia sociale, Assistenza domiciliare, turismo sociale.
Area Disabili: Centri socio-educativi, Assistenza domiciliare diversabili, trasporto ai centri di riabilitazione, trasporto scolastico per disabili frequentanti le scuole superiori, progetto di sostegno post scolastico a favore degli audiolesi e dei videolesi.
Area Immigrati: corsi di italiano per stranieri e servizio di interpretariato «a chiamata» per bambini immigrati frequentanti le scuole dell’obbligo.
Area responsabilità familiari e segretariato sociale: conclusione lavori di reperimento figure professionali da impiegare presso il centro per la famiglia integrato con l’asl Na3 Sud presso la sede Uomi di C/mare.
Nel corso dell’incontro, è stato presentato il calendario degli incontri tematici:
- Giornata di apertura del Sert di Castellammare di Stabia presso il Servizio Asl Na 3 Sud corso De Gasperi 267 in data 15/03/2012 dalle ore 8.30 alle ore 13.30 Tema: «Donna e... alcol, fumo, droga, gioco d’azzardo, internet, social network».
- Incontro dibattito  presso l’Aula consiliare del Comune di S. Maria la Carità in data 17/03/2012 ore 17.00 sulle discriminazioni e dei pregiudizi relativi alla diversità di genere.
nella foto: una fase della conferenza.
- Giornata di apertura del Servizio Dipendenza Comportamento Alimentare presso l’Associazione Maria Fanelli corso De Gasperi, 327 di C/mare in data 20/03/2012 dalle ore 9.00 alle ore 13.30. Personale specializzato si occuperà di accogliere la richiesta di informazione e di aiuto rispetto al tema della corretta condotta  alimentare. 
- Giornata di apertura del Servizio Uomi di Castellammare presso il Servizio Asl Na3 Sud via Cosenza, 112 in data 27/03/2012 dalle ore 8.30 alle ore 13.30.  Personale specializzato si occuperà di accogliere la richiesta di informazione e di aiuto rispetto al tema adolescenza e famiglia.
Giornata del sociale presso la Sala consiliare «Falcone e Borsellino» il 21 aprile 2012 ore 16.00 in cui interveranno il presidente del coordinamento istituzionale, gli assessori alle politiche Sociali dei Comuni partners dell’Ambito N14, il Coordinatore dell’Ufficio di Piano, il Dott. Spera con un intervento relativo alla maternità inconsapevole (madri minorenni), il Dott. B. Aiello con un intervento sull’incidenza delle dipendenze patologiche sul territorio dell’Ambito N14, la dott.a C. Esposito con un intervento sulle problematiche relative ai disturbi del comportamento alimentare.
“La Carta dei Servizi è una conquista significativa per l’Ambito territoriale 14 poiché sancisce un «patto» con i cittadini e rappresenta un nuovo modello culturale di welfare a dimensione partecipata e comunitaria”, ha concluso l’assessore Di Gennaro.

lunedì 12 marzo 2012

Piazza Orologio, Bobbio e Di Somma: completati i lavori di restyling

nella foto: la Torre Orologio ristrutturata. (ph. Manzo)
“Sono stati completati i lavori di recupero della Torre dell’Orologio in piazza Cristoforo Colombo. Si tratta del primo di cinque interventi finanziati dalla Comunità europea nell’ambito del «Por-Fesr 2007/2013 Programma integrato urbano Piu Europa» a seguito della sottoscrizione dell’accordo di programma, avvenuta due mesi orsono, tra l’Amministrazione comunale e la Regione Campania”.
Lo annunciano il sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Bobbio e l’assessore all’Urbanistica Francesco Di Somma.
“I lavori di restauro della Torre, iniziati a fine gennaio, hanno riguardato la parte interna ed esterna dell’involucro edilizio, nonché il ripristino dell’orologio, non più funzionante da un quindicennio, che oggi grazie al nostro intervento ha ripreso a rintoccare. I lavori sono stati conclusi con circa due settimane di anticipo rispetto al termine fissato per contratto. Nei prossimi giorni, verranno inoltre eseguiti interventi di manutenzione sull'arredo urbano della piazza con la sostituzione delle balaustre in vetro vandalizzate e dei dissuasori danneggiati e con il rinfoltimento delle aiuole esistenti. Ringraziamo lo staff tecnico comunale dell’ufficio «Piu Europa», la ditta esecutrice dei lavori e il progettista arch. Giovanni Sorvillo. Infine, un particolare ringraziamento al Sovrintendente ai Beni architettonici di Napoli, prof. Stefano Gizzi, e all’arch. Aldo Imer per la consueta fattiva collaborazione”, hanno concluso Bobbio e Di Somma.

