“Non
sono ammissibili forme di qualsiasi tipo di costrizione e di
prevaricazione anche indiretta a sostegno di qualsivoglia crisi o
criticità sociale. Non è concepibile che esercizi commerciali, per
definizione al servizio del pubblico, vengano invitati alla chiusura
tanto più in occasione di una semplice riunione, ancorché importante,
presso la sede regionale”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Abbiamo
dimostrato, ampiamente, in questi mesi, quali siano l’intensità e la
produttività dello sforzo che la mia Amministrazione è in grado di
produrre sui temi del lavoro. Proprio per questo ed a maggior ragione,
non posso permettere simili invasive forme di protesta che, senza una
reale funzione, andrebbero a danneggiare la generalità dei cittadini.
Non è ammissibile, quindi, che anche uno solo degli esercizi commerciali
di Castellammare aderisca a questo improvvido invito. Ho dato
disposizione pertanto alla polizia municipale di procedere a segnalare,
ai sensi e per gli effetti di legge, gli esercizi commerciali che
verranno trovati oggi chiusi senza un giustificato motivo, non potendosi
ovviamente ritenere tale il «gentile» invito rivolto da alcuni operai.
Saranno attentamente valutate, inoltre, per verificarne la regolarità o
meno, forme di «oscuramento commerciale» quali la mancata accensione
delle luci e delle insegne e la parziale chiusura degli esercizi. Il
lavoro va difeso e lo stiamo difendendo con le unghie e con i denti, ma
vanno difesi anche il lavoro dei commercianti e gli interessi dei
cittadini”, ha concluso Bobbio.
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