lunedì 8 ottobre 2012

Stazione, Bobbio a Giorgiano: poco elegante tuo assessore capopopolo in casa d’altri Lettera aperta del sindaco di Castellammare di Stabia a quello di S. Giorgio a Cremano

Di seguito, il testo della lettera aperta che il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, ha scritto al primo cittadino di San Giorgio a Cremano, Domenico Giorgiano, dopo l’occupazione «simbolica» da parte dell’assessore alle Attività produttive di San Giorgio a Cremano, Francesco Borrelli, della stazione di piazza Matteotti, nella giornata di ieri.

Caro Collega,

            è con grande stupore e rammarico che ho appreso della assai poco elegante “performance” del Tuo assessore, Francesco Borrelli, presso la stazione ferroviaria di Castellammare di Stabia nel corso di una manifestazione contro la chiusura della tratta per Torre Annunziata. Si è trattato di un incontro pubblico (nelle intenzioni, ma non nei fatti, visto che c’erano poche persone ad ascoltarlo, il che la dice lunga sulla statura dell’oratore) che è stato caratterizzato da toni assai critici nei confronti miei personali e dell’Amministrazione comunale da me guidata, con insinuazioni volgari e diffamatorie provenienti da un amministratore di un Comune vicino che non ha alcun titolo né diritto a interessarsi di vicende politiche e amministrative che non lo riguardano. Vicende che, peraltro, nemmeno conosce e che Borrelli sta utilizzando, ormai da mesi, per attaccare la mia Amministrazione.
Tutto questo, capirai bene, è intollerabile.
            Borrelli è un assessore della Tua giunta. E come tale è conosciuto dall’opinione pubblica. Vederlo a Castellammare di Stabia ad attaccare il sottoscritto e a ergersi a difensore della stazione ferroviaria della mia città può generare, caro collega, l’impressione che Borrelli parli a nome della Tua Amministrazione. So che non è così, ma il Tuo assessore sta veicolando questo messaggio.
            Borrelli farebbe bene a occuparsi, con un po’ più di frequenza e assiduità, delle deleghe che gli hai assegnato, senza fare il capopopolo in casa d’altri.
Spero, vivamente, che episodi del genere non si ripetano più, anche e soprattutto in considerazione della leale collaborazione istituzionale esistente tra le nostre Amministrazioni comunali.
Auspico, comunque, nella mia nota attenzione e rispetto per le libertà democratiche altrui, che la prossima volta che Borrelli vorrà venire a protestare nella mia città per qualsivoglia ragione, cosa che ovviamente lui come chiunque altro è liberissimo di fare, voglia almeno indossare per tutta o parte della sua lunghezza un tabellone sul quale rechi scritto: «Non protesto come assessore di San Giorgio, bensì come cittadino italiano e soggetto politico». Sarebbe questo l’unico modo di verificare, peraltro, se la sua visibilità politica è un patrimonio personale o dipende dal ruolo che occupa.

Nessun commento:

Posta un commento