Ex Aranciata Faito, sindaco ordina a proprietà rimozione rifiuti e amianto

Difesa della salute pubblica e tutela dell’ambiente: il sindaco Luigi Bobbio ha firmato una ordinanza per l’immediata rimozione, recupero e smaltimento dei materiali pericolosi e dei rifiuti stipati nello stabilimento ex Aranciata Faito, in via Savorito.
Il provvedimento, che ordina entro 15 giorni anche il ripristino dello stato dei luoghi, è stato adottato nei confronti del dott. Rosario Chirico curatore fallimentare della «F.lli De Rosa srl», società in regime di curatela fallimentare (procedura pendente presso il Tribunale di Nola) proprietaria dell’area.
I tecnici del dipartimento provinciale di Napoli dell’Arpac, in un «Verbale di sopralluogo», nei mesi scorsi, avevano accertato, all’interno del sito, la «presenza di rifiuti ingombranti, cartoni e alcune pedane in legno nel capannone in muratura di tufo con coperture in lamiere», la «parziale copertura in lamiere in eternit in cattivo stato di conservazione in uno dei capannoni dismessi» e «cumuli di rifiuti urbani di diversa tipologia nelle aree scoperte».
L’ordinanza del sindaco Bobbio prevede che in caso di totale o anche parziale inottemperanza, «si procederà ai sensi della normativa vigente, in danno dell’interessato».

Servizi sociali, domani presentazione della Carta dei servizi d’ambito 14

Si terrà domani, 13 marzo 2012, alle ore 16, presso l’Aula consiliare «Falcone e Borsellino» di Palazzo Farnese, la conferenza stampa del sindaco Luigi Bobbio e dell’assessore Sabrina Di Gennaro per la presentazione della Carta dei servizi d’ambito 14 e del calendario degli incontri tematici. All’incontro prenderà parte anche la coordinatrice dell’Ambito14 Giuseppina Pascarella.

domenica 11 marzo 2012

Pdl, Bobbio: e se tesseramento moglie pentito fosse sabotaggio a indagini su clan e politica?

“Tornando, spero per l’ultima volta, sulla vicenda del tesseramento Pdl a Castellammare di Stabia, credo che ogni persona che guardi a questa marginale vicenda con animo sereno dovrebbe porsi dei seri interrogativi. Il tesseramento Pdl, come noto, è assolutamente libero, e non prevede identificazione all’atto dell’iscrizione da parte di membri o funzionari di partito, non prevede «presentatori» di tesserati e ogni cittadino può tesserarsi liberamente e individualmente attraverso i canali più vari. Ciò posto, allarghiamo un attimo il campo visuale: circola da settimane la voce (al punto che se n’è occupata pure la stampa) che il collaboratore di giustizia Salvatore Belviso da parecchio tempo stia facendo importanti rivelazioni sui rapporti tra la camorra locale e la politica stabiese che ha amministrato la città fino al 2010. Ora mettiamo in connessione le due cose: Belviso collabora e parla di politici stabiesi e la cosa sembra essere ormai di dominio pubblico; in un tesseramento libero e aperto a tutti, senza forme di filtro preventivo del Pdl, ossia del principale partito di centrodestra oggi in maggioranza nel governo della città, viene tirata fuori la notizia che, fra i tesserati, vi è anche tale signora Fontana, moglie del collaboratore di giustizia Belviso; mettiamo il caso che la notizia sulle dichiarazioni di Belviso le dichiarazioni stessi si rivelino talmente congrue e riscontrate da portare domani a iniziative giudiziarie nei confronti di esponenti politici del centrosinistra stabiese. A questo punto, cosa meglio, per chi oggi può solo temere di essere oggetto di quelle dichiarazioni, di aver preventivamente sotterrato, ora per allora, la mina di un tesseramento della sig.ra Fontana nel primo partito di centrodestra (inducendola, costringendola o falsificandone il tesseramento) per potere poi domani sostenere la seguente tesi: Belviso e il padre mi accusano o ci accusano per ragioni di contrarietà politica, com’è dimostrato dal fatto che la moglie è perfino tesserata del Pdl? Fantapolitica? Retroscena? Dietrologia? Spero che qualcuno ci rifletta”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, a margine delle votazioni per il rinnovo della segreteria provinciale del Pdl.

