“Ancora una volta qualcuno cerca di alzare una tensione all’interno
delle Terme della quale non vi è alcun bisogno. Chi oggi attacca in maniera
così inqualificabile, dura, ingiuriosa e infondata il consigliere Anna Scevola
e l’ex presidente Lino Dello Ioio non può pretendere di far credere di non
stare cercando di difendere una propria posizione di potere, o quella che
credeva tale. È chi accusa gli altri di cercare il potere che mistifica la
realtà cercando, invece, di difendere il proprio potere, un potere che, semmai
ha avuto, ha definitivamente perso perché gli è stato strappato per sempre
dalle mani e mai lo riconquisterà”.
Lo ha
detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, replicando a una sigla
sindacale.
“È noto
a tutti chi sia l’animatore e l’ispiratore del sindacato Fesica e, quindi, è il
caso che la gente sappia che chi accusa altri oggi di azioni finalizzate alla
conquista del potere in realtà sta cercando di difendere e rafforzare il
proprio potere all’interno delle Terme e sta cercando di acquisirne il
controllo – ha aggiunto Bobbio -. Si tratta di un gioco miserabile al quale non
intendo prestarmi. Un gioco miserabile che contempla anche, per l’occulto (e
neanche tanto) animatore della Fesica, persino la possibilità di far fallire le
Terme e mandare a casa i lavoratori cercando in tutti i modi di non far votare
il bilancio comunale. Non c’è nulla di nobile in tutto questo, come qualcuno
dentro e fuori la Fesica vorrebbe far credere”.
“Quanto
alla vicenda dell’avvocato Coppola, per la tranquillità di tutti i lavoratori,
è bene chiarire che lo stesso avvocato non ha presentato alcun atto ingiuntivo
né diffide a pagare che abbiano un’efficacia giuridica definita. Con l’avvocato
Coppola, l’attuale management aveva raggiunto un accordo transattivo a suo
tempo e, purtroppo, le difficili condizioni dell’Azienda non hanno consentito
di onorarlo. La richiesta del legale è quindi una nuova semplice richiesta di
corresponsione delle sue spettanze – ha proseguito il sindaco -. Ho dato,
pertanto, mandato alla dirigenza della struttura di fissare un nuovo incontro
con lo stesso avvocato Coppola finalizzato alla stipula di un nuovo accordo
transattivo che possa consentire la nuova attivazione di un pagamento rateizzato
per quanto nuovamente concordato. Quanto poi a coloro che, facendo riferimento
a questa non vicenda, parlano di soldi dell’Asl per le Terme che andrebbero in «fumo»
a causa della richiesta dell’avvocato Coppola, mentono sapendo di mentire e si
rendono complici di uno scontro di potere: la richiesta dell’avvocato Coppola
riguarda, infatti, una somma complessiva di circa 160mila euro a fronte di
somme che stanno arrivando dall’Asl per un totale di più di 800mila euro. Se la
matematica non è un’opinione e se l’italiano non è del tutto sconosciuto a
questi signori, 160mila euro di richiesta non possono materialmente mandare in «fumo»
più di 800mila euro di fondi, sempre ribadendo che, comunque, certamente grazie
al nuovo accordo transattivo, la somma richiesta non verrà riconosciuta per
intero e quanto verrà concordato sarà pagato a rate”, ha concluso Bobbio.
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