“Coerente con il rigoroso stile di concreta operatività che ho, sin
dal primo giorno, imposto alla macchina comunale per garantire alla città fatti
e cose concrete e non meri annunci, cui purtroppo era stata abituata nel
passato, con atto di indirizzo del 9 ottobre, incaricai i dirigenti comunali
competenti di rapportarsi con le autorità istituzionali esterne per quanto
riguarda l’annosa e delicatissima tematica dell’area di Varano. In pronta
esecuzione della mia direttiva d’indirizzo, il dirigente dell’Urbanistica,
arch. Giuseppe Russo, ha inviato al Sovrintendente per i beni archeologici di
Pompei, dott.ssa Cinquantaquattro, in data 23 ottobre, una richiesta scritta di
fissazione urgente di incontro per un tavolo tecnico operativo. In particolare,
il dirigente arch. Russo, nel richiedere l’incontro, evidenzia la sua finalità tesa
«ad analizzare e affrontare le molteplici problematiche legate all’aspetto
archeologico in ambito comunale…». La suddetta richiesta va ad innestarsi sulla
già avviata collaborazione «indirizzata ad una revisione dell’interesse
archeologico per le aree perimetrate con relativo vincolo in PRG comunale
vigente».
Lo annuncia
il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“L’arch.
Russo conclude la sua nota evidenziando come l’«impegno comune possa
univocamente spingere, da un lato, verso la valorizzazione dei preziosissimi
siti di Stabia e, per altro, verso il ripristino di condizioni
paesaggistico-urbanistiche e di legalità più che auspicabili nel pubblico
interesse… alla ricerca, alla concreta definizione ed effettiva tutela e
promozione delle aree di reale e tangibile interesse storico, archeologico e
culturale»”.
“Sono,
pertanto, estremamente soddisfatto nell’annunciare ai cittadini dell’area di
Varano che si è attivato, da parte della mia Amministrazione, il percorso concreto
volto a mettere finalmente in positiva relazione il doppio interesse pubblico
ravvisabile sull’area: quello alla tutela vincolistica del patrimonio
archeologico e quello alla corretta gestione e pianificazione urbanistica
residenziale dello stesso. Tale risultato, a differenza che per il recente
passato, è stato da noi raggiunto, come al solito, uscendo dall’ambiguità e
puntando sulla legittimità e chiarezza dei percorsi e sarà conseguito in
concreto, quindi, lavorando sinergicamente con la Soprintendenza per ricostruire
una precisa individuazione e valutazione delle aree da sottoporre a vincolo, in
maniera concreta e specifica e non più generale, teorica, astratta com’è stato
finora. Obiettivo del percorso che abbiamo avviato nell’interesse della città e
dei cittadini è, quindi, quello, partito il giorno 23, di procedere in concreto
alle occorrenti valutazioni di interesse archeologico, strumentali alla
ridefinizione delle aree da sottoporre al vincolo”, ha concluso Bobbio.
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