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nella foto: la palettatua installata a via Acton. (ph. Manzo)
FOTO/VIDEO in montaggio |
Tolleranza
zero nei confronti dei parcheggiatori abusivi in odore di camorra di
via Acton e Pozzano. Dopo le iniziative di prevenzione e repressione del
fenomeno adottate fin dal 2010 dal sindaco Luigi Bobbio (il
potenziamento dei controlli da parte della polizia municipale, che ha
portato alla denuncia di decine di soggetti all’autorità giudiziaria in
forza di un’apposita ordinanza in materia emanata dallo stesso primo
cittadino, l’istituzione del senso unico e l’installazione di dissuasori
ai lati della carreggiata), l’Amministrazione comunale ha avviato una
imponente opera di installazione di dissuasori di sosta e paletti di
protezione presso la «Colonia dei ferrovieri». L’obiettivo è completare
il lavoro iniziato la scorsa estate, installando su entrambi i lati
della carreggiata un’unica fila di dissuasori che dalla Corderia arrivi
fino all’intersezione con la Statale, il tutto per evitare la sosta
selvaggia – in particolare – sui marciapiedi. Sono altresì in via di
definizione accordi istituzionali con la Provincia di Napoli per
l’apposizione delle strisce blu.
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palettatura dell'Amministrazione Bobbio. |
La
«Colonia dei ferrovieri», infatti, era storicamente riservata, nel
periodo estivo, ad «accogliere» abusivamente le vetture dei bagnanti
diretti ai vicini lidi balneari. Come emerso, peraltro, da una inchiesta
della Direzione distrettuale antimafia di Napoli del febbraio 2011,
l’attività di parcheggio abusivo lungo le vie del mare è gestita
direttamente dalla criminalità organizzata locale e, in particolare, dal
clan D’Alessandro. Negli atti giudiziari, il controllo di un’area di
sosta a Pozzano è addirittura all’origine dell’omicidio del
parcheggiatore abusivo Antonio Scotognella, assassinato nel giugno del
2009 per essersi opposto a consegnare al clan metà dell’incasso
giornaliero.
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i jersey dell'Amministrazione Vozza. |
“Da
questa stagione, non ci sarà più nessuna possibilità per i
parcheggiatori abusivi in odore di camorra, da sempre visti, purtroppo
anche dalle istituzioni, come i «padroni» di Pozzano, per continuare a
fare i loro comodi taglieggiando i cittadini in cerca di un’ora di
relax. Verrà completata, entro pochi giorni, l’installazione dei
dissuasori della sosta su tutta la provinciale che fiancheggia gli
stabilimenti balneari e le spiagge libere. Verranno anche istituite le
strisce blu e verrà ripristinato il senso unico di marcia, che così bene
ha funzionato lo scorso anno. In questo modo, otterremo due
importantissimi risultati: non lasceremo un solo centimetro quadrato di
spazio ai parcheggiatori della camorra e riporteremo definitivamente
ordine e rispetto delle regole sull’area”, ha commentato il sindaco
Luigi Bobbio. “Questo
è il mio modo di intendere e interpretare un’Amministrazione che fa
cose concrete per cacciare la camorra dalle strade. Ritengo altamente
emblematica, a questo proposito, la siderale differenza tra il modo con
cui il mio predecessore affrontò il problema della chiusura della
discesa della «Colonia dei ferrovieri» e quello in cui lo sto
affrontando io, lasciando poi ai cittadini il giudizio finale. Quel
punto di via Pozzano era noto, da sempre, come il punto focale della
presenza dei parcheggiatori di camorra e come una delle più visibili e
devastanti manifestazioni di impossessamento camorristico del
territorio. Dopo l’omicidio Scotognella, che rese perfino
all’Amministrazione dell’epoca impossibile continuare a far finta di
niente, il mio predecessore fu costretto a «subire» una iniziativa di
facciata dei quadri dirigenziali comunali dell’epoca, limitandosi a far
piazzare in cima alla discesa un paio di jersey in cemento che,
come facilmente prevedibile, furono spostati dai parcheggiatori
camorristi; bisogna dire – come poi testimoniò la telefonata
intercettata sull’utenza del sindaco Vozza e allegata agli atti
dell’inchiesta sulla «Colonia dei ferrovieri» della Dda di Napoli – con
grande sollievo del mio predecessore il quale, parlando con il
consigliere comunale d’opposizione Ida Scarpato che perorava al telefono
la causa dei parcheggiatori camorristi, lamentandosi prima della
mancanza di misura dei parcheggiatori, si mostrò inoltre sollevato che,
malgrado l’installazione dei jersey, che loro chiamarono «muro»,
le macchine stessero comunque scendendo (ovviamente, per la «Colonia dei
ferrovieri») e confermando alla consigliera Scarpato, con cui stava
parlando, che comunque il mercoledì successivo avrebbe cercato di
sbloccare la situazione. Come è agevole dedurre, il tipo di
installazione che io ho preteso sta invece a testimoniare la forza della
volontà di raggiungere il risultato. La mia determinazione sul punto è
totale e, quindi, mi sono ben guardato da iniziative di facciata come
quella dei jersey che possono essere spostati scegliendo una
iniziativa concreta e definitiva come una installazione di robusti
paletti ancorati al suolo attraverso una rete metallica elettrosaldata e
cementata a terra”, ha concluso Bobbio.
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