Abusivismo
edilizio e certificazione antimafia, stretta del sindaco Luigi Bobbio.
Il primo cittadino ha infatti firmato due direttive, indirizzate ai
competenti uffici comunali, su entrambi i temi.
Nel
primo provvedimento, riguardante la repressione del fenomeno
dell’abusivismo edilizio, il sindaco invita la polizia municipale e il
settore Urbanistica «ad intensificare le attività di repressione del
fenomeno dell’abusivismo edilizio» attraverso la contestuale esecuzione
della demolizione in «danno dell’interessato» non appena accertato
l’abuso.
La
direttiva, finalizzata a «garantire» l’immediata «eliminazione dei
manufatti illegali, lesivi del territorio e dell’ambiente», sarà
applicata «a prescindere» dall’entità e dalle dimensioni dell’abuso».
Nel
provvedimento, inoltre, il sindaco invita «ad applicare la medesima
procedura» anche agli «abusi già accertati nel corrente anno» che non
siano in possesso di istanze di sanatoria o di accertamento di
conformità. Anche in questo caso, comunque, quelle «risultanti
astrattamente non accoglibili», perché le opere abusive sono state
realizzate ad esempio in aree vietate, «saranno valutate con priorità»,
ai fini del rigetto dell’istanza, così da «giungere alla rapida
demolizione dei manufatti eseguiti».
Quanto,
invece, alla certificazione antimafia, Bobbio ha indirizzato al settore
Affari generali e all’ufficio gare e contratti una direttiva per
«procedere a un aggiornamento», presso la Prefettura di Napoli, «della
posizione antimafia, da informativa tipica ed atipica, di tutte le
imprese legate contrattualmente al Comune da periodo superiore a sei
mesi». Tale aggiornamento «sarà effettuato con cadenza semestrale in
ordine alle imprese il cui contratto abbia durata superiore a sei mesi».
“Ho
adottato la prima direttiva per diffondere la consapevolezza, da parte
degli aspiranti abusivisti, che nessuno potrà più sperare, avendo
realizzato o iniziato a realizzare un manufatto abusivo sul territorio
del comune, in alcuna ipotesi di lungaggini burocratiche o
procedimentali condite di ricorsi e controricorsi per cercare di farla
franca o di tirarla a lungo per anni, nella speranza di una sanatoria o
di uno «smarrimento» di carte. L’obiettivo, quindi, è di assicurare in
tempo reale, rispetto all’accertamento dell’abuso, la sua immediata
rimozione”, ha commentato il sindaco. Che ha continuato: “La direttiva
sull’aggiornamento semestrale delle certificazioni antimafia, presso la
Prefettura di Napoli, invece, va nella direzione di avere un
monitoraggio costante della situazione antimafia di qualunque soggetto
in rapporto con la mia Amministrazione. Ciò tanto più in riferimento a
quelli da me ereditati all’atto del mio insediamento”, ha concluso
Bobbio.
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