giovedì 11 ottobre 2012

Giudici di pace, Comune scrive a ministero: pronti a sostenere spese per struttura Il sindaco Bobbio e il vice Cannavale chiedono chiarimenti sui costi e sulle indennità

Chiusura degli uffici del giudice di pace, si muove l’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia. Il sindaco Luigi Bobbio e il vicesindaco e assessore alla Legalità, Giuseppe Cannavale, hanno chiesto delucidazioni al ministero della Giustizia in relazione ai costi per il mantenimento della struttura stabiese, la cui soppressione è prevista dal decreto «Salva Italia» insieme ad altre 673 in tutt’Italia. La legge prevede, infatti, che gli uffici del giudice di pace possano continuare a operare se i Comuni – singolarmente o in consorzio – decidano di farsi carico delle spese.
Nell’ottica di continuare ad assicurare, quindi, al territorio stabiese un importante presidio di giustizia e sicurezza a tutela dei diritti dei cittadini, ma pur sempre nella consapevolezza degli stringenti vincoli di bilancio dell’Ente locale, nella lettera indirizzata al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi, Bobbio e Cannavale si sono soffermati, in particolare, su due aspetti qualificanti per l’analisi di sostenibilità economica dell’operazione «salvataggio»: ovvero la dotazione organica del personale amministrativo e le indennità dei magistrati onorari.
“È mia intenzione fare tutto il possibile per mantenere, a cura e spese dell’Amministrazione comunale, l’importantissimo presidio di legalità del giudice di pace a Castellammare, riscontrando peraltro in questo modo precise istanze che giungono dal territorio e, in particolare, dalla classe forense – ha commentato il sindaco Bobbio -. Tuttavia, essendo assolutamente in grado e disposti a sostenere i costi della struttura, necessita sapere (da qui il quesito posto al ministero della Giustizia) a carico di chi cadrebbero i costi degli stipendi dei giudici di pace in particolare, in quanto se ci dovesse essere chiarito che anche tali costi dovrebbero essere a carico del Comune, la prospettiva diventerebbe particolarmente difficile dal punto di vista della sostenibilità economica per l’Ente. Confermo, tuttavia, che anche in questo denegato caso, cercheremo di studiare e adottare soluzioni idonee a consentire di reperire la necessaria copertura. La nostra città ha bisogno di legalità e su questo la mia Amministrazione si sta muovendo con grande determinazione ed eccellenti risultati. È indubbio che poter mantenere in città la struttura del giudice di pace – ha concluso Bobbio – darebbe un contributo ulteriore al complemento di questo percorso di rinnovamento civile”.

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