(Ph. Manzo) |
“Si è messa in moto (meglio tardi che mai) l’internazionale dei giornalisti rossi. Su un paio di quotidiani, nella cronaca locale, sono comparsi resoconti della manifestazione a tutela dei sindacati che hanno superato ampiamente il confine del falso storico, a meno che gli autori di quelle cronache, forse anche accecati dal furore ideologico, non abbiano avuto serie difficoltà nel valutare in termini di presenze quello che gli sfilava davanti. Ma si sa: questi conteggi sono soggettivi e mai come in questi casi la matematica dev’essere una opinione”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“In questi resoconti ha inoltre certamente giocato un ruolo pesante (anche talvolta a dispetto della ancor giovane età anagrafica) la sclerosi degenerativa professionale, culturale e ideologica di qualche articolista, incatenato ai soliti logori stereotipi secondo i quali, per loro, la manifestazione sindacale è sempre ‘colossale’, ‘imponente’, ‘orgogliosa’, e riscuote sempre, oltre a partecipazioni oceaniche, anche la presenza unanime della città. Ecco che allora c’è chi ne conta mille, chi tremila, c’è chi ne conta 4mila come accaduto ieri. Ed ecco che qualche pazzerellone, solo perché incontra il presidente della locale Ascom davanti al suo negozio, mentre sfila il corteo, si ritiene in diritto di riferire che l’ottimo imprenditore stesse anch'egli sfilando entusiasticamente, cosa storicamente falsa”, ha aggiunto Bobbio.
“Quanta volgarità e quanto dilettantismo. Vergogna! Tuttavia, malgrado l’internazionale rossa di questi giornalisti, alle loro valutazioni numeriche soggettive e prive di documentazione, si contrappone il dato fotografico da noi pubblicato e riguardante la presenza effettiva al comizietto davanti al Comune: al più, trecento persone comprensive di professionisti del sindacato, di consiglieri comunali, di qualche studentello, di qualche commerciante non iscritto all’Ascom, come quelli di via Brin, di rappresentanti di Pomigliano d’Arco, di quelli del Cis di Nola, e di qualche appartenente alle forze dell’ordine in borghese che si aggirava nel gruppuscolo.
nella foto: il corteo di manifestanti arrivato al Comune (Ph. Manzo) |
Ai nostri cari professionisti della disinformazione auguriamo buon lavoro, ricordando ad ognuno di essi che l’unico fango che c’è in questa ultima vicenda è quello del loro prezzolato resoconto nonché quello che si trova nella loro scatola cranica”, ha continuato Bobbio.
“Alle falsità di costoro continuerò a rispondere con un’unica e sola verità: l’impegno concreto del sottoscritto, di concerto con la mia Amministrazione, finalizzato esclusivamente ad addivenire ad un nuovo e reale rilancio economico ed occupazionale della nostra città. Tutto il resto è noia. Agli amici lavoratori confermo di essere al loro fianco e di continuare a lavorare per il loro interesse, chiedendogli una sola cosa: cambiatevi rappresentanti. Comunque, fa altresì piacere leggere, di contro, che altri giornalisti mantengono una elevata e rigorosa deontologia professionale, riportando episodi scomodi, accaduti nella manifestazione, come il gravissimo assalto alle transenne, senza minimizzarlo, e il criminale e terroristico gesto del raid vandalico da parte di alcuni manifestanti a un bar cittadino che aveva osato mantenere la saracinesca alzata. Ho fiducia, peraltro, che a questi episodi si allarghino accertamenti già in corso circa le modalità con le quali, nei giorni precedenti la manifestazione, sarebbe stata chiesta da più di qualcuno la ‘spontanea adesione’ alla protesta”, ha concluso Bobbio.
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