venerdì 9 marzo 2012

Inchiesta su chalet dell’Acqua della Madonna, Bobbio: Comune parte civile

“Mi è stato notificato, ieri, il provvedimento ex art. 129 disposizione ed attuazione del c.p.p. con il quale la procura di Torre Annunziata mi ha  comunicato di aver chiesto il rinvio a giudizio per la nota vicenda della gara «truccata» degli chalet dell’Acqua della Madonna per il delitto di turbativa d’asta aggravato nei confronti di tre funzionari comunali, la dirigente Quintavalle, l’arch. Martone e il sig. Lamberti, all’epoca soggetti gestori, a vario titolo, del procedimento amministrativo. La richiesta di rinvio a giudizio si estende anche agli allora partecipanti alla gara, poi risultati vincitori della stessa e aggiudicatari delle sedici concessioni”.
Lo annuncia il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“La vicenda prende le mosse dalle risultanze degli accertamenti della commissione d’accesso poi trasfusi nelle prescrizioni notificatemi all’indomani della mia elezione. Come mio dovere, trasmisi peraltro gli atti stessi alla Procura di Torre Annunziata in relazione a questa e ad altre ipotizzabili e ravvisabili ipotesi di reato. Il procedimento penale in questione, incardinato nel 2010, riguarda l’aggiudicazione dei sedici chalet dell’acqua della Madonna ad altrettanti concessionari avvenuta nel 2006 all’esito di una gara, accuratamente ricostruita dai componenti della commissione d’accesso, risultata sfacciatamente taroccata. La procura di Torre Annunziata, all’esito delle indagini, ritiene oggi di condividere le conclusioni della commissione d’accesso chiedendo il rinvio a giudizio di tutte le persone coinvolte”, ha aggiunto Bobbio.
“L’architetto Quintavalle per espressa prescrizione prefettizia fu già da me destinata ad altro incarico all’interno dell’Amministrazione comunale. Dopo la notifica di richiesta di rinvio a giudizio, è mia intenzione non solo avviare la costituzione di parte civile dell’Amministrazione in sede di udienza preliminare, ma anche promuovere le iniziative disciplinari previste dalla normativa vigente. Appare del tutto evidente, infine, che le persone coinvolte nell’ambito dell’Amministrazione in questa vicenda, se tuttora destinate agli incarichi ricoperti all’epoca, saranno immediatamente avvicendate”, ha concluso Bobbio.

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