venerdì 28 dicembre 2012

Emergenza rifiuti, Bobbio: provocata da crisi Napoli, non è colpa Multiservizi

"Ancora falsità dal quotidiano cittadino, in questo caso, per quel che riguarda la cd 'emergenza rifiuti' in città. Ancora informazione spazzatura da chi continua a prestarsi a una becera quanto falsa strumentalizzazione politica. Il disagio di questi giorni non è dipeso in nessun modo né da presunte assenze del management di Multiservizi, il presidente dott. Rossi è tuttora in sede, né da problemi di organizzazione della società".
Lo ha detto l'ex sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
"Gli unici in ferie sono il responsabile operativo, sig. Pagano (in aspettativa) e l'ormai ex responsabile dell'isola ecologica, oggi autista, sig. Franco Gargiulo (in vacanza ). Quanto alla verità e, quindi, ai fatti si apprende (e se lo apprendo io, lo può apprendere pure l'anonimo estensore dell'odierna articolessa) quanto di seguito: la criticità di questi giorni è nata dalla città di Napoli e dalla sua incapacità a gestire i propri rifiuti. Gli inutili proclami arancioni di De Magistris non sono serviti, infatti, in questo caso purtroppo per Castellammare, a impedire che lo Stir di Tufino al quale Castellammare era assegnata da mesi, con ottimi risultati, grazie al mio interessamento, da fine novembre sia sostanzialmente dedicato alla città di Napoli e alle sue continue emergenze, e, quindi, Castellammare di Stabia come altre città della provincia da quella data è stata dirottata sullo Stir di Battipaglia - ha aggiunto Bobbio -. Purtroppo, per noi, lo Stir di Battipaglia è molto più piccolo di quello di Tufino dove hanno la precedenza, comunque, i Comuni del Salernitano, e questo senza alcuna responsabilità della Multiservizi ha purtroppo mandato in tilt il sistema visto che i camion della stessa Multiservizi rimangono in fila a Battipaglia fino a oltre dodici ore giornaliere, non potendo rientrare per tempo in città per la successiva raccolta. Questa vicenda si sta fortunatamente avviando a soluzione. Voglio sperare, ma purtroppo non ci riesco a credere, che le strumentalizzazioni cessino qui. E' bene, però, che gli stabiesi sappiano il livello infimo di menzogne cui si riescono a spingere i miei avversari. Purtroppo, c'è da aggiungere che la vera emergenza rifiuti in città, in questi giorni, la sta causando quell'infimo ma purtroppo invasivo manipolo di incivili e di imbecilli i quali, dopo la caduta della mia Amministrazione e senza le mie ordinanze, si sono sentiti liberi di recuperare i loro spazi di inciviltà e di cattiva educazione ricoprendo la villa comunale e le piazze cittadine, in occasione del Natale, di ogni genere di lordura (purtroppo, ancora una volta, nel totale disinteresse del comandante della polizia municipale). So che questo stato di cose fa soffrire la stragrande maggioranza dei cittadini stabiesi che, negli ultimi tre anni, in un clima di reciproca collaborazione, erano riusciti a ritrovare una dimensione di vita molto più ordinata e decorosa. E confido che tutto tornerà alla normalità con le prossime elezioni amministrative", ha concluso Bobbio.

Gestione aree di sosta a pagamento, Bobbio: Vecchione non annulli contratto Multiservizi "Seconda interdittiva antimafia all'Ati formata da TMP e Bourelli, Comandante Pm stia fermo"

