Chiusura degli uffici del giudice di pace, si muove
l’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia. Il sindaco Luigi Bobbio
e il vicesindaco e assessore alla Legalità, Giuseppe Cannavale, hanno chiesto delucidazioni
al ministero della Giustizia in relazione ai costi per il mantenimento della
struttura stabiese, la cui soppressione è prevista dal decreto «Salva Italia» insieme
ad altre 673 in tutt’Italia. La legge prevede, infatti, che gli uffici del
giudice di pace possano continuare a operare se i Comuni – singolarmente o in
consorzio – decidano di farsi carico delle spese.
Nell’ottica
di continuare ad assicurare, quindi, al territorio stabiese un importante
presidio di giustizia e sicurezza a tutela dei diritti dei cittadini, ma pur
sempre nella consapevolezza degli stringenti vincoli di bilancio dell’Ente
locale, nella lettera indirizzata al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria
del personale e dei servizi, Bobbio e Cannavale si sono soffermati, in
particolare, su due aspetti qualificanti per l’analisi di sostenibilità economica
dell’operazione «salvataggio»: ovvero la dotazione organica del personale
amministrativo e le indennità dei magistrati onorari.
“È mia
intenzione fare tutto il possibile per mantenere, a cura e spese dell’Amministrazione
comunale, l’importantissimo presidio di legalità del giudice di pace a
Castellammare, riscontrando peraltro in questo modo precise istanze che
giungono dal territorio e, in particolare, dalla classe forense – ha commentato
il sindaco Bobbio -. Tuttavia, essendo assolutamente in grado e disposti a
sostenere i costi della struttura, necessita sapere (da qui il quesito posto al
ministero della Giustizia) a carico di chi cadrebbero i costi degli stipendi
dei giudici di pace in particolare, in quanto se ci dovesse essere chiarito che
anche tali costi dovrebbero essere a carico del Comune, la prospettiva
diventerebbe particolarmente difficile dal punto di vista della sostenibilità
economica per l’Ente. Confermo, tuttavia, che anche in questo denegato caso,
cercheremo di studiare e adottare soluzioni idonee a consentire di reperire la
necessaria copertura. La nostra città ha bisogno di legalità e su questo la mia
Amministrazione si sta muovendo con grande determinazione ed eccellenti
risultati. È indubbio che poter mantenere in città la struttura del giudice di
pace – ha concluso Bobbio – darebbe un contributo ulteriore al complemento di
questo percorso di rinnovamento civile”.
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