“La vicenda Fincantieri, per quanto riguarda Castellammare di Stabia, è troppo delicata per essere affrontata, con tutto il rispetto per il presidente degli armatori italiani Paolo D’Amico, con toni tutto sommato semplicistici tipici di chi osserva la questione da lontano e non ne vive personalmente le drammatiche ricadute. Certamente, è da cogliere come obiettivo virtuoso, il suggerimento alla condivisione dei percorsi, ma ritengo necessario stigmatizzare con forza la assoluta inaccettabilità di un intervento che, nel bel mezzo di un lavoro duro e faticoso, teso da parte di tutti a salvare la missione produttiva del cantiere di Castellammare, con inaccettabile leggerezza introduce un argomento che non è affatto all’ordine del giorno, ossia quello della riconversione”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Mi permetto segnalare al presidente D’Amico che sono ormai mesi che stiamo lavorando a un protocollo d’intesa, la cui firma arriverà tra pochi giorni, che parla una lingua del tutto diversa rispetto alla sua, un protocollo d’intesa fortemente voluto dal ministro Romani e dal presidente Caldoro, il cui contenuto si rifà esclusivamente ad obiettivi di natura marcatamente industriale, quali l’affidamento dello studio di fattibilità del nuovo bacino di costruzione, l’adeguamento dell’attuale struttura cantieristica per nuovi carichi di lavoro, la ricerca di nuove commesse e la tutela dei lavoratori, specialmente di quelli dell’indotto, dal punto di vista del sostegno al reddito e della qualificazione e riqualificazione professionale”, ha aggiunto Bobbio.
“Con l’occasione, faccio sommessamente notare al presidente D’Amico che, forse, qualcuno gli ha fornito informazioni errate, atteso che i due pattugliatori sono già in lavorazione al cantiere di Castellammare di Stabia. Spero, al contrario, vivamente, di poter contare almeno da questo momento in poi sul sostegno del presidente D’Amico nel sollecitare gli armatori italiani, e quelli campani in particolare, ad una maggiore attenzione e ad una nuova concretezza nell’individuare percorsi che possano portare al cantiere di Castellammare nuove commesse riguardanti proprio le loro flotte. Non è bello parlare dei problemi altrui, qui in Italia, risolvendo i propri all’estero”, ha concluso Bobbio.
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