Verba volant, scripta manent.
Non hanno avuto nemmeno l’accortezza e il buonsenso di informarsi o spulciare
l’archivio quanti, in questi giorni, hanno inserito il pilota automatico delle banalità
e delle falsità sulla stazione Fs di Castellammare di Stabia, la cui riapertura
è stata solo frettolosamente annunciata dall’assessore Vetrella, dopo la
delibera di giunta regionale dell’agosto scorso che ne decretava – come
richiesto dall’Amministrazione comunale del sindaco Luigi Bobbio e come
concordemente convenuto dall’intero governo regionale – la sospensione e la
successiva chiusura.
I vari
Francesco Borrelli, Tonino Scala, Tonino Amato, Mario Casillo, Nello Di Nardo,
Anita Sala e compagnia parolaia, sindacati, rappresentanti dei comitati civici
e dei pendolari (quei pochissimi che usavano il treno e a cui, evidentemente,
la soluzione alternativa del trasporto su gomma per Torre Annunziata non piace
proprio, vai a capire il perché…) avrebbero potuto almeno informarsi prima di
parlare. Perché ciò che l’Amministrazione Bobbio è riuscita a ottenere in poco
più di due anni e mezzo, ovvero la «liberazione» di corso De Gasperi da una
linea ferroviaria «fantasma», invano aveva cercato di ottenerlo anche l’Amministrazione
Vozza, come si evince dal protocollo d’intesa tra Regione Campania (all’epoca a
guida bassoliniana), Comune di Castellammare appunto e Fs sistemi urbani srl.
Un protocollo d’intesa siglato il 26 giugno 2009 – di cui, con ogni evidenza,
nemmeno l’assessore Vetrella sa colpevolmente nulla, perché? – avente come
obiettivo letteralmente – «la verifica di
fattibilità del riassetto complessivo dei collegamenti su ferro nell’ambito del
Comune di Castellammare da e per Torre Annunziata e Gragnano, con la
delocalizzazione della nuova stazione di Castellammare (lato Torre Annunziata)
e la trasformazione della linea per Gragnano».
“Che
cos’hanno da dire il Pd, Sel, i Verdi e Idv, adesso? Ovviamente, nulla perché
non si è trattato di una semplice dimenticanza o di una disinformazione, ma di
una pura e semplice strumentalizzazione e mistificazione della realtà –
commenta il sindaco Luigi Bobbio -. Per questi soggetti politici, la verità è
una variabile relativa, assolutamente e totalmente soggetta alle convenienze
politiche del momento e, in nome di queste ultime, sono pronti a coprirsi di
ridicolo e di vergogna smentendo perfino se stessi. Pur di avversare le mie
scelte amministrative e i miei risultati concreti, ancora una volta, si sono
dimostrati più che pronti e disposti a mettersi sotto i piedi gli interessi di
una intera città, purtroppo trovando la facile e pelosa compagnia della solita
sparuta pattuglia di cittadini protestatari a prescindere”.
“E la risibile, buffonesca e cialtronesca fanta-ipotesi della speculazione edilizia criminale, cui gli esponenti di Sel e Verdi hanno fatto riferimento in questi giorni, non si affacciò nei loro «cervellini» quando il loro «dux conducator victoriosus» Vozza siglava con penna d’oca un protocollo d’intesa che poi non riuscì nemmeno a tradurre in fatti? Il «gloriosus» non era, allora come oggi, il loro leader e soggetto esponenziale per eccellenza? Perché il «gloriosus», stranamente, oggi su questa vicenda tace? Cari amici di Pd, Verdi, Sel e Idv, decisamente la coerenza non è fra le vostre preclare virtù”, ha concluso Bobbio.
“E la risibile, buffonesca e cialtronesca fanta-ipotesi della speculazione edilizia criminale, cui gli esponenti di Sel e Verdi hanno fatto riferimento in questi giorni, non si affacciò nei loro «cervellini» quando il loro «dux conducator victoriosus» Vozza siglava con penna d’oca un protocollo d’intesa che poi non riuscì nemmeno a tradurre in fatti? Il «gloriosus» non era, allora come oggi, il loro leader e soggetto esponenziale per eccellenza? Perché il «gloriosus», stranamente, oggi su questa vicenda tace? Cari amici di Pd, Verdi, Sel e Idv, decisamente la coerenza non è fra le vostre preclare virtù”, ha concluso Bobbio.
ECCO IL PROTOCOLLO DI INTESA |
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