lunedì 30 aprile 2012

Strade, parte il piano di manutenzione ordinaria e straordinaria su tutta la città

Manutenzione stradale: l’Amministrazione comunale avvia il piano di opere che interesserà l’intero territorio cittadino per il rifacimento del manto stradale, la riparazione di marciapiedi e buche e per la installazione di segnaletica e paletti.
Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, i lavori partiranno nelle seguenti aree:
- Rione Cicerone
- Via Volta
- Via B. Croce
- Via D’Annunzio
- Via E. De Nicola
- Via Einaudi
- Via Marconi
- Via Carducci
- Via Foscolo
- Viale Dante
- Via D’Auria
- Via Petrarca
- Via Libero d’Orsi
- Via Quisisana
- Via Acton (da piazza Amendola fino a salita Pozzano)
- Via Panoramica (tratto dx direzione Sorrento dall’impianto dell’acquedotto, in prossimità di salita Quisisana fino all’innesto con il raccordo autostradale)
- Via S. Matteo (da largo S. Matteo fino all’innesto con Via Quisisana)
- Vico I e II Licerta
- Largo Pace
- Via Dogana Regia
- Via Micheli (fino alla Chiesa S. Michele)
- Via Santo
- Via Pergola
- Via C. Apuzzo
- Via Calcarella
- Via Muscogiuri
- Via Monaciello (in continuo con Via S. Nicola fino all’incrocio con Via Rivo S. Pietro)
- Via Vecchia Pozzano (dal Santuario al rivo Forano)
- Via Pozzillo (fino a trav. Vecchia Fontanelle)
Per quanto riguarda, invece, la manutenzione ordinaria, il piano prevede interventi nelle aree seguenti:
- Via Acton: installazione su entrambi i marciapiedi, di paletti identici a quelli già posizionati ed in prosieguo fino all’innesto con la S.S. 145 .
- Ex Colonia Ferrovieri: rifacimento della stradina d’accesso e del piazzale da adibire a parcheggio pubblico, abbattimento di strutture murarie, eliminazione di aiuole e messa in sicurezza complessiva dell’area.
- Via Duilio (Acqua della Madonna): chiusura al traffico veicolare con installazione di adeguata segnaletica con attività sanzionatoria  per i trasgressori da parte del Comando di polizia municipale
- Piazza Amendola: ripristino della pavimentazione in cubetti.
- Piazzetta acqua Acidula: estensione della pavimentazione in cubetti nell’area dei manufatti demoliti, ampliamento della illuminazione pubblica mediante installazione di ulteriore paline identiche a quelle esistenti, rimozione totale ceppi piante abbattute, ripristino aiuole e arredo urbano.
- Via Roma, marciapiede via Marconi, via San Vincenzo: installazione di dissuasori
- Via Nocera: completamento installazione su entrambi lati della carreggiata di paletti di interdizione alla sosta e protezione dei passaggi pedonali.
- Tratto finale via Marconi-piazza Spartaco: realizzazione di un marciapiede
- Piazza Spartaco, viale Europa e viale delle Puglie: installazione di rotatorie fisse
- piazzetta Licerta: ripristino della pavimentazione
- Largo Caporivo: ripristino della pavimentazione in cubetti e asfalto e regolamentazione degli spazi di sosta.
Si tratta di un intervento complessivo (nei prossimi giorni, sarà stabilito il cronoprogramma) per un importo contrattuale su gara già aggiudicata pari a 526mila euro (oltre Iva) per un totale di intervento per una superficie di circa 43mila metri quadrati. Poiché l’importo complessivo era di 1 milione di euro, di cui 800mila per lavori, e poiché la procedura di gara svolta dalla Sua (Stazione unica appaltante) su progetto esecutivo approvato da questa Amministrazione il 1° aprile 2011 ha portato, attraverso il ribatto di gara, per l’appunto, ad un importo contrattuale di 526mila euro circa, risulta un’economia di gara di ben 273mila euro circa, che verrà prontamente impiegata, nelle forme di legge, per ampliare ulteriormente l’intervento manutentivo. A questo si aggiunga che, nel piano delle opere pubbliche 2011, risulta un ulteriore intervento di manutenzione straordinaria marciapiedi e strade cittadine, collinari e periferiche, per un importo di progetto di 390mila euro di cui 310mila per i lavori. Tale ultima somma sta per essere a sua volta messa a gara, previa approvazione del relativo progetto, per ulteriori interventi. A tutto questo, si aggiunga il già intervenuto affidamento diretto alla Multiservizi del servizio di manutenzione ordinaria delle strade cittadine operato con determina del 2 novembre 2011 per un importo complessivo di 360mila euro. La Multiservizi ha, da alcuni giorni, avviato – previa predisposizione del piano di intervento – l’esecuzione del lavoro.
“Parte il grande intervento sulla massacrata e degradata viabilità cittadina, frutto di anni e anni di incuria e abbandono, un intervento di cui si avvertiva da troppo tempo il bisogno e che, per essere posto in esecuzione, ha richiesto da parte dell’Amministrazione, come ormai noto, la predisposizione di un accurato e trasparente piano operativo. Si tratta di una ennesima importantissima risposta ai bisogni di quotidianità, di dignità e di decoro della nostra città, un intervento che è mia intenzione far partire in primo luogo dalle periferie e da quelle zone centrali assolutamente determinanti nel progetto di rilancio turistico ed economico della città”, ha commentato il sindaco Luigi Bobbio.

venerdì 27 aprile 2012

Terme, Bobbio chiede chiarezza a Caldoro sui 900mila euro dell’Asl Sud “Serve una nuova cabina di regia, non intendo più aspettare la Regione”

“È assolutamente indifferibile la convocazione, presso la Regione Campania, di una nuova riunione della cabina di regia sulle Terme di Castellammare di Stabia. Il primo, e fino ad oggi unico, incontro risale ormai al 2 marzo scorso. In quella sede furono raggiunte importanti intese preliminari che, purtroppo, ad oggi, risultano sostanzialmente inattuate. La questione riguarda, in particolare, se non allo stato esclusivo, il rapporto tra le Terme di Stabia e la Sanità campana, attraverso la competente Asl Na3 Sud. Malgrado il prodigarsi dell’assessore al Lavoro Nappi e degli altri soggetti istituzionali e non, la questione resta a tutt’oggi sostanzialmente sospesa con grave pericolo per le Terme e, quindi, per l’intera città vista la purtroppo nota situazione economico-finanziaria della società di gestione delle Terme così come ereditata dalla mia Amministrazione. Stiamo letteralmente facendo i salti mortali, ma ormai – al punto in cui siamo – non è più rinviabile un intervento diretto del commissario straordinario alla Sanità, il presidente Caldoro”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“La situazione è, ormai, acclarata nei suoi contorni concreti: la società Terme di Stabia vanta 850mila euro circa di crediti riconosciuti verso l’Asl e altri 900mila euro circa di crediti non riconosciuti, sempre verso la stessa Azienda sanitaria locale. Il tempo, ormai, è trascorso, le posizioni si sono definite e la decisione è, di fatto, nelle mani del commissario straordinario. Chiedo, quindi, in nome della città e della struttura termale la convocazione urgentissima di un incontro alla presenza del commissario straordinario, presidente Caldoro, o di un suo delegato plenipotenziario nella quale si faccia definitiva chiarezza”, ha aggiunto Bobbio.
“Chiedo, ormai, in maniera pressante, di capire, con una parola chiara e definitiva, se in particolare i 900mila euro di crediti non riconosciuti ci verranno liquidati o no, restando, in una sede transattiva, nella piena discrezionalità del commissario straordinario, per venire a una decisione definitiva in un senso o nell’altro. Chiedo, altresì, che in quella sede si dia mandato preciso, da parte del commissario straordinario al direttore generale Asl e ai suoi uffici, di procedere inoltre al pagamento immediato e in un’unica soluzione del credito riconosciuto per prestazioni effettuate di circa 850mila euro. Non intendo aspettare più oltre, in quanto da una definitiva e immediata chiarezza su quest’aspetto dipende il futuro immediato non solo dei 150 lavoratori delle Terme, creditori di almeno sei mensilità arretrate, ma anche le sorti economiche di una intera città che sotto la mia Amministrazione sta da due anni, oppressa da molteplici fronti di crisi, battendosi duramente per uscire dalla stretta e rilanciarsi”, ha concluso Bobbio.

mercoledì 25 aprile 2012

Allarme amianto, Bobbio ordina bonifica stabilimento ex Aranciata Faito I costi dell’intervento saranno addebitati alla curatela fallimentare della società

Al via la bonifica dello stabilimento dell’ex Aranciata Faito. Lo ha deciso il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, che ha firmato un’ordinanza con cui dispone l’accesso dei tecnici della Multiservizi ai locali della struttura di via Savorito, ormai abbandonata e in stato di fatiscenza, per la «rimozione dei rifiuti» e la «conseguente bonifica».
Il provvedimento d’urgenza segue una precedente ordinanza del primo cittadino, risalente al 7 marzo scorso, adottata nei confronti del dott. Rosario Chirico curatore fallimentare della «F.lli De Rosa srl», società in regime di curatela fallimentare (procedura pendente presso il Tribunale di Nola) proprietaria dell’area, ordinanza con cui il sindaco obbligava la curatela, entro 15 giorni, a ripulire l’area da anni abbandonata all’incuria e su cui nessuna delle precedenti Amministrazioni aveva adottato alcun tipo di intervento, con la conseguenza che la situazione peggiorasse di anno in anno con grave pericolo per la salute pubblica e l’ambiente.
Trascorso il termine assegnato, il primo cittadino ha ieri adottato il provvedimento consequenziale avviando la procedura di esecuzione della bonifica in danno alla curatela fallimentare. L’inosservanza del provvedimento, peraltro, comporterà una responsabilità penale ai sensi dell’art. 650 del codice penale.
Nei mesi scorsi, i tecnici del dipartimento provinciale di Napoli dell’Arpac, in un «Verbale di sopralluogo», avevano infatti accertato, all’interno del sito, la «presenza di rifiuti ingombranti, cartoni e alcune pedane in legno nel capannone in muratura di tufo con coperture in lamiere», la «parziale copertura in lamiere in eternit in cattivo stato di conservazione in uno dei capannoni dismessi» e «cumuli di rifiuti urbani di diversa tipologia nelle aree scoperte».
“Avevo promesso ai cittadini dell’area che mi sarei attivato per risolvere questo ennesimo grave problema. Ancora una volta mantengo la mia promessa ponendo rimedio alle inerzie colpevoli delle precedenti Amministrazioni. L’area sarà interamente ripulita e bonificata con addebito dei costi alla curatela fallimentare”, ha commentato il sindaco Bobbio.

martedì 24 aprile 2012

Asi, Bobbio: ha fallito missione di aiuto a sviluppo città Approvata delibera di giunta per cambiare pagina

È stata approvata la delibera di Giunta comunale inerente la zona Asi e il problema che essa, da troppo tempo. rappresenta per lo sviluppo e l’ordinato e armonico sviluppo urbanistico della città. La delibera dà mandato all’Ufficio urbanistica di ricercare e perseguire tutte le possibili strade amministrative e procedimentali utili alla risoluzione dello stallo complessivo in cui attualmente versa la ampia porzione di territorio comunale da troppi anni trascurata. È opinione dell’Amministrazione che esistano e vadano ricercate soluzioni legittime e praticabili per giungere, di concerto con tutte le Amministrazioni sovracomunali e con il Consorzio Asi, ad una possibile e condivisa soluzione in merito alle ultradecennali problematiche.
Di fatto appare del tutto evidente la sostanziale mancata attuazione del piano, data la residualità, rispetto alla vastità dell’area interessata, degli insediamenti produttivi attivi nonché della totale carenza infrastrutturale. Allo stato attuale l’ Asi risulta completamente inattiva nelle sue specifiche funzioni di programmazione, espropriazione, realizzazione e ancor meno gestione di qualsiasi infrastruttura nell’area di propria competenza, lasciando al Comune ed ai soli - e pochi - soggetti privati il compito di dotarsi di quanto necessario all’espletamento della attività. Tutto questo denota la sostanziale insostenibilità ed anacronismo del piano Asi.
Considerando che una parte delle aree della zona Asi interessate dalla pianificazione operativa già in atto col Programma integrato urbano «Più Europa», per il quale il Comune ha già adottato le «linee guida» per la realizzazione di interventi con finalità turistico/terziarie a praticarsi sul tratto di costa del territorio di corso De Gasperi e per le quali è in redazione un masterplan da sottoporre ai privati, risulta estremamente urgente una risoluzione complessiva della vicenda.
“L’Amministrazione con questa delibera si avvia a risolvere definitivamente la problematica Asi mai affrontata in precedenza da nessuna Amministrazione. E risolvere la problematica Asi significherà uscire da una condizione atrofizzante cui l’imprenditoria e i cittadini non meritano di sottostare. Una condizione che più o meno consapevolmente è stata mantenuta per anni dalle precedenti Amministrazioni che, probabilmente, ritenevano utile mantenere quella parte di imprenditoria cittadina in una condizione di permanente precarietà. Intendo, al contrario, restituire a quei cittadini costituenti una parte importante dell’imprenditoria stabiese la pienezza della loro condizione civile, titolari di diritti e non «sudditi» dell’amministratore di turno”, ha commentato il sindaco Bobbio.

lunedì 23 aprile 2012

Centro antico, due giorni di mostra mercato

Due giorni di mostra-mercato, patrocinata dal Comune, per il Centro antico stabiese. Domani mattina, alle 9, l’inaugurazione, alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Rosanna Angiò, degli stand a via Bonito per creare un momento di aggregazione e riscoprire il centro storico e le tradizioni locali.
In piazza tredici stand e tante associazioni, come quella dei commercianti del Centro antico, la Comunità promozione e sviluppo, il Leo club Plinio Seniore, la Casa della pace e della non violenza, Lab e 20, l’Aquilone azzurro, il Movimento Giovane Italia, Legambiente Woodwardia. Tutti insieme dalle 9 alle 22 per 48 ore, punteranno alla sensibilizzazione ed informazione dei prodotti a chilometri zero, dell’arte e della realtà cittadina, della riscoperta della legalità.
«Bisogna ripartire dalle nostre radici, dal centro storico, per rilanciare la nostra città - spiega l’assessore - questa iniziativa è una finestra sulle potenzialità esistenti che possono dare impulso all’economica cittadina».

Rifiuti, ordinanza sindaco contro furti cartoni e imballaggi: danno da 150 mila euro

Nuove regole per i commercianti stabiesi per il conferimento di cartoni e imballaggi. Il sindaco Luigi Bobbio ha infatti firmato un’apposita ordinanza con cui è fatto obbligo «a tutti gli esercenti attività commerciali di provvedere al deposito di cartoni e imballaggi, alla fine dell’orario diurno di esercizio e,comunque, non oltre le ore 13, a lato dei propri locali, possibilmente al coperto e comunque lontano dai cassonetti dell’igiene urbana, previa piegatura e legatura degli stessi, al fine di limitare l’ingombro al suolo, l’invasione delle carreggiate stradali e di limitare il pericolo di combustione». 
L’adozione del provvedimento emanato dal primo cittadino è motivata non solo dalla necessità di porre un freno al «deposito indiscriminato e senza regola e limitazioni di orario durante la giornata» presso i cassonetti adibiti alla raccolta dei rifiuti organici, così danneggiando l’immagine e il decoro cittadini, ma anche di arrestare l’«abusivo prelievo» di cartoni e imballaggi da «parte di soggetti non autorizzati che, sottraendolo all’ordinario e legittimo ciclo di gestione, ne operano abusivo commercio a scopo di lucro personale, danneggiando le potenziali entrate degli Enti pubblici istituzionali derivanti dalla reimmissione dei rifiuti a scopo diriciclo».
La polizia municipale è stata incaricata di verificare e controllare l’ottemperanza dell’ordinanza. I trasgressori saranno destinatari di sanzioni amministrative (500 euro di multa) e penali a norma di legge.
“Ho ritenuto necessario emanare quest’ordinanza per una duplice ragione. La prima relativa all’ulteriore impulso da dare all’incremento della raccolta differenziata e la seconda legata, invece, al contrasto al prelievo abusivo dei cartoni da imballaggio da parte di persone ignote. Da anni, purtroppo, la quantità di cartoni da imballo statisticamente censiti dalla società Multiservizi è pari praticamente a zero. Una attenta analisi della situazione ha permesso di riscontrare che il fenomeno, assai negativo dal punto di vista dell’incremento delle percentuali della differenziata, nasceva da una assoluta arbitrarietà negli orari di conferimento degli stessi imballi da parte dei commercianti, arbitrarietà a sua volta dovuta alla mancanza di regole precise. La situazione in questione ha comportato, per lunghissimo tempo, che, di fatto, gli imballi venivano conferiti dagli stessi commercianti, peraltro in maniera troppo spesso disordinata e impropria, soloall’atto della chiusura serale degli esercizi. Poiché il prelievo degli stessida parte della Multiservizi era programmato solo per le primissime ore della mattina del giorno successivo, ciò dava ai cosiddetti «cartonari» la possibilità di agire indisturbati durante le ore notturne per perpetrare un vero e proprio furto aggravato ai danni della società e più ancora dell’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia, con un danno economico stimabile in circa 130/150mila euro all’anno”, ha commentato il sindaco Bobbio.
“L’unico modo, quindi, per evitare il protrarsi di tale stato di cose era quello di intervenire con un’ordinanza che, fissando orari e modalità di conferimento dei cartoni da imballo, consentisse di azzerare il duplice problema. Dai prossimi giorni, non appena raggiunte le necessarie sinergie operative con i commercianti stabiesi, partirà il nuovo e unico turno di prelievo pomeridiano dei cartoni da imballo da parte della Multiservizi e scatterà un rigido meccanismo di controllo per verificare che l’ordinanza sia rispettata sanzionando duramente ogni comportamento difforme, come ad esempio il conferimento dei cartoni dopo la chiusura serale. Sono certo, peraltro, della totale collaborazione degli esercenti stabiesi i quali, per primi, hanno dovuto subire per anni la mancanza, anche in questo campo, di regole precise. Anche quest’iniziativa consentirà, quindi, di recuperare un ingente danno economico e di far crescere rapidamente le percentuali della raccolta differenziata”, ha concluso il sindaco.

sabato 21 aprile 2012

Arresti domiciliari confermati per boss, Bobbio: intollerabile schiaffo alla giustizia Fu protagonista inchino statua di San Catello, rischiava galera per intervista «Iene»

“E poi parlano di sinergia istituzionale e di altre amenità del genere. La verità è che, nel disinteresse di troppi, istituzioni comprese, certe iniziative di difesa della legalità e di rifiuto della camorra ce le dobbiamo gestire in solitudine. Non che la cosa mi preoccupi o mi spaventi, ma mi dà profondamente fastidio leggere, seppure de relato, dagli organi di informazione le psichedeliche motivazioni con le quali un giudice di sorveglianza a Napoli ha deciso che la fondatissima richiesta della polizia di Stato di rispedire Renato Battifreddo in galera doveva essere rigettata. Io, il mestiere di magistrato l’ho fatto per molti anni, da pubblico ministero, e ne ho lette di motivazioni fantasmagoriche e rutilanti come quella di cui stiamo parlando. Così come ne ho visti di imputati o inquisiti più o meno malati prendere in giro la giustizia o farsi beffe della giustizia come purtroppo ancora una volta è accaduto. La verità è una sola: che il lassismo dilaga e troppi magistrati a parole saltellano da un convegno all’altro, o da un organo di informazione all’altro, per proclamare la santa verità, «lotta alla camorra, lotta alla camorra, lotta alla camorra!», presentandosi come i più ferrigni avversari del crimine (cosa anche questa sbagliata) e poi nei provvedimenti «sbracano» in maniera incomprensibile”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“L’«ottimo» Battifreddo e il suo ineffabile genero convivente, anch’egli ai domiciliari, pare, avrebbero avuto a disposizione, oltre alla parola, anche la mimica con la quale cacciare fuori gli ospiti non ammessi dalla misura restrittiva; senza considerare che sarebbe bastato non aprire la porta di casa per non farli entrare. E il sempre «ottimo» Battifreddo - questo forse sarà sfuggito al giudice di sorveglianza - è talmente malato da uscire tranquillamente sul balcone di casa per ricevere l’omaggio dei portatori della statua. E se è vero come è vero, come dice il magistrato, che il poverino non può affabulare, è altrettanto vero che, così come la sua manina lanciava baci ai suoi adoratori, allo stesso modo poteva utilizzare la stessa manina per intimare perentoriamente, restando seduto, alla troupe televisiva di lasciare il suo carcere domiciliare. D’altronde, se non ricordo male, come risulta dal filmato delle «Iene», fu il genero convivente ad invitare a casa la troupe televisiva, e già questo costituiva violazione degli obblighi”, ha aggiunto Bobbio.
“Spero che il presidente del Tribunale di sorveglianza, dott. Esposito, decida di interessarsi della vicenda ben conoscendone l’altissima professionalità e l’indiscusso rigore. Comunque, di questa ennesima storia strana, certamente non ne subisco io le conseguenze ma le subisce l’ormai «sgarrupata» immagine di una giustizia soggettivista e dagli insondabili e imprevedibili percorsi motivazionali. E se mi occupo, ancora una volta, di questa vicenda è soltanto perché ho portato per così tanti anni con onore la toga sulle spalle per non risentirmi di ogni brutta figura che la giustizia possa fare in casi come questi”, ha concluso Bobbio.

venerdì 20 aprile 2012

Competitività, giunta comunale approva delibera per 3 nuove farmacie Bobbio: “Migliora vivibilità in aree periferiche e nel centro della città”

La giunta comunale ha approvato, nella seduta di ieri, la delibera di revisione della pianta organica delle farmacie. Il provvedimento prevede l’istituzione ditre nuove sedi di esercizi farmaceutici con individuazione delle relative zone. In particolare, sono state istituite la 18esima, la 19esima e la 20esima zona che si aggiungono alle 17preesistenti e confermate sedi. La 18esima zona riguarda la località Savorito in un’area delimitata da via Petraro, Traversa Petraro, via Savoritoe viale Don Bosco. L’individuazione è avvenuta trattandosi di zona attualmente non servita da farmacia dedicata, interessata da recenti completamenti urbanistici e con l’intervenuto trasferimento di importanti uffici pubblici quali il complesso scolastico e la sede dell’Inps; una zona non servita da mezzi pubblici e che sarà, a brevissimo interessata, da notevoli interventi di rigenerazione urbana che faranno certamente incrementare la popolazione residente. La 19esima zona riguarda località Fondo d’orto e siede all’interno del perimetro delimitato dal bivio II Traversa Pozzillo, via Pozzillo, via Ponte Persica, via Schito, via Ripuaria, trattandosi di vasta area periferica non servita da esercizi di zona né damezzi pubblici. La 20esima zona, delimitata dalperimetro disegnato da via Marconi, via Amato, via Roma verso piazza Spartaco,via Rispoli fino al termine strada lato nord, via Raiola da Palazzo Di Nola fino a piazza Spartaco, via Carrese, via Virgilio fra via Carrese e via Petrarca,via Petrarca. La zona in questione è stata disegnata trattandosi di zona centrale densamente popolata ed edificata, con caratteristiche di concentrazione in isolati urbani percorribili solo pedonalmente con conseguente disagio per i residenti, specialmente anziani e diversamente abili, costretti a percorrere lunghi tratti con attraversamenti per raggiungere i già esistenti esercizi. La revisione, oggetto della delibera di giunta, è stata adottata in attuazione della legge 24/3/2012 nr 27(cosiddetta legge Monti per la concorrenza, lo sviluppo e la competitività). I parametri fissati dalla legislazione previgente, come novellata dalla richiamata legge Monti, dispongono che il numero di autorizzazioni agli esercizi farmaceutici per città corrisponda a un esercizio per ogni 3300 abitanti con possibilità di aprire un ulteriore esercizio nei casi in cui la popolazione eccedente risulti superiore al 50 per cento del parametro. Tale previsione, raffrontata a censimento 2010, individuato come quello da tenere a base, che ha censito in Castellammare 64506 residenti, ha consentito all’Amministrazione di individuare in tre, per l’appunto, i nuovi esercizi farmaceutici da istituire. “Con la delibera in questione, abbiamo ottemperato all’invito rivoltoci dalla Asl e dall’Area generale di coordinamento assistenza sanitaria della Regione Campania nel dare attuazione alla recente normativa in materia. Adesso competerà all’Ordine dei farmacisti procedere all’assegnazione delle tre nuove sedi sulla base di apposito concorso”, ha commentato il sindaco Luigi Bobbio. “Sono particolarmente soddisfatto del lavoro svolto perché, ancora una volta, la mia Amministrazione è riuscita ad adottare un provvedimento ispirato all’obiettivo di migliorare e implementare la qualità della vita e la risposta ai bisogni di assistenza dei cittadini.In particolare, abbiamo riconosciuto la giusta e doverosa attenzione a due ampie zone periferiche da sempre bistrattate e neglette, i cui abitanti erano costretti da troppo tempo a disagevoli spostamenti per raggiungere la farmacia di zona ed abbiamo, inoltre, con la sede più centrale, quella di via Marconi, proceduto ad una necessaria razionalizzazione sempre finalizzata a dare ai cittadini una risposta in termini di assistenza molto migliore di quella fino a ieri assicurata”, ha concluso Bobbio.

Piano casa, disco verde dalla Giunta: possibili aumenti volumetrie e ricostruzioni Bobbio: “Strumento per il rilancio dell’economia, massima attenzione a speculatori”

Il piano casa è applicabile a Castellammare di Stabia. La giunta comunale, il 17 aprile 2012, ha votato un atto di indirizzo che detta le linee guida per la definizione, in concreto, delle singole pratiche edilizie che verranno presentate dai cittadini interessati fino al termine previsto dalla legge regionale fissato al 10 di luglio di quest’anno.
Il consiglio comunale sarà chiamato, in apposita seduta da convocarsi quanto prima, a votare tale atto d’indirizzo per confermare l’applicabilità dello strumento e le relative modalità di applicazione. La determinazione assunta dall’Amministrazione è frutto di un lungo, doveroso e responsabile lavoro di approfondimento che ha trovato un fondamentale punto di riferimento nel parere prodotto dal prof. Bonelli, professionista di fiducia dell’Ente e specialista della materia.
In particolare, l’atto consulenziale ha ampiamente esaminato e chiarito lo scenario normativo fornendo fondamentali elementi non solo per confermare l’applicabilità del piano casa al territorio metropolitano di Castellammare in ragione della complessità della materia urbanistica sul territorio, ma ha anche fornito precise indicazioni in relazione ai contenuti della norma in coerenza con la programmazione complessiva del territorio e circa le competenze amministrative ad adottarlo.
La delibera della giunta comunale si allinea, peraltro, ad analoghe posizioni assunte da Amministrazioni comunali della Penisola sorrentina pur nella specificità dei singoli territori e nella diversità delle problematiche urbanistiche. Le linee attuative, indicate dall’Amministrazione comunale, non operano una perimetrazione territorialmente limitativa, intendendo il piano applicabile a tutte le zone previste dalla normativa generale non soggette a vincolo di inedificabilità. A differenza di quanto fatto dalla precedente Amministrazione che propose un atto giuntale il 23 gennaio 2010 relativo, però, alla sola perimetrazione del territorio delle aree interessabili all’attuazione del piano. In quel caso il consiglio comunale bocciò il provvedimento.
L’attuazione del piano casa costituirà un moltiplicatore importante e significativo per l’economia di Castellammare di Stabia e contribuirà ad un innovativo ed armonico assetto urbanistico ed ambientale del territorio. L’applicazione del piano casa è un tassello importante della programmazione che questa Amministrazione sta portando avanti e va a integrarsi con le iniziative in avanzato stato di definizione ed attuazione che riguardano il tratto litorale con gli interventi del Programma integrato urbano «Piu Europa», il programma di Housing sociale per il quartiere Savorito e il Contratto di Quartiere, iniziative che – in continuazione di una fase eccezionalmente propositiva – troveranno il completamento con l’elaborazione del Puc non appena definito l’iter normativo riguardante il Put in sede regionale.
“Come ormai dovrebbe essere chiaro anche ai più accaniti e pregiudizialmente ostinati detrattori della mia Amministrazione, anche questa nuova delibera della giunta comunale sta a dimostrare quale sia la forza, la determinazione e l’attenzione con la quale la mia Amministrazione si dedica al soddisfacimento dei bisogni profondi di sviluppo e di ripresa economica della città. La posizione assunta, in maniera chiara e solida, sul piano casa – da ultimo – viene incontro, nel costante e abituale rispetto della normativa vigente, a un’istanza di promozione dell’economia fortemente avvertita in città e che riguarda, senza distinzione alcuna, tutti i cittadini stabiesi”, ha commentato il primo cittadino Luigi Bobbio.
“Lo spirito del piano casa è quello, infatti, di attivare il più potente volano dell’economia che è quello dell’edilizia, e tale funzione, nella nostra città in particolare, si sposa pienamente con l’esigenza connessa di consentire, anche attraverso questo strumento, la riqualificazione del territorio e la risposta a bisogni vitali dei cittadini dal punto di vista abitativo. D’altronde, ci piace pensare che l’Amministrazione, ancora una volta, non solo ha saputo interpretare le convinzioni della sua stessa maggioranza, ma addirittura si è spinta più avanti, offrendo ad essa e a quei consiglieri di opposizione che lo vorranno, l’opportunità – attraverso il voto in consiglio comunale –  di rendersi soggetti attivi della promozione del benessere della città passando da una fase meramente propositiva a una attuativa: a quei consiglieri che avevano chiesto un consiglio comunale per discutere di piano casa, rispondiamo offrendo loro un consiglio comunale per votare il piano casa, come qualcuno aveva già saggiamente anticipato. D’altronde, in consiglio comunale vi sarà ancora una volta l’occasione per distinguere, attraverso i voti che saranno espressi, chi – senza distinzioni tra maggioranza e opposizioni – ha veramente a cuore gli interessi della città e dei cittadini e chi, invece, si ostina a restare ancorato a battaglie di retroguardia di sterile contrapposizione o ideologicamente orientate. Noi, d’altro canto, abbiamo fatto una scelta netta escludendo ipotesi di «zonizzazione» del piano casa che, pur tentate dalla precedente Amministrazione, apparivano volte più a favorire qualcuno o a danneggiare qualcun altro che non a prendersi cura degli interessi generali”, ha sottolineato ancora il primo cittadino.
“Stiano poi tranquilli coloro che, in maggiore o minore buonafede, dovessero agitare spettri o fantasiose ipotesi di pericoli speculativi o di attacchi all’ambiente. L’Amministrazione vigilerà sul rispetto delle regole, sulla esclusione di interessi oscuri e sulla tutela del territorio e del paesaggio, obiettivi questi ultimi peraltro già garantiti non solo dal testo della norma regionale, ma anche dalle linee guida oggi da noi proposte per l’approvazione in consiglio comunale. L’Amministrazione avrà cura affinché il piano venga attuato, con particolare attenzione, alla valenza di qualità urbana e sostenibilità energetica, e renderà possibili, ove consentiti, ampliamenti contenuti di volumetrie esistenti ovvero demolizioni e ricostruzioni o anche interventi di riqualificazione per le aree urbane degradate. Una cosa dev’essere chiara a tutti: lo sviluppo e la crescita mettono in soggezione solo coloro che avendo responsabilità di amministrazione o pensano di ricavarne un interesse personale o sono in qualunque modo assoggettati e schiavi di poteri criminali. Poiché per la mia Amministrazione non sussiste né l’una né l’altra condizione, per noi sviluppo e crescita sono obiettivi virtuosi e programmi concreti per il benessere della città e dei suoi abitanti. D’altronde, ci piace rilevare che sulla vicenda del piano casa siamo addirittura in piena sintonia non solo con il Governo precedente ma anche con quello attuale che, nelle dieci ricette per la crescita della Nazione, annovera proprio il piano casa”, ha concluso il sindaco Bobbio.

martedì 17 aprile 2012

Comune, la denuncia di Bobbio: il revisore dei conti Cassaneti è incompatibile “È un mio avversario politico tesserato col Pdl insieme alla moglie Rosa Cuomo”

“Che dire dell’iniziativa dell’ineffabile Cassaneti: che ce l’aspettavamo? Che ci fa piacere? Certo che ci fa piacere: è sufficiente continuare a dargli tutta la corda che gli serve, ben consapevoli che nel suo furore, previsto e preventivato fin da quando è stato eletto, ci metterà molto poco a crearsi da solo dei seri problemi. Mi aspettavo questa ed altre con simili iniziative, le cui avvisaglie sono note da tempo. D’altronde non c’era da attendersi altro da un membro del collegio dei revisori del Comune che non si è fatto scrupolo di accettare l’elezione (molto verosimilmente avvenuta con i voti delle minoranze) pur consapevole della sua sostanziale duplice incompatibilità della quale qualcuno prima o poi dovrà pur tenere conto, una incompatibilità che fin d’ora, peraltro, a mio sommesso avviso, non solo ne scredita qualsiasi iniziativa personale ma credo sarà ben presto oggetto ed elemento di una valutazione meno bonaria in sede molto meno condiscendente dei suoi comportamenti”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Il dott. Cassaneti era fin dall’inizio, a mio giudizio, incompatibile per essere il marito della mia sfortunata avversaria nelle elezioni comunali del 2010, la sig.ra Rosa Cuomo, e genero – quindi – dell’altrettanto sfortunato ormai ex rappresentante cittadino del mio partito. È peraltro incompatibile per essere il fratello di un giudice della sezione napoletana della Corte dei Conti che, a sua volta, anagraficamente ne è la sorella con un – a mio giudizio – valutabile o quantomeno ipotizzabile teorico involontario potere di condizionamento non certo benevolo degli organi giudiziari contabili napoletani. E, guarda caso, è di oggi la notizia che il dott. Cassaneti ha scritto alla Corte dei Conti di Napoli, presumo alla Procura. Il dott. Cassaneti è peraltro l’unico membro del collegio dei revisori dei conti autenticamente di lotta e di governo visto che, mentre da un lato si schiera fieramente, da subito, contro la mia Amministrazione, in perfetta solitudine (con ciò violando anche il codice deontologico della sua categoria professionale rispetto agli altri componenti del collegio dei revisori) dall’altro non si fa scrupolo non solo di essersi tesserato con il mio partito in occasione del tesseramento di fine 2011, unitamente a tutta la santa famiglia (moglie e di lei babbo), ma riesce a portare in famiglia un ulteriore stipendiuccio grazie al buon cuore del nostro presidente provinciale e della Provincia di Napoli che, scaduto l’incarico della sig.ra Cuomo Cassaneti (certamente a suo tempo conferito per meriti speciali) presso l’Ato3, ha ritenuto giustamente opportuno raccoglierla da terra dopo la sua trombatura alle elezioni comunali e offrirle un comodo nido, presumo stipendiato, nella sua segreteria in Provincia. Sia ben chiaro, ritengo di grande umanità e, quindi, da condividere la scelta del presidente Cesaro. Quello che mi fa sogghignare e anche arrabbiare è la improntitudine di una famigliola che arraffa da una parte e dall’altra senza nessun rispetto per la coerenza e le regole. Comunque, dott. Cassaneti continui, non si preoccupi perché ogni sua iniziativa personale e solitaria contro la mia Amministrazione è una ulteriore palatina di terreno che da sé medesimo toglie sotto i suoi stessi piedini”, ha aggiunto Bobbio.
“Non so per quanto tempo continuerò a tollerare che un revisore dei conti del Comune politicamente e dichiaratamente avverso a me continui ad avere la sorella in servizio presso il mio giudice contabile naturale che è la Corte dei Conti di Napoli. Se qualcuno non se ne accorge in fretta, sarò costretto a ricordarlo nelle sedi competenti. Quando si vive negli stessi uffici giudiziari, le distinzioni formalistiche e di facciata fra giudici, procure e sezioni lasciano il tempo che trovano, quello che rileva – alla fine – è il pur solo pericolo del clima di ostilità che si può artatamente venire a creare. Fermo restando che mi fido e continuo a fidarmi della nota correttezza, professionalità e imparzialità della Corte dei Conti napoletana”, ha concluso il sindaco.

lunedì 16 aprile 2012

Camorra, casa di un affiliato al clan D’Alessandro passa al Comune Bobbio: “Ma legge mi impedisce di destinarla alle forze di polizia”

Passa al Comune di Castellammare di Stabia l’appartamento confiscato a Carmine Caruso, affiliato al clan camorristico dei D’Alessandro. L’abitazione (5,5 vani) si trova in via Santa Caterina ed era intestata alla moglie dell’uomo, Carmela C.
Il verbale di consegna dell’immobile è stato firmato, questa mattina, presso Palazzo Farnese, dal sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, e dai funzionari dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Gianpaolo Capasso e Angelo Zampelli. L’appartamento, sequestrato nell’ottobre 2004, è stato definitivamente confiscato a seguito della pronuncia della Corte di Cassazione del 29 maggio 2009.
Carmine Caruso è stato coinvolto, negli anni, in numerose inchieste della Direzione distrettuale antimafia di Napoli per associazione di stampo camorristico, usura e stupefacenti insieme a esponenti di primo piano del clan D’Alessandro.
“Registro con grande soddisfazione l’assegnazione dell’appartamento di via Santa Caterina all’Amministrazione di Castellammare di Stabia. Si tratta di un altro bene strappato alla camorra che sarà destinato dalla mia Amministrazione a scopi di pubblica utilità. La camorra deve continuare ad essere colpita non solo nelle persone dei suoi affiliati e dei suoi «simpatizzanti», ma anche nei suoi patrimoni sottolineando l’alto valore simbolico di provvedimenti come questo che hanno anche una indubbia rilevanza pratica poiché consentono all’Amministrazione comunale di avere a disposizione beni con i quali poter favorire le attività sociali e non che, a vario titolo, concorrono a determinare un clima nuovo di cambiamento e di ripulsa della bestialità camorristica e delle sue seduzioni”, ha commentato il sindaco Bobbio.
“Registro, tuttavia, in questo caso, una criticità normativa che andrebbe affrontata e risolta in sede parlamentare o di Governo. Vorrei, infatti, poter destinare questo immobile (si tratta di un grosso appartamento nel centro antico) e un’altra struttura, sita nel centro di Scanzano, all’utilizzo da parte delle forze di polizia per poter fisicamente tornare ad infilare la lama della legalità nel cuore della bestia camorristica e per tutelare la moltitudine di cittadini perbene che abitano e continuano a vivere, fra mille difficoltà, nel cuore storico della nostra città. Ebbene, paradossalmente, ciò non sembra essere consentito proprio dalla normativa vigente in tema di beni confiscati. Essa, infatti, pare vietare che l’Amministrazione comunale possa affidare in comodato gratuito questi beni immobili alle forze di polizia perché vi insedino stazioni di carabinieri o posti di polizia con un risultato in termini di presidio sul territorio e di controllo dello stesso che sarebbe innegabile. La normativa vigente, infatti, consente che tali strutture siano destinate esclusivamente a compiti precipui dell’Amministrazione comunale così vanificando un ulteriore utilizzo virtuoso e di eccezionale utilità pratica degli stessi. La destinazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata a sedi operative di forze dell’ordine è possibile infatti solo quando tali beni vengano dall’Agenzia assegnati direttamente a una delle forze di polizia nazionali. Si tratta, purtroppo, in questo caso, di una previsione troppo riduttiva e sostanzialmente sciocca perché impedisce, di fatto e in diritto, manifestazioni visibili di sinergie virtuose tra istituzioni come quelle che io avrei voluto poter attivare in questo caso. Gli uffici di polizia e carabinieri, in particolare, dopo la discutibile scelta operata negli scorsi anni, sulla base peraltro di un trend nazionale altrettanto discutibile, a Castellammare e non solo, sono stati di fatto portati all’esterno del cuore della città in una logica finto efficientista che, in concreto, ha spesso penalizzato non solo le capacità operative ma anche la funzione di presidio, non soltanto simbolico, che le vecchie dislocazioni nei cuori dei centri cittadini svolgevano. Mi riprometto di verificare, a brevissimo, la vicenda con S. E. il prefetto di Napoli, ma credo che solo un intervento normativo potrebbe risolvere il problema. Spero che qualche parlamentare o lo stesso ministro degli Interni possano mostrarsi sensibili alla questione”, ha concluso Bobbio.

mercoledì 4 aprile 2012

Fincantier​i, Bobbio: solidariet​à a Lina Lucci, aggression​e inqualific​abile

“Trovo inqualificabile il comportamento di alcuni esagitati, che spero vengano presto identificati, tenuto nei confronti di Lina Lucci, segretario regionale della Cisl Campania, a cui rinnovo tutta la mia stima e la mia incondizionata solidarietà. In questo momento più che mai è bene ricordare a tutti, con grande serenità, che i molteplici passi avanti compiuti negli ultimi due anni, sul fronte della difesa del cantiere e dell’occupazione, sono stati resi possibili da una sinergia mai sperimentata prima tra istituzioni e organizzazioni sindacali grazie anche allo stile nuovo fatto di responsabilità e concretezza. Non a caso, questo ultimo percorso ha visto lavorare insieme, fianco a fianco, non solo le istituzioni e le organizzazioni sindacali ma gli stessi lavoratori fiduciosi della serietà di tutti”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Bisogna, pertanto, assolutamente evitare che l’agitazione di pochi possa neanche lontanamente mettere indiscussione lo stile di comportamento seguito fino ad oggi, che deve proseguire anche per il futuro. Oggi più che mai è necessario il prezioso ruolo di mediazione sociale delle organizzazioni sindacali, di strutture fondamentali che parlano ormai il linguaggio nuovo e moderno della responsabilità e delle cose possibili, che sono l’unica vera garanzia dei lavoratori. D’altronde, abbiamo tutti diritto a vederci riconosciuta una orgogliosa credibilità che nasce dai fatti, fatti che, solo come esempio, possono riassumersi nell’essere riusciti, tutti insieme, a confermare ancora una volta gli strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori dell’indotto. Oggi più che mai nessuno può quindi permettersi di mettere a rischio un meccanismo di tutela del lavoro e dell’occupazione cheha mostrato di essere così ben strutturato e funzionante”, ha concluso Bobbio.