sabato 10 marzo 2012

Nuovo arcivescovo, Bobbio: opererà al meglio in una realtà difficile

“Do il benvenuto al nuovo arcivescovo della diocesi Castellammare-Sorrento, mons. Francesco Alfano. La sua storia ci illustra un uomo e un sacerdote di grandi capacità e ancor giovane. Sono convinto che saprà operare al meglio nello svolgimento della sua missione pastorale in una realtà difficile e tormentata come la nostra, contribuendo in maniera determinante alla rinascita della nostra comunità stabiese. A monsignor Cece un caro saluto e gli auguri di un sereno e intellettualmente fervido riposo”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia.

Commissione d’accesso, Bobbio a Di Nardo: richiesta assurda, guardi marcio in casa sua

“È veramente singolare, per non dire assurdo, che l’opposizione a Castellammare di Stabia sia ridotta talmente male e sia talmente a corto di argomenti politici, da doversi rivolgere, come aveva già fatto con l’on. Bossa, all’ennesimo parlamentare di scorta, il sen. Di Nardo, per usarlo a mo’ di ventriloquio facendolo vaneggiare della necessità di inviare la commissione d’accesso a Castellammare di Stabia. Non si capisce, infatti, quale dovrebbe essere la motivazione o l’argomento in ragione del quale stabilire un nesso teleologico e funzionale, tale da comportare l’invio della commissione d’accesso, tra il fatto che qualche sparuto delinquente abbia deciso di iscriversi al partito e un’Amministrazione comunale che non è certo funzionalmente collegata ad alcun partito. Resta da capire, ancora, quale possa essere il potere condizionante di un delinquente da strada iscrittosi a un partito (in termini percentuali uno su tremila iscritti) nei confronti di quello stesso partito e ancor meno dell’Amministrazione che quel partito sostiene”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, commentando la richiesta del sen. Di Nardo di inviare una commissione d’accesso al Comune di Castellammare di Stabia.
“Queste due semplici considerazioni illustrano ben, oltre il necessario, quale sia il tentativo di strumentalizzazione che soggetti politicamente disperati e chiusi in un angolo cercano di porre in atto. Quanto alle «anomalie», il sen. Di Nardo farebbe bene a guardare in casa sua (si rilegga gli atti dell’inchiesta Acanfora in relazione al suo consigliere comunale Maurizio Apuzzo). Quanto poi alla vicenda della revoca della delega all’ex assessore Balestrieri, consiglio al sen. Di Nardo di smetterla di montare torbidi retroscena perché la vicenda è di una chiarezza solare: i consiglieri comunali Udc che avevano espresso Balestrieri come assessore, nel consiglio del 19 dicembre, di fatto assunsero una linea di opposizione e la conseguenza politica, la cui attuazione richiese alcuni giorni di valutazione, fu la revoca dell’assessore stesso. Quanto, ancora, alla tanto invocata commissione d’accesso, la mia valutazione può essere solo una: non esiste un solo motivo al mondo perché possa essere inviata, ma quand’anche ne mandassero dieci continuerei a dormire su otto guanciali limitandomi ad aspettarne l’arrivo a braccia aperte nella più assoluta serenità. So bene che, in sede prefettizia e in sede ministeriale, le cose vengono gestite con grandissima serietà e serenità, e che certe richieste sciocche e insensate, al cui accoglimento taluni parlamentari si abbassano, provengono da una politica cittadina di opposizione totalmente schiacciata dall’azione di governo dell’Amministrazione. Il ministero, di fronte a tali istanze strumentali, provenienti peraltro da esponenti di quei partiti del centrosinistra che hanno per anni praticato una politica di tolleranza nei fatti nei confronti della criminalità, guarda alle azioni concrete che, nel mio caso, sono tante e vanno in un’unica direzione: espellere completamente da ogni circuito cittadino quella camorra che con il centrosinistra aveva condizionato l’Amministrazione e non solo, come già accertato – guarda caso – proprio da una commissione d’accesso”, ha concluso Bobbio.

