mercoledì 19 settembre 2012

Indagine sulla Multiservizi, Bobbio: sott’inchiesta gli appalti della vecchia gestione

“Obiettivamente, come scrive qualche quotidiano locale, una volta nell’inchiesta della Procura di Torre Annunziata sull’azienda Multiservizi c’è stata. Peccato per i calunniatori denuncianti e per chi gli ha prestato e gli presta fede che questa svolta si stia
rapidamente concretizzando in quello che, da queste parti, con icastica espressione, viene definito «volo al contrario»”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Obiettivamente, nell’impossibilità ovvia e scontata di ravvisare alcunché di penalmente rilevante a carico dell’attuale management della società, noto ben al di fuori di questa città per la sua correttezza ed onestà, le indagini stanno portando sulle capienti scrivanie della Procura di Torre Annunziata atti certamente molto interessanti tutti maturati al di fuori dell’attuale gestione della società Multiservizi. Sarebbero, dunque, nel mirino degli inquirenti, affidamenti di servizi riguardanti le ditte «Pneumatici Nocerina srl», «Progest spa», «Sea», «Ambiente srl», «Cooperativa Co.Pa.So» e, dulcis in fundo, «Oplonti service srl». A questo proposito, mi piace – senza per carità voler insegnare niente a nessuno – ripescare qualche vecchia nozione di una delle mie trascorse vite ed andare a rileggere qualche noticina. Ed ecco le carte, quelle che piacerebbero a qualche ex consigliere di maggioranza. Iniziamo col notare che la «Pneumatici Nocerina», in realtà, è la «Rpn srl», arrivata senza gara in Multiservizi nel maggio 2010 con affidamento diretto tramite richiesta di preventivo e successiva determina direttoriale al costo di euro 0,13 + iva al kg. Nel maggio 2010, mi sembra, non vorrei sbagliare, che l’amministratore unico fosse il dott. Gerardo Sabato e il dg il dott. Luca Raffone, entrambi nominati dalla precedente Amministrazione Vozza – ha aggiunto Bobbio -. Per quel che riguarda «Progest», si ripete lo stesso schema: arriva in Multiservizi senza gara nel maggio 2010, con affidamento diretto tramite richiesta di preventivo e successiva determina direttoriale, al costo di 0,80 + iva per kg per un tipo di rifiuto e di 2,80 euro + iva al kg per l’altro. Quanto a «Sea», la storia si fa ancora più divertente, perché compare in Multiservizi nell’aprile 2000, sempre con affidamento diretto a 75 lire al kg + iva, e la ritroviamo,  senza interruzione nel servizio, nel gennaio 2009 sempre con affidamento diretto a 25 euro la tonnellata + iva; e poi nel giugno 2010, in convenzione con affidamento diretto fino al 2020. A questo punto mi corre l’obbligo di precisare che il primo amministratore da me nominato, il dott. Maurizio Di Stefano, prese servizio il 30 giugno 2010!”                                                                    
“Veniamo ad «Ambiente srl», la quale irrompe in Multiservizi nel gennaio 2004 con affidamento diretto al costo di 0,06 euro per kg + iva e di euro 0,10 + iva per kg per l’eccedenza di frazioni estranee. Quanto alla «Co.pa.so srl», la vediamo comparire in Multiservizi nel gennaio 2003, con affidamento diretto per un anno e proroghe successive fino al 31.12.2007 al costo di euro 17mila + iva. La stessa «Co.pa.so» si ripropone nel luglio 2008 con affidamento diretto per un anno e proroghe successive al costo di euro 180mila + iva. Ma la ciliegina sulla torta è la «Oplonti service» la cui storia è veramente particolare: anch’essa irrompe in Multiservizi nel luglio 1998 con affidamento diretto e scadenza a luglio 1999 al costo di 714 milioni di lire + iva. Nel luglio 1999, con nuovo affidamento diretto, si consolida al costo di 2 miliardi 185 milioni di lire e, nel luglio 2002, accade l’incredibile. La società bandisce una gara ad evidenza pubblica europea per un servizio fino al 21 gennaio 2003 (ben sei mesi!) al costo di euro 148mila + iva, che nell’aprile 2003, attraverso uno sdoppiamento che si basa su una procedura aperta ad evidenza europea con licitazione privata al costo di euro 860mila + iva e su affidamento diretto al costo di euro 13mila, si trasforma nel gennaio 2008 in una gara a trattativa privata per tre mesi con proroghe successive al costo di euro 229mila + iva. La cosa singolare è che la gara europea, indetta l’11 giugno 2003, riguardò un servizio che ebbe durata 24 mesi e il 1 luglio 2005, l’allora presidente del Cda, avv. Mascolo, favorì la proroga del servizio. Quando il 16 ottobre 2006, la «Oplonti» chiese una revisione dei prezzi con una maggiorazione del 25 per cento, il 2 novembre 2006, uno sdegnato avv. Mascolo respinse la richiesta comunicando che stava  esaminando la possibilità di indire una nuova gara europea per l’appalto. Il 15 febbraio 2007, la «Oplonti» comunicava allora l’interruzione del servizio e il 26 febbraio dello stesso anno, l’avv. Mascolo ne prendeva atto, affidando il servizio in via temporanea e provvisoria a una ditta specializzata di Castellammare, procedura che si interrompe come detto con la gara esperita nel gennaio 2008 attraverso una gara a trattativa privata (guarda caso, per un importo di 230mila euro circa relativo a un servizio di soli 3 mesi riguardante un’attività molto più durevole nel tempo)”.
“Com’è quindi agevole vedere, al di là della notevole singolarità di alcune (pochissime) gare di cui dovranno occuparsi altri, la prassi degli affidamenti diretti in Multiservizi nasce ben prima del 2010
riguardando, tra l’altro, servizi di recupero e smaltimento rifiuti presso piattaforme autorizzate di non facile reperimento su una realtà territoriale difficile come la nostra.  Come si comincia, quindi, a vedere bene, la mia esortazione non può che essere una da sindaco e da cittadino: indagate, indagate bene e non solo sulla Multiservizi, ma su tutto, e cominciate finalmente a tirare fuori le carte degli anni passati, precedenti al 2010, perché la città queste indagini le
aspetta dal 2005”, ha concluso Bobbio.

Nessun commento:

Posta un commento