“Solo un fazioso, ben consapevole peraltro dei problemi del proprio entourage politico, può dare al mio intervento sulla questione di Gragnano la lettura che vi ha dato Inserra. È palese, infatti, il tentativo di sviare l’attenzione dal punto focale sul quale l’ho centrata con la mia dichiarazione. Il centrosinistra, a Gragnano, sa bene, evidentemente, di dover guardare al suo interno quando si affrontano certi temi. Credo che nessun altro, infatti, abbia letto le mie parole come un tentativo di delegittimare il lavoro della commissione d’accesso. Non ho speso, infatti, una sola parole sullo scioglimento in quanto tale che, ribadisco, molto probabilmente andrà sub judice quanto prima. Solo Inserra può aver letto, nelle mie parole, un giudizio mai pronunciato sulla pretesa sommarietà e superficialità degli accertamenti compiuti dalla commissione”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, commentando le dichiarazioni dell’ex capogruppo del Pd di Gragnano, Michele Inserra.
“Il vero problema che ho creato ad Inserra con il mio intervento e il grave disagio che ho portato allo scoperto con la semplice citazione di un passaggio dell’inchiesta giudiziaria, chissà perché sottovalutato e pretermesso dai più, è la vera ragione dello scatto di nervi dell’ex consigliere. I miei riferimenti, proprio perché la battaglia per la legalità è un valore in sé, non solo devono doverosamente essere approfonditi nelle sedi competenti, ma stanno a dimostrare la mia posizione che ribadisco: a Gragnano, come in altri centri, il centrosinistra vive gravi problemi in materia di rapporti poco chiari. Non è quindi certamente un rimedio quello di invocare una fantasiosa soluzione bipartisan per affrontare la questione avendo tale prospettiva più il sapore di una ipotesi di inciucio che non quello di un modo per risanare il contesto politico. Non è il centrosinistra di Gragnano che può dare lezioni di legalità e di moralità politica a chicchessia e non sarà una scelta come quella da me rifiutata a garantire la politica gragnanese”, ha aggiunto Bobbio.
“Rivendico, quindi, ancora unavolta, per il centrodestra e per il Pdl, a Gragnano come altrove, la forza e la capacità di difendere da soli la propria immagine, il proprio buon nome, la propria identità e il rapporto con gli elettori e i cittadini che, da sempre, parlano di naturale vocazione alla legalità, al rispetto delle regole e alripudio di qualsivoglia contaminazione. Non vorrei essere costretto a ricordare a Inserra, che evidentemente si è particolarmente appassionato alla ormai archiviata ipotesi Zagaroli, che guarda caso, a quello che è dato sapere e senza null’altro voler sottintendere oltre quello che dico, la quasi totalità delle gare d’appalto che si dice formino l’asse portante del provvedimento di scioglimento, furono bandite e gestite in proprio dall’Amministrazione comunale di Gragnano, sindaco Serrapica, quando proprio lo stesso Inserra era assessoreai Lavori pubblici. Va da sé che l’argomento in quanto tale non mi appassiona né mi riguarda, ma che parlare in questo contesto di una candidatura trasversale modello Casal di Principe a Gragnano tutto può voler significare tranne che affrontare e risolvere un problema di trasparenza politica”, ha concluso Bobbio.
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