“Credo che il (a questo punto) povero dott. Cassaneti abbia perso
la trebisonda, e questa è l’ultima volta che intervengo su questa vicenda, poi
la parola passerà ad altri. Nella prima replica al mio comunicato
sostanzialmente ammette di avere dei precedenti, pur cercando di rifugiarsi
inutilmente nella scappatoia fasulla delle contravvenzioni stradali. Nella
seconda replica mette in atto il tentativo un po’ triste e patetico di andarsi
a chiedere da solo il certificato penale che poi sbandiera orgoglioso ai quattro
venti nella dicitura «nulla». Peccato poi che il povero dott. Cassaneti ignora
o finge di ignorare, cercando di prendere in giro qualcuno non addentro alla
materia, che mentre lui ha chiesto per se stesso un normale certificato penale,
come ogni cittadino è autorizzato a chiedere per sé, l’Ente cioè
l’Amministrazione comunale, ai sensi dell’art. 39 Dpr 313/2002, ha chiesto e ottenuto
nei suoi confronti un certificato del casellario giudiziale per uso
amministrativo”.
Lo specifica
il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Peccato
che il povero dott. Cassaneti ignori anche che quando un certificato penale
viene chiesto da una pubblica amministrazione per uso amministrativo, al fine
di verificare se chi vuole entrare in rapporti con essa, sia effettivamente
immune da precedenti penali, sul certificato stesso vengono annotati anche i
precedenti che normalmente non vengono annotati sui certificati penali per uso
comune che, ovviamente, sono e non cessano di essere tali a ogni effetto.
Conseguenza, si ribadisce che il dott. Cassaneti, che purtroppo per lui si sta
avviluppando in un vortice suicida, è un pregiudicato. Con l’occasione – ha concluso
Bobbio – mi piace rammentargli che i due condoni dei quali ha beneficiato hanno
estinto le pene, ma non i reati essendo quest’ultimo effetto riservato
all’amnistia”.
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