L'analisi della situazione, da parte dei rappresentanti dei lavoratori, si è sviluppata sia sul piano nazionale che locale, ed ha toccato – in particolare – l'evoluzione dello scenario industriale nel settore della cantieristica, scosso da una profonda congiuntura nazionale e internazionale, e l'efficacia delle misure anti-cicliche attivate e da attivarsi.
Il sindaco, Luigi Bobbio, nel ribadire ai sindacati – che ne hanno dato atto – il massimo livello di attenzione al grave problema sociale ed economico connesso alla crisi dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, e la vicinanza dell'Amministrazione comunale ai lavoratori del sito e dell'indotto, si è detto disponibile a portare le istanze dei lavoratori nelle sedi istituzionali competenti, per contribuire – nel rispetto dei ruoli e delle competenze – all'individuazione di adeguati percorsi di tutela occupazionale e di rilancio del complesso produttivo navalmeccanico stabiese.
Il sindaco, nel corso della riunione, si è inoltre fatto carico di chiedere al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e agli assessori competenti, Sergio Vetrella (Attività produttive) e Severino Nappi (Lavoro), un incontro urgente riguardo agli sviluppi relativi all'accordo sul bacino di costruzione, che dovrebbe garantire al sito di Castellammare di Stabia la dotazione infrastrutturale capace di superare il gap tecnologico di cui soffre lo stabilimento cittadino nei confronti dei concorrenti nazionali e mondiali. Bobbio ha anche aggiunto che, nelle prossime ore, invierà una lettera al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, per sollecitare la fissazione di un tavolo nazionale sulla cantieristica, al quale affrontare anche la situazione di Castellammare di Stabia.
Riguardo alla definizione del piano di cassaintegrazione per i lavoratori dell'indotto, concordato da imprenditori e parti sociali, alla presenza del Prefetto di Napoli e del sindaco, nelle scorse settimane, Bobbio ha invece sottolineato, ancora una volta, la necessità non più procrastinabile, da parte della filiera imprenditoriale interessata, di aderire all'accordo già raggiunto e sottoscritto a Palazzo di Governo sulla cig.
“A seguito dell’incontro, in data odierna ho inviato al Ministro dello Sviluppo economico, al Presidente della Regione Campania e al Sig. Prefetto di Napoli tre distinte missive, con le quali ho sollecitato, ciascuna delle suddette Autorità, a voler fissare nuovi, urgentissimi incontri, nel tentativo di dare una scossa e una possibile soluzione a una situazione che a tutt’oggi appare ancora incerta, e confusa”, ha commentato Bobbio.
“In particolare, ho segnalato al Sig. Prefetto la necessità di fissare un incontro ad horas sulla gravissima tematica di salvaguardia dell'occupazione dei lavoratori dell'indotto, nella considerazione e nella constatazione che, in questo particolare settore, quello che oggi appare francamente incomprensibile e inaccettabile è l’atteggiamento di gran parte dei titolare delle ditte, che sembrano in questo momento più orientati al conseguimento di interessi e obiettivi personali, che non alla condotta di un vero e sano imprenditore, ossia di un soggetto economico che è tale, almeno in teoria, proprio se, e quando, sa caricare sulle proprie spalle la caratteristica più bella e importante dell’imprenditore, cioè il rischio d’impresa, e quando sa scommettere su se stesso e sulle proprie capacità, investendo sulla propria azienda, invece di capitalizzare a scopi esclusivamente personali”, ha concluso Bobbio.
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