“È
veramente singolare, per non dire assurdo, che l’opposizione a
Castellammare di Stabia sia ridotta talmente male e sia talmente a corto
di argomenti politici, da doversi rivolgere, come aveva già fatto con
l’on. Bossa, all’ennesimo parlamentare di scorta, il sen. Di Nardo, per
usarlo a mo’ di ventriloquio facendolo vaneggiare della necessità di
inviare la commissione d’accesso a Castellammare di Stabia. Non si
capisce, infatti, quale dovrebbe essere la motivazione o l’argomento in
ragione del quale stabilire un nesso teleologico e funzionale, tale da
comportare l’invio della commissione d’accesso, tra il fatto che qualche
sparuto delinquente abbia deciso di iscriversi al partito e
un’Amministrazione comunale che non è certo funzionalmente collegata ad
alcun partito. Resta da capire, ancora, quale possa essere il potere
condizionante di un delinquente da strada iscrittosi a un partito (in
termini percentuali uno su tremila iscritti) nei confronti di quello
stesso partito e ancor meno dell’Amministrazione che quel partito
sostiene”.
Lo
ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio,
commentando la richiesta del sen. Di Nardo di inviare una commissione
d’accesso al Comune di Castellammare di Stabia.
“Queste
due semplici considerazioni illustrano ben, oltre il necessario, quale
sia il tentativo di strumentalizzazione che soggetti politicamente
disperati e chiusi in un angolo cercano di porre in atto. Quanto alle
«anomalie», il sen. Di Nardo farebbe bene a guardare in casa sua (si
rilegga gli atti dell’inchiesta Acanfora in relazione al suo consigliere
comunale Maurizio Apuzzo). Quanto poi alla vicenda della revoca della
delega all’ex assessore Balestrieri, consiglio al sen. Di Nardo di
smetterla di montare torbidi retroscena perché la vicenda è di una
chiarezza solare: i consiglieri comunali Udc che avevano espresso
Balestrieri come assessore, nel consiglio del 19 dicembre, di fatto
assunsero una linea di opposizione e la conseguenza politica, la cui
attuazione richiese alcuni giorni di valutazione, fu la revoca
dell’assessore stesso. Quanto, ancora, alla tanto invocata commissione
d’accesso, la mia valutazione può essere solo una: non esiste un solo
motivo al mondo perché possa essere inviata, ma quand’anche ne
mandassero dieci continuerei a dormire su otto guanciali limitandomi ad
aspettarne l’arrivo a braccia aperte nella più assoluta serenità. So
bene che, in sede prefettizia e in sede ministeriale, le cose vengono
gestite con grandissima serietà e serenità, e che certe richieste
sciocche e insensate, al cui accoglimento taluni parlamentari si
abbassano, provengono da una politica cittadina di opposizione
totalmente schiacciata dall’azione di governo dell’Amministrazione. Il
ministero, di fronte a tali istanze strumentali, provenienti peraltro da
esponenti di quei partiti del centrosinistra che hanno per anni
praticato una politica di tolleranza nei fatti nei confronti della
criminalità, guarda alle azioni concrete che, nel mio caso, sono tante e
vanno in un’unica direzione: espellere completamente da ogni circuito
cittadino quella camorra che con il centrosinistra aveva condizionato
l’Amministrazione e non solo, come già accertato – guarda caso – proprio
da una commissione d’accesso”, ha concluso Bobbio.
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