“Castellammare di Stabia deve riacquistare la sua costa e il
rapporto con il mare, risorse insostituibile per una città di mare con riflessi
importanti per le attività produttive, turistiche, sportive e sociali”.
Lo
scrive il presidente dell’Associazione «Water Front Stabia», Attilio Della
Mura, in una lettera indirizzata al sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, di
pieno sostegno al progetto di sospensione e dismissione della tratta
ferroviaria Stabia-Torre Annunziata.
Il
sodalizio raccoglie imprenditori, proprietari di aree e titolari di immobili e
attività produttive che ricadono nel tratto di costa stabiese che va da corso
Alcide De Gasperi (Hotel Miramare) al fiume Sarno.
“Dal
momento della costituzione (maggio 2010), si è subito accertata la
disponibilità dell’Amministrazione in carica a confrontarsi con l’Associazione
per la risoluzione delle problematiche riguardanti l’importante tratto di costa
che va dal Miramare alla foce del Sarno; istanze disattese dalle precedenti
Amministrazioni comunali e oggetto di un incauto tentativo di risoluzione
unilaterale e antidemocratica a fine consiliatura – si legge nella lettera –.
Abbattere un muro che da quasi un secolo preclude l’accesso al mare è uno degli
obiettivi che l’attuale Amministrazione comunale si è posta e sta portando
avanti con le sue azioni e con le sue iniziative («Piu Europa», «Contratto
d’Area», «Piano casa», «Waterfront dei privati», «Housing sociale» e «Contratto
di quartiere»). Gli incontri con l’Amministrazione per la sistemazione
dell’area sono stati continui e si è creata una sinergia importante tra
pubblico e privato per recuperare un’area strategica del territorio cittadino
finora sottratto alla città”.
“Da
ultimo, anche l’abbattimento del «muro di confine» costituito dalla tratta
ferroviaria Castellammare-Torre Annunziata, stabilito dalla Regione d’intesa
con il Comune, va ascritto a merito di questa Amministrazione, consapevole di
aver raggiunto un altro importante tassello alla riqualificazione dell’intera
area”.
“Difesa
a mare delle mareggiate, riqualificazione della costa fino al fiume Sarno,
sistemazione della viabilità con il piano «Piu Europa», abolizione della tratta
ferroviaria e dei muri che l’affiancavano: non c’è chi non veda in questo un
segnale forte di innovazione rispetto al passato e un sostegno alla ripresa
delle attività produttive, privilegiando gli interessi di tutti e non di
pochi”, ha aggiunto Della Mura nella lettera.
Dunque,
si legge nella parte finale della missiva, “l’Associazione «Water Front Stabia»
si affianca al sindaco Luigi Bobbio e alla Amministrazione tutta per respingere
istanze qualunquistiche e di parte, come quelle volte a non chiudere la tratta
ferroviaria Torre Annunziata-Castellammare, e proseguire nel proficuo lavoro
svolto finora nell’interesse di tutta la città”.
Sulla stessa
lunghezza d’onda anche il presidente di Marina di Stabia Spa, Giovanni La Mura,
che sempre in una lettera al sindaco Bobbio ha scritto: “La verità è che il
treno in quella tratta ha sempre viaggiato solo con qualche passeggero e
rappresentava un lampante esempio di spreco di denaro pubblico. Diversa sarebbe
la questione se la linea ferroviaria diventasse una metropolitana di superficie
veloce che collegasse la ns città alla metropolitana di Napoli. In caso
contrario, rappresenta soltanto un ostacolo allo sviluppo dell’area che da
piazza Matteotti si estendo sino al confine nord della città, creando enormi
difficoltà all’intenso traffico veicolare. Tanto Le scrivo – si legge nella
parte conclusiva della missiva – perché sento il dovere di esprimere il parere
di una società che ha investito sullo sviluppo dell’area in oggetto”.
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