“Quando tuonano Borrelli&Scala, io personalmente tremo. Confesso,
però, di aver provato sincera commozione e tenerezza nel vedere i due sui
binari e, in particolar modo, Scala assai compunto in giacca e cravatta. Per un
attimo, ho pensato anche che la «premiata ditta» volesse farla finita, ma poi
mi sono ricordato che, per fortuna, lì i treni non passano più”.
Lo ha
detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio commentando le
dichiarazioni alla stampa di Francesco Borrelli e Tonino Scala.
“Al
netto delle mie preoccupazioni per la loro incolumità personale, faccio
presente ai distratti Borrelli&Scala (o Scala&Borrelli, non so il brand
commerciale del duo come è stato registrato) che il «sito», come lo chiamano
loro, ovvero la tratta ferroviaria che univa Castellammare di Stabia a Torre
Annunziata, era già nel degrado totale fin dal 2001 e ha continuato ad esserlo
anche molto tempo dopo. La flora e la fauna «selvatica» che vi hanno trovato,
ieri, non sono certo il prodotto di un mese di corse sospese – ha continuato
Bobbio -. Anzi, sarà per loro un dolore apprendere che, prossimamente, partiranno
i lavori di bonifica e scerbatura della tratta da me richiesti e ottenuti da
Rfi. Quanto alla denuncia presentata dalla «premiata ditta» (per la verità
piuttosto vaga e fumosa) mi auguro vivamente che la magistratura non indaghi perché
ne conseguirebbe la loro ennesima brutta figura. Sarebbe il caso che si
rendessero finalmente conto che chiedere indagini penali solo per coprire il
vuoto politico e la mancanza di argomenti o per coprire il grave scollamento
con la città, non è certo il miglior modo per esserci, politicamente parlando.
S&B dovrebbero poi riflettere sul fatto, soprattutto non godendo di alcuna
immunità, che fare affermazioni del genere senza avere, com’è ovvio e naturale,
uno straccio di elemento su cui fondarle, li espone a gravi rischi giudiziari
per il reato di calunnia. Ma stiano tranquilli, qui non ci occupiamo delle
chiacchiere dei ragazzini. Se poi il secondo socio della premiata ditta
liberasse Castellammare della sua tediosa attenzione e si dedicasse alle cose
di San Giorgio a Cremano farebbe un gran piacere alla sua città nella quale
così brillantemente svolge il ruolo e percepisce l’indennità di assessore. Non
vorrei per ricambiare (e non avendone assolutamente il tempo) – ha aggiunto
Bobbio – essere costretto a occuparmi delle cose di San Giorgio. Pericolo che
non corre l’altro socio della premiata ditta il quale, forse, farebbe meglio,
visto che si approssimano le elezioni, a rinforzare la sua posizione
all’interno di SeL: attento, Tonino che i vecchi marpioni ti fanno le scarpe”.
“Certo che
per chi come Scala, in particolare, ha convissuto per anni e politicamente
fatto parte dell’Amministrazione più «tremula» alla camorra che questa città
abbia mai avuto, l’Amministrazione Vozza, agitare menzogne e fantasmi di
interessi criminali su un pezzo di ferrovia dismesso è veramente il massimo.
Perché non ha mai chiesto indagini della magistratura sui tentativi della
politica nell’anno 2009 – ha concluso il sindaco – di svendere le Terme alla
camorra come poi le indagini, quelle vere, stanno cominciando a dimostrare?”,
ha concluso il sindaco.
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