Tessere Pdl, Bobbio a Pennasilico: persa ottima occasione per tacere

“Stimo umanamente e professionalmente il dott. Alessandro Pennasilico, già mio collega in magistratura. Devo, tuttavia, questa volta, rilevare che ha perso un’ottima occasione per tacere, cosa che normalmente non gli accade. Per la verità, io e non solo io, mi sono stufato di quei magistrati che vivono convinti che il fatto di indossare una toga li abiliti a concionare e a trinciare giudizi su cose e ambienti che non conoscono neanche lontanamente manifestando così, nella migliore delle ipotesi, una supponenza e una arroganza di fondo che certamente non fa bene né alla loro professione né alla ordinata convivenza civile. In questa vicenda, il dott. Pennasilico si sente in diritto, con ogni solare evidenza, di parlare di cose che neanche lontanamente conosce, almeno mi auguro, visto che non risultano sue personali dirette esperienze politiche. Probabilmente, a parte qualche simpatia politica personale, che sono convinto non abbia rilevato nella sua esternazione, è rimasto vittima di un ormai purtroppo consolidato meccanismo mediatico-giudiziario in virtù del quale conviene, a certa stampa, lusingando purtroppo l’innata vanità dell’essere umano, indurre taluni magistrati, anche seri, a esternazioni nei più vari campi dello scibile umano, preferibilmente di taglio politico”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Quello che resta è un senso di profondo fastidio nei confronti di un signore che, senza averne alcun titolo, in maniera suggestiva e godendo dell’aura di santità, di onniscienza e di custodi della moralità che una certa stampa, con loro grande comodo e piacere, spalma addosso a certa magistratura, ancora una volta ha esternato in maniera tanto suggestiva e surrettizia tanto infondata e ignorante su questioni e ambiti che non conosce e che mai conoscerà. Ogni uomo politico di questo Paese, a questo punto, farebbe bene a invitare i vari dott. Pennasilico che la magistratura annovera a farsi una settimana di «uditorato» con chi fa politica e amministra in una città di 70mila abitanti o di 50mila o 20mila o di 150mila, piena di tutti i problemi del mondo e in un tessuto sociale sconnesso e degradato quant’altri mai. E dopo quella settimana, dovrebbe sentirsi chiedere dal suo amministratore affidatario: «Uomo candido, se adesso ti faccio vedere 50 cittadini tra i quali certamente vi sono due delinquenti o parenti di delinquenti, me li sai indicare»?”, ha concluso Bobbio.

