Il fallimento misero dell'ennesima congiura di palazzo tentata dall'opposizione
dimostra due cose: che questa sinistra stabiese è oppressa da un vuoto politico
pneumatico e che la mia maggioranza politica non solo c'è ma è così forte e
coesa da aver saputo resistere, ignorandole, anche alle opache lusinghe degli
avversari politici.
L'ennesimo
fallimento di questa sinistra capace solo di tramare e incapace di fare
politica ha generato il latrare impotente di questa mattina, condito come al
solito di falsità proprio da parte di chi dovrebbe andare a nascondersi
chiedendo scusa per lo stato miserevole in cui mi ha consegnato la città.
Ciò di
cui incredibilmente cercano di accusare la mia amministrazione rappresenta in
realtà la situazione che hanno lasciato, una situazione che in circa un anno e
mezzo di governo cittadino stiamo riuscendo tuttavia a ribaltare.
Castellammare
grazie al nostro duro lavoro ha trovato in questo momento una pace sociale.
Sacche storiche di disagio lavorativo come quella dell'Avis e di Stabia Porto
hanno per la prima volta trovato un percorso di soluzione stabile e concreta.
La
questione Fincantieri dopo anni di chiacchiere, ha visto prospettive concrete e
risultati innegabili quali l'arrivo dei due pattugliatori e la firma di un
protocollo d'intesa che parla per la prima volta di bacino di costruzione.
La città
sta ritrovando il gusto della legalità e del rispetto delle regole e ne sta
riscoprendo l'immenso valore civile con innegabili riflessi sulle capacità
economiche e di rilancio complessivo.
La
vergogna degli inquinamenti camorristici e dell'omicidio Tommasino ha
finalmente trovato il riscatto di un'amministrazione che per la prima volta ha
messo in campo molte iniziative concrete di contrasto alla fogna camorristica.
Le Terme,
consegnateci da Vozza e compari in stato di morte cerebrale, hanno finalmente
una prospettiva concreta di salvataggio e di rilancio dopo anni di gestione
clientelare e predatoria, senza mai produrre un piano industriale.
Opere e
finanziamenti importanti, grazie all’amministrazione di centrodestra, stanno
finalmente concentrandosi su Castellammare.
Mi rendo
quindi conto che per la sinistra stabiese tutto ciò rappresenta l'ennesima e
insostenibile sconfitta.
E se si
tiene conto della spaventosa entità del disastro ereditato le cose fatte in
questo anno e mezzo rappresentano molto di più di quanto ci si potesse
normalmente attendere.
Ciò non
vuol dire, ovviamente, che sia stato realizzato tutto.
I tre
anni e più che mancano alla fine del mandato saranno dedicati in maniera instancabile
a conseguire tutti gli obiettivi del programma.
Il resto
sono solo le chiacchiere e la rabbia di una sinistra che ha seri problemi a
Castellammare come nel resto del Paese: una sinistra che malgrado le sue
sconfitte, la sua incapacità, in più di quindici anni al potere in Campania e a
Castellammare, non perde lo spregevole vizio di ergersi, con tono professorale
e cattedratico e con superba arroganza, piena di niente, a giudice degli altri.
Tuttavia, a Castellammare, mentre per SEL, così mirabilmente e rutilantemente,
incarnata da tale Ciliberto e dal tristemente noto Vozza non ci sono speranze,
al miglior PD stabiese che pure sopravvive, mi sento di consigliare di
sciogliersi quanto prima dall'abbraccio mortale di Vozza e affiliati per
recuperare la credibilità, la maturità e la capacità propositiva di un partito
che, pure, serve al corretto svolgimento del gioco democratico.
Quanto
alla vicenda del consigliere Aldo Esposito, tale Ciliberto merita solo una
citazione: “Ognuno dal proprio cuor l'altrui misura ”.
Se lei o
i suoi amici sono abituati a comportarsi come accusano me di fare ciò non vuol
dire che questo sia vero.
Sono e
resto a disposizione del consigliere Esposito (e di chiunque altro venga
diffamato e calunniato dal tritacarne mediatico della sinistra stabile) come
testimone di verità nelle sedi competenti che dovesse ritenere di adire.
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