Nella foto: sit-in degli Ausiliari sotto la finestra del Comandante Vecchione
"Il Comandante della polizia municipale di Castellammare, dott. Vecchione, da notizie di stampa, sembrerebbe stia per accingersi a consumare un atto di una gravità assoluta ed estremamente preoccupante in relazione alla tenuta in termini di legalità della stessa Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia. Intendo riferirmi alla paventata assoluta determinazione dello stesso comandante di procedere, per quanto riguarda la gestione delle aree di sosta a pagamento, alla risoluzione del rapporto con la società Multiservizi e all'affidamento della stessa all'Ati formata dalle società TMP e Bourelli".
Lo ha detto l'ex sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
"Sul punto, è necessario, da parte mia, esprimere la mia ferma indignazione per una decisione del Comandante Vecchione che, se concretizzata, sarebbe in pieno e totale dispregio dei percorsi di trasparenza e di legalità cui è stata improntata, negli ultimi tre anni circa, la gestione del Comune di Castellammare di Stabia - ha aggiunto Bobbio -. Ed è per questo che, in qualità di ex sindaco, chiedo con forza l'intervento risolutivo del commissario prefettizio, dott.ssa Bonadies, affinché stronchi l'iniziativa del comandante Vecchione esclusivamente dovuta a pavidità personale e a timore (peraltro del tutto infondato) per le proprie sorti economiche legate a un ipotetico giudizio di ottemperanza. Non vi è dubbio alcuno, infatti, che il commissario Bonadies, una volta messa pienamente a conoscenza del fatto e dei suoi antefatti, seguirà la strada della piena e assoluta legalità impartendo al dott. Vecchione precisa direttive circa il divieto di procedere alla reviviscenza del contratto originariamente stipulato con l'Ati TMP-Bourelli colpita, dopo la riserva della decisione da parte del Tar Campania, da una seconda interdittiva antimafia atipica datata 12 ottobre 2012 con la quale si ribadiva quanto già evidenziato nelle prime due e della quale lo stesso Tar, per ovvie ragioni, non ha potuto tenere conto".
"Ed è tanto più strana la posizione che sembrerebbe essere stata assunta dal dott. Vecchione se solo si consideri che la sua decisione sarebbe stata presa senza neanche chiedere un parere all'avvocatura municipale e senza confrontarsi con il commissario prefettizio. Aggiungo che le stranezze non finiscono qui, perché il dott. Vecchione sa benissimo che contro la sentenza del Tar è stato proposto ricorso al Consiglio di Stato con contestuale istanza cautelare. Il dott. Vecchione fa quindi finta, nella sua pavidità, di non sapere che sono almeno due le ragioni per le quali un minimo di prudenza vorrebbe che non si interrompesse il rapporto con la Multiservizi e non si affidasse il servizio all'Ati in questione: la prima riguarda l'avvenuta incardinazione del ricorso al Consiglio di Stato e la richiesta sospensiva; la seconda riguarda la nuova interdittiva antimafia atipica che ha colpito l'Ati e che, quindi, in fatto e in diritto, come nel primo caso, nel 2011, impone anche oggi non solo di non stipulare un nuovo contratto con la stessa Ati, ma anche di non far rivivere il primo - ha continuato l'ex primo cittadino -. La cosa lascia adito a più di qualche dubbio e di qualche sospetto, se solo si considera che ripristinando l'originario contratto annullato ai sensi della normativa vigente il dott. Vecchione provvederebbe, consapevolmente, alla luce della seconda interdittiva, della quale il Tar ovviamente non si è occupato, a fare un chiaro, incredibile e intollerabile piacere ad una Ati raggiunta da osservazioni assai pesanti da parte del competente ufficio prefettizio. La cosa più rilevante è che questa 'inopinata cortesia', il dott. Vecchione, non la farebbe soltanto all'Ati in questione, ma - per il tramite della TMP - la farebbe alla famigerata Sintesi srl (la precedente società di gestione pesantemente tirata in ballo negli atti riguardante l'omicidio Tommasino, il clan di Scanzano e in quelli della commissione d'accesso) visti i consolidati e acclarati rapporti tra la TMP e la stessa Sintesi. Infatti, giova ricordare che la prima società in Ati con la TMP era la Smart, diretta emanazione della Sintesi fraudolentemente messasi in Ati con la TMP per poter cercare di riprendere, in mano, nel 2011, la gestione delle aree di sosta a pagamento da cui era stata da me cacciata a seguito delle prescrizioni della commissione d'accesso. E che nella vicenda la TMP non fosse stata certamente imbrogliata dalla Smart e dalla Sintesi è emerso, poi, proprio dalla interdittiva atipica nella quale la Prefettura ricostruì un coevo rapporto diretto tra la TMP stessa e la Sintesi in quanto si accertò che la Terzo Millennium sas (amministrata, come la TMP, da Morelli Giuseppe) partecipò in Ati con la Sintesi ad una gara di appalto presso il Comune di Sant'Antimo il cui esito, guarda caso, per l'esclusione per irregolarità della Terzo Millennium e di altra società, fu favorevole alla società Sintesi! Ora, tutte queste circostanze sono ben note al dott. Vecchione e sono sicuro che non saranno certamente sottovalutate dal commissario prefettizio, al quale chiedo sin d'ora di imporre un deciso stop alla improvvida e sciagurata iniziativa del comandante Vecchione il quale dovrebbe infine spiegare (e non è detto che non debba farlo nelle sedi competenti) per quale ragione l'interdittiva antimafia atipica gli consentì, nel 2011, di risolvere il contratto con la Ati in questione, mentre oggi la seconda interdittiva atipica non ha per lui alcun rilievo al punto da portarlo a dichiarare nuovamente efficace il contratto a suo tempo risolto. Ribadisco il mio appello al commissario prefettizio affinché proprio sotto la sua gestione non si creino le condizioni per aprire pericolose falle nella corazza di rigorosa legalità che ero faticosamente riuscito, in questi anni, a costruire a protezione della città e dell'Amministrazione", ha concluso Bobbio.