venerdì 9 marzo 2012

Inchiesta su chalet dell’Acqua della Madonna, Bobbio: Comune parte civile

“Mi è stato notificato, ieri, il provvedimento ex art. 129 disposizione ed attuazione del c.p.p. con il quale la procura di Torre Annunziata mi ha  comunicato di aver chiesto il rinvio a giudizio per la nota vicenda della gara «truccata» degli chalet dell’Acqua della Madonna per il delitto di turbativa d’asta aggravato nei confronti di tre funzionari comunali, la dirigente Quintavalle, l’arch. Martone e il sig. Lamberti, all’epoca soggetti gestori, a vario titolo, del procedimento amministrativo. La richiesta di rinvio a giudizio si estende anche agli allora partecipanti alla gara, poi risultati vincitori della stessa e aggiudicatari delle sedici concessioni”.
Lo annuncia il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“La vicenda prende le mosse dalle risultanze degli accertamenti della commissione d’accesso poi trasfusi nelle prescrizioni notificatemi all’indomani della mia elezione. Come mio dovere, trasmisi peraltro gli atti stessi alla Procura di Torre Annunziata in relazione a questa e ad altre ipotizzabili e ravvisabili ipotesi di reato. Il procedimento penale in questione, incardinato nel 2010, riguarda l’aggiudicazione dei sedici chalet dell’acqua della Madonna ad altrettanti concessionari avvenuta nel 2006 all’esito di una gara, accuratamente ricostruita dai componenti della commissione d’accesso, risultata sfacciatamente taroccata. La procura di Torre Annunziata, all’esito delle indagini, ritiene oggi di condividere le conclusioni della commissione d’accesso chiedendo il rinvio a giudizio di tutte le persone coinvolte”, ha aggiunto Bobbio.
“L’architetto Quintavalle per espressa prescrizione prefettizia fu già da me destinata ad altro incarico all’interno dell’Amministrazione comunale. Dopo la notifica di richiesta di rinvio a giudizio, è mia intenzione non solo avviare la costituzione di parte civile dell’Amministrazione in sede di udienza preliminare, ma anche promuovere le iniziative disciplinari previste dalla normativa vigente. Appare del tutto evidente, infine, che le persone coinvolte nell’ambito dell’Amministrazione in questa vicenda, se tuttora destinate agli incarichi ricoperti all’epoca, saranno immediatamente avvicendate”, ha concluso Bobbio.

giovedì 8 marzo 2012

Pdl, Bobbio: su tesseramento non ho poteri di controllo, ma sarà tolleranza zero

“Anche quando si tratta di camorristi e, in particolare, di camorristi tesserati con qualche partito, sono abituato a non guardare in faccia a nessuno. E se dovesse risultare confermato che tra gli iscritti al Pdl di Castellammare di Stabia vi è qualche persona di camorra, pretenderò che il mio partito proceda all’immediata espulsione della stessa. È chiaro che, in questo momento, nel quale è partita la macchina del fango del Pd e della sinistra stabiese e non (si consideri che l’autore dello «scoop» scrive al tempo stesso su Metropolis ed è addetto stampa del Pd di Orlando) è prematuro fare distinguo e sottilizzare, ma va detto con grande chiarezza subito che questo ipotetico e ancora tutto da dimostrare «caso» è comunque ben diverso e molto meno grave di quello che straziò il Pd stabiese all’indomani dell’omicidio Tommasino. In quella vicenda, fra i tesserati c’era uno degli assassini di Tommasino e non, per esempio, ove mai fosse dimostrato, la moglie di un collaboratore di giustizia che si sarebbe tesserata dopo l’inizio della collaborazione del marito, persona per definizione normativa fuori dalla camorra. Anzi, a ben guardare, la famiglia di costui quando era camorrista e assassina si tesserava col Pd e quando è passata dalla parte della giustizia si sarebbe tesserata col Pdl… Chiarisco, poi, inoltre, sempre preliminarmente, che io sono il sindaco di Castellammare, iscritto al Pdl, e non sono il rappresentante del partito in città per cui non ho gestito il tesseramento e non ho, per statuto, poteri di controllo sullo stesso”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Chiarisco ancora che, per quanto riguarda la mia persona e il mio ruolo politico-istituzionale, quello che conta sono le mie azioni che in termini di attacco alla camorra parlano molto chiaro. Ribadisco che, se i fatti raccontati da Metropolis fossero confermati, pretendo sin d’ora che, comunque, i tesserati Pdl che fossero individuati in qualunque modo riconducibili a clan di camorra siano espulsi immediatamente dal partito. Aggiungo, ancora, che il tesseramento del Pdl è un tesseramento estremamente libero, in cui qualunque cittadino può iscriversi anche via web o per corrispondenza. E che, quindi, il tesseramento stesso sfugge per definizione statutaria a ogni ipotesi di controllo preliminare da parte del partito stesso. Ciò, ben diversamente da quanto accadde nel 2009 per il Pd a Castellammare, laddove i tesserati camorristi si dovettero presentare personalmente presso la sezione dello stesso Partito democratico esibendo un documento, firmando di proprio pugno e pagando l’iscrizione alla presenza di funzionari del Pd stesso. Aggiungo ancora che se fossero confermate tutte le asserzioni del giornale stabiese saremmo in presenza di un numero di persone così ridicolo che, su quasi 3300 adesioni, arriverebbe a una percentuale dello 0,001. Va chiarito che l’attacco giornalistico è stato sferrato in maniera alquanto affrettata. Infatti, il giornale, è entrato in possesso della lista dei tesserati non ancora pubblica ed ha divulgato la distorta notizia, senza tener conto, dolosamente, neppure del fatto che, dall’epoca della conclusione del procedimento di tesseramento, non è trascorso il tempo utile ad avviare e a concludere i controlli ad effettuarsi – non da parte mia – su ciascuna singola tessera secondo statuto e regolamento del partito. Se poi il metodo di questa macchina del fango animata in prima battuta da questo succedaneo di San Catello che risponde al nome di  Santaniello e dal suo committente e datore di lavoro che risponde al nome dell’on. Orlando (il quale avrebbe parecchi affarucci suoi di cui occuparsi se solo pensiamo alle primarie del Pd a Napoli e annessi secondiglianesi) è quello di sparare a raffica pescando tra gli elenchi degli iscritti tesserati Pdl a Castellammare (che ancora non si sa come abbia avuto) nomi di famiglie intere, senza neanche avere la decenza di pensare che esistono le omonimie, allora vuol dire che ci attrezzeremo di conseguenza.  Chiarisco che quando si tratta di camorra io non chiudo né uno né tutti e due gli occhi a differenza degli esponenti della sinistra stabiese e non, esercitando al contrario, con attenzione estrema, tutti i poteri di controllo di cui sono dotato, quando ne sono dotato. Ovviamente, parlando di tesseramento, non ho nessun potere di controllo. Vale la pena, poi, di ricordare al solito stupido in malafede che se, per esempio, tale Nicola Abatino ha deciso di tesserarsi, lo stesso Nicola Abatino, ancorché licenziabile da alcuni anni, in quanto dipendente comunale, non era stato mai cacciato dal Comune dalle amministrazioni precedenti alla mia, ivi compresa quella Vozza, tanto da rientrare come caso emblematico non solo negli atti della commissione d’accesso, ma da essere oggetto di una delle prescrizioni dettate dal prefetto all’esito della stessa e che, non appena fui eletto sindaco, l’Abatino fu licenziato dalla mia Amministrazione in ottemperanza alle prescrizioni prefettizie. Non è venuto in mente a questi spalatori di fango che l’Abatino, per esempio, avrebbe potuto decidere di tesserarsi al solo e unico scopo di creare una difficoltà al partito e al sindaco che aveva osato licenziarlo? Nel contrasto alla camorra mai fatto fino ad oggi in questa città al di là di inutili buffonate di facciata, dai miei predecessori, com’è mia abitudine ci sto rischiando in proprio personalmente e familiarmente e non permetto a nessun buffone in malafede di mettere neanche lontanamente in dubbio, nella sua paranoia strumentalizzatrice, che la gente su questo come su tutti gli altri temi si possa fidare di me”, ha aggiunto Bobbio.
“Se questo è il gioco, sono disposto a giocarlo con qualunque mezzo e questi cialtroni calunniatori non devono fare altro che scegliere come e dove. Come mai, guarda caso, su un tesseramento in provincia di Napoli superiore alle 55mila adesioni, il «caso» viene montato dal giornale di Castellammare a me ostile, a firma dell’addetto stampa del Pd provinciale e regionale verticalizzando questa patetica bolla mediatica, come sarebbe stato lecito attendersi non già sul partito ma sul sindaco che, ribadisco, come dovrebbe essere noto, è un semplice iscritto e non il responsabile cittadino né il titolare dei poteri di controllo sul tesseramento? Per questa gente, la realtà non conta: quando gli conviene mi dipingono come un emarginato nel Pdl e quando gli conviene il contrario, come oggi, mi vogliono far apparire come il vero padrone e controllore del partito. Diffido Metropolis formalmente dal continuare su questa strada sensazionalista, calunniatoria e diffamatoria sia nei titoli che nei contenuti degli articoli. All’iniziativa di oggi farà subito seguito una mia querela e richiesta di risarcimento danni e altre ne seguiranno se la cosa dovesse ripetersi”, ha concluso Bobbio.