giovedì 4 ottobre 2012

Associazione water front stabiese e Marina di Stabia spa: sì a stop treno Gli imprenditori scrivono al sindaco Bobbio: tratta ormai fuori contesto

“Castellammare di Stabia deve riacquistare la sua costa e il rapporto con il mare, risorse insostituibile per una città di mare con riflessi importanti per le attività produttive, turistiche, sportive e sociali”.
Lo scrive il presidente dell’Associazione «Water Front Stabia», Attilio Della Mura, in una lettera indirizzata al sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, di pieno sostegno al progetto di sospensione e dismissione della tratta ferroviaria Stabia-Torre Annunziata.
Il sodalizio raccoglie imprenditori, proprietari di aree e titolari di immobili e attività produttive che ricadono nel tratto di costa stabiese che va da corso Alcide De Gasperi (Hotel Miramare) al fiume Sarno.
“Dal momento della costituzione (maggio 2010), si è subito accertata la disponibilità dell’Amministrazione in carica a confrontarsi con l’Associazione per la risoluzione delle problematiche riguardanti l’importante tratto di costa che va dal Miramare alla foce del Sarno; istanze disattese dalle precedenti Amministrazioni comunali e oggetto di un incauto tentativo di risoluzione unilaterale e antidemocratica a fine consiliatura – si legge nella lettera –. Abbattere un muro che da quasi un secolo preclude l’accesso al mare è uno degli obiettivi che l’attuale Amministrazione comunale si è posta e sta portando avanti con le sue azioni e con le sue iniziative («Piu Europa», «Contratto d’Area», «Piano casa», «Waterfront dei privati», «Housing sociale» e «Contratto di quartiere»). Gli incontri con l’Amministrazione per la sistemazione dell’area sono stati continui e si è creata una sinergia importante tra pubblico e privato per recuperare un’area strategica del territorio cittadino finora sottratto alla città”.
“Da ultimo, anche l’abbattimento del «muro di confine» costituito dalla tratta ferroviaria Castellammare-Torre Annunziata, stabilito dalla Regione d’intesa con il Comune, va ascritto a merito di questa Amministrazione, consapevole di aver raggiunto un altro importante tassello alla riqualificazione dell’intera area”.
“Difesa a mare delle mareggiate, riqualificazione della costa fino al fiume Sarno, sistemazione della viabilità con il piano «Piu Europa», abolizione della tratta ferroviaria e dei muri che l’affiancavano: non c’è chi non veda in questo un segnale forte di innovazione rispetto al passato e un sostegno alla ripresa delle attività produttive, privilegiando gli interessi di tutti e non di pochi”, ha aggiunto Della Mura nella lettera.
Dunque, si legge nella parte finale della missiva, “l’Associazione «Water Front Stabia» si affianca al sindaco Luigi Bobbio e alla Amministrazione tutta per respingere istanze qualunquistiche e di parte, come quelle volte a non chiudere la tratta ferroviaria Torre Annunziata-Castellammare, e proseguire nel proficuo lavoro svolto finora nell’interesse di tutta la città”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente di Marina di Stabia Spa, Giovanni La Mura, che sempre in una lettera al sindaco Bobbio ha scritto: “La verità è che il treno in quella tratta ha sempre viaggiato solo con qualche passeggero e rappresentava un lampante esempio di spreco di denaro pubblico. Diversa sarebbe la questione se la linea ferroviaria diventasse una metropolitana di superficie veloce che collegasse la ns città alla metropolitana di Napoli. In caso contrario, rappresenta soltanto un ostacolo allo sviluppo dell’area che da piazza Matteotti si estendo sino al confine nord della città, creando enormi difficoltà all’intenso traffico veicolare. Tanto Le scrivo – si legge nella parte conclusiva della missiva – perché sento il dovere di esprimere il parere di una società che ha investito sullo sviluppo dell’area in oggetto”.

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