domenica 23 dicembre 2012

Asl Na3 Sud, Bobbio: trasferimento è schiaffo alla città, con me sindaco non era successo

“Non può essere e non è certamente un caso che, a circa un mese dal nefasto esito dell’autentica congiura di palazzo con la quale è stata fatta cadere la mia Amministrazione, viene consumato il primo assalto alla città di Castellammare di Stabia nel nome di una politica di potere tanto vecchia quanto dannosa per i reali interessi dei cittadini. Non appena sono stato messo nell’impossibilità di continuare la strenua difesa condotta in questi anni della sede della Asl a Castellammare di Stabia, è stato effettuato il trasferimento al quale per tanto tempo mi sono opposto con successo”.
Lo ha detto l’ex sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Anche questo deve pesare sulla coscienza (se ne hanno una) e, comunque, sulla faccia (che peraltro hanno perso) dei traditori della mia maggioranza, utili idioti di Salvatore Vozza. È inutile che i padrini politici di questa operazione scellerata si nascondano dietro il più classico dito. Non appena la città di Castellammare di Stabia ha perso, con me, il suo più strenuo ed efficace difensore, si è stretta la loro tagliola sulla città. Il trasferimento della sede Asl a Torre del Greco è e resta una tristissima operazione politica consumata ai danni di Castellammare e ad esclusivo vantaggio di Torre del Greco da qualche «padrone» della sanità – ha aggiunto Bobbio -. Non mi si venga a parlare di spending review, visto che la sede di corso De Gasperi è di proprietà dell’Asl, e quindi a costo zero, mentre la sede prescelta di Torre del Greco ha quantomeno dei costi di ristrutturazione deliranti per poter essere utilizzata efficacemente al nuovo scopo”.
“Ancora, il tristissimo riferimento alla presunta «non baricentricità» della sede di Castellammare di Stabia fa mestamente sorridere, se solo si pensa che per chi, per esempio, viene da Nola, i pochi chilometri d’autostrada che separano Torre del Greco da Castellammare di Stabia sono un’inezia e che l’accesso a corso De Gasperi dall’uscita autostradale di Castellammare, in termini di viabilità, è di irrisoria facilità se solo si fa il raffronto con la strada da fare per raggiungere la nuova sede di Torre del Greco. Né mi si venga a parlare dei costi delle strutture in affitto, come per esempio quella di Sorrento e quella di via Mantiello, che, queste sì, avrebbero potute essere delocalizzate a Torre del Greco. La verità, quindi, è sotto gli occhi di tutti: Castellammare di Stabia ha perso, con me, il suo efficace difensore, e adesso è iniziato l’assalto alla diligenza. Io comunque mi continuerò a battere nell’attesa di riprendere, con il consenso dei cittadini, la guida di Palazzo Farnese”.
“Nell’attesa, mi aspetto che l’Asl Na3 Sud si decida, finalmente, ad aprire gli uffici della commissione medica che, con una dura battaglia, sono riuscito a far assegnare a Castellammare ma che attendono, ancora, che la stessa Asl si decida a scegliere tra i due locali già individuati quello più utile all’apertura dell’ufficio. Agli amici politici che hanno patrocinato l’operazione di trasferimento della sede a tutela del loro amico (e mio amico) attuale sindaco di Torre del Greco mi permetto rammentare che operazioni del genere, fatte alle condizioni suddette, e senza alcun vantaggio né per i cittadini né per la spesa pubblica, non sono espressioni di filiera istituzionale, ma sono tristi operazioni di potere a danno dei cittadini stabiesi”, ha concluso Bobbio.

sabato 15 dicembre 2012

Dimissioni Manniello, Bobbio: ha ragione a lamentarsi, squadra e città punite ingiustamente

“Quanto verificatosi oggi allo Stadio Menti, in occasione della partita della Juve Stabia, dal punto di vista della condotta arbitrale è, a mio giudizio, inqualificabile ed ha dell’incredibile. Temo che però la cosa non si risolva, trattandosi peraltro non del primo episodio, in un semplice caso di cattivo arbitraggio, ma ritengo possa trattarsi della manifestazione di una cattiva disposizione nei confronti della società e, quindi, della città”.
Lo ha detto Luigi Bobbio, ex sindaco di Castellammare di Stabia.
“A questo stato di cose mi ribello e mi unisco al presidente Manniello nel suo accorato appello e nelle sue giustificatissime doglianze. Sono vicino a Franco Manniello sia come presidente che come uomo e sono vicino alla società e ai giocatori, i quali hanno diritto alla tutela e alla imparzialità che sono dovuti a dei veri sportivi, nonché a una tifoseria e a una città intera che, in questi ultimi anni, in particolare dal momento della promozione in B, si sono distinti per correttezza e sportività – ha aggiunto Bobbio –. Pretendo, e mi attiverò in tutte le sedi competenti, che questo clima ormai evidente di sfavore cessi immediatamente e si restituisca alla società Juve Stabia e, quindi, alla città di Castellammare non solo quanto è stato sottratto in termini sportivi, ma soprattutto quanto gli viene da troppo tempo tolto in maniera del tutto ingiustificata e arbitraria in termini di immagine. Invito Franco Manniello a ritirare le proprie dimissioni per poter continuare la sua sacrosanta battaglia rassicurando e confermando a lui, alla società, ai giocatori e alla città la mia piena partecipazione”, ha concluso Bobbio.

lunedì 10 dicembre 2012

Porto, Bobbio a De Magistris: mia autocandidatura ha ‘scassato’ suoi giochetti

“Nelle esternazioni di De Magistris l’unica cosa un po’ ridicola è l’esternatore. Se per De Magistris il fatto di arrivare a una scelta collegiale (che nell’ambito di coloro che fanno politica assume l’espressione più elegante di concertazione) significa scegliere tutto e solo quello che dice  lui, allora meno male che non ci siamo messi d’accordo”.
Lo ha detto l’ex sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, replicando al primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris.
“D’altronde, cosa aspettarsi dal sindaco di Napoli il quale fino a qualche giorno fa era ancora convinto che i nomi da esprimere dovessero essere solo tre, dimenticando che in questi ultimi anni nell’Autorità portuale è entrata la città di Castellammare di Stabia e che, se ne dovessero entrare altre, di città, i nomi da esprimere sarebbero cinque, sei… Segnalo ancora al sindaco di Napoli che il ministero gradisce comunque poter scegliere tra una pluralità di nomi proprio perché deve trattarsi di scelta e non di una imposizione. Ricordo ancora che l’autocandidatura non solo non è vietata, ma nel mio caso ha la specifica funzione non solo di andare a ‘scassare’ i giochini che De Magistris un po’ furbo e un po’ inesperto voleva tentare, ma anche di introdurre nella quaterna chi possa e sappia rappresentare non solo la centralità di Castellammare nell’autorità portuale, ma anche esprimere una ormai approfondita conoscenza dei meccanismi dell’Authority acquisita in quasi tre anni con il valore aggiunto di un curriculum che, dal punto di vista del rispetto delle regole e di garanzia di legalità, non è secondo a nessuno specialmente nel momento in cui si parla di un’Autorità portuale chiamata ad operare in una fase difficilissima della città e della provincia”. “Ricordo al novello sindaco De Magistris che quando ho presentato la mia candidatura avevo già ritirato le mie dimissioni ed ero sindaco a pieno titolo, mentre lui pur essendo sindaco ancora si astiene volutamente dall’esercitare il ruolo occupato com’è a preparare improbabili liste arancioni e a veicolare per l’Autorità portuale degnissime persone che, però, hanno il non trascurabile problema di essere buone per tutte le stagioni. Il che non vuol dire imparziali, ma vuol dire prive di identità. O meglio attente a una sola identità: la propria. Prendo atto, infine, che poiché ormai tutto il mondo sa che De Magistris voleva fare il nome del dott. Scalella, probabilmente stasera o domani ci sorprenderà con qualche nome del tipo Hubler o Cascetta”.

giovedì 6 dicembre 2012

Falò dell’Immacolata, Bobbio a senatori Pdl: smemorati su palio della mia Amministrazione

“Mi sorprende in positivo che i quattro amici senatori del Pdl, proprio quest’anno, si accorgano che a Castellammare esiste un problema di sicurezza e legalità connesso alla festa dell’Immacolata e alla pratica illecita dei falò accesi per strada”.
Lo dichiara l’ex sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Mi meraviglia, altresì, che i quattro amici senatori, forse in cose più importanti affaccendati, non si siano accorti che negli ultimi due anni, con me sindaco del Pdl, questa prassi illegale era stata stroncata sostituendo al barbaro e pericoloso rito dei falò accesi per strada, la civilissima, tradizionale e gioiosa festa, con annessa notte bianca, del palio dei fuochi dell’Immacolata sull’arenile. Festa che, da ultimo, l’anno scorso, ha attirato in villa, sul lungomare, e poi nelle strade cittadine, migliaia e migliaia di persone fino a notte fonda, senza incidenti e senza falò illegali grazie anche al durissimo impegno di polizia di Stato, carabinieri e polizia municipale di Castellammare di Stabia”, ha concluso Bobbio.