Squarciale gomme di un’auto della polizia municipale e di una vettura privata e minaccia gli agenti con un coltello: arrestato. Si tratta di un 34enne di Castellammare di Stabia, Tulio Verdoliva, fermato dalla Municipale, nella giornata di ieri, al termine di un lungo inseguimento per le strade cittadine.
L’uomo – che sarà processato per direttissima – è stato notato dagli agenti del comando di polizia municipale mentre tagliava gli pneumatici di due macchine parcheggiate davanti a Palazzo Farnese, una delle quali in dotazione al Corpo di polizia locale. Verdoliva, vistosi scoperto, ha brandito un coltello minacciando ripetutamente gli agenti e fuggendo subito dopo verso la villa comunale. Gli agenti non si sono fatti intimidire e hanno allertato i colleghi per i rinforzi. Ne è nato un inseguimento a cui hanno partecipato una vettura di servizio della Municipale e tre agenti a piedi che hanno tallonato l’uomo lungo corso Vittorio Emanuele, fino a raggiungerlo e a bloccarlo, anche grazie all’intervento di una «gazzella» dei carabinieri, all’intersezione con via Alvino. Verdoliva è stato immobilizzato e disarmato esubito dopo condotto presso la compagnia dei carabinieri di Castellammare diStabia. Il pm di turno presso la Procura della Repubblica ne ha disposto l’arresto in regimedi detenzione domiciliare presso la sua abitazione. Dovrà ora rispondere di danneggiamento, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e detenzione e portoabusivo di arma da taglio.
“Ma che cosa dovranno mai fare questi delinquenti stabiesi per ottenere un pubblico ministero che li lasci in galera o un gip che non li mandi in villeggiatura?”, si chiede ironicamente il sindaco Luigi Bobbio. “A quando l’abrogazione di questo «tariffario» ridicolo e insultante per la gente perbene? Quando la brava gente di Castellammare, per non parlare del resto d’Italia, potrà contare su un’autorità giudiziaria che i delinquenti li lasci marcire in galera? A questo punto c’è solo da sperare che almeno lo condannino. O che il prossimo delinquente comune, prima di andare a scippare, rubare, rapinare, danneggiare o spacciare, per essere certo di restare in carcere, indossi un inamidato colletto bianco visto che è l’unico che, paradossalmente, fa vedere rosso certi magistrati”, ha concluso Bobbio.
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