La giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, arch. Francesco Di Somma, ha esaminato ed adottato il “Regolamento in materia di installazione ed esercizio attività in chioschi su aