sabato 26 novembre 2011

Notte dell’Immacolata, Bobbio: Palio dei falò per recuperare tradizione e debellare illegalità

“Sono tutti bravi a parlare di contrasto alle illegalità e alla camorra ma poi, quando si tratta di commentare iniziative concrete della mia Amministrazione, si lascia prevalere la logica della sterile contrapposizione politica e si finisce con il fare un obiettivo favore ai clan. Questo è, infatti, probabilmente contro le sue stesse intenzioni, il risultato che raggiunge chi, mio avversario politico, parlando del Palio dei falò dello scorso anno, si ostina a definirlo un «fallimento», pensando di farmi una cosa sgradita”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“In primo luogo, infatti, non si è trattato di un fallimento, in quanto, con tutte le intimidazioni che vi sono state e la palese contrarietà dei clan, riuscimmo a fare comunque due falò che attrassero in villa più di 10mila persone. Ma, comunque, quand’anche si fosse trattato di un fallimento (e ribadisco che non lo è stato), ciò sarebbe legato al fatto che non solo quello era il primo anno, ma anche alla precisa attività di «attacco» della camorra che intimidì, all’ultimo minuto, quei comitati cittadini che avevano aderito alla nostra iniziativa. Pertanto, chi dice che è stato un fallimento, di fatto sta facendo, probabilmente involontariamente, i complimenti ai clan. Questo, almeno, per quei quartieri nei quali i falò in strada – che comunque sono una manifestazione di inciviltà – rappresentano una forma di controllo del territorio e di omaggio ai boss. Io sono convinto che i delinquenti e gli incivili a Castellammare siano comunque una minoranza e che quest’anno il Palio, dopo il successo dell’anno scorso, sarà un trionfo di pubblico e di gioia collettiva”, ha aggiunto Bobbio.
“Sono fiducioso, contrariamente al consigliere Sicignano, che vi sarà partecipazione anche da parte dei cittadini dei rioni e confido nella loro volontà di collaborare al recupero pieno della vera tradizione bella e civile. Come ovvio, dissento da Sicignano anche nella valutazione che fa delle iniziative di contrasto ai fuochi illegali che, come l’anno scorso, saranno attuate dalle forze di polizia e dall’Amministrazione comunale: contrastare attività illegali, anche se comporta l’uso della forza, non rappresenta certo una guerra civile e non serve sicuramente l’esercito per reprimere gli illeciti, anche in maniera dura, nei confronti di 4 teppisti e «camorristelli». Quanto alla rutilante idea delle piazze requisite e presidiate, credo che sia sufficiente un no-comment. Non è necessario, per essere mio avversario politico, fare il bastian contrario a tutti i costi. A Sicignano chiedo, anzi, di unirsi a noi nel sostenere e nel rafforzare questa iniziativa di recupero di civiltà e di tradizione per non privare Castellammare dei suoi retaggi culturali, restituendo però ad essi, ripulendoli da ogni aspetto di trivialità, la loro antica nobiltà. Combattere l’inciviltà dei falò per strada e recuperare invece la vera tradizione dei falò sull’arenile significa rafforzare anche le altre belle tradizioni stabiesi, delle quali come sindaco vado orgoglioso, come «fratelli e sorelle», iniziativa, quest’ultima, che invece ovviamente appoggio e sostengo. Caro Antonio, né tu né io, ovviamente, siamo i depositari del Verbo, ognuno fa il suo meglio per salvare questa città e rilanciarla: questa volta, però, credo proprio di avere ragione e ti ribadisco l’invito a stare dalla nostra parte”, ha concluso Bobbio.

1 commento:

  1. Salve sign.Sindaco la prego di intervenire al più presto in via Cosenza 180 dove stavano le giostrine xke hanno costruito addirittura una casa fatta con pezzi di legno reciclati pericolosa x i bambini son sicuro che la notte dell'immacolata qualcuno si farà male e ancora le dico la piazzetta adibita x i bambini con le giostrine nn esiste più,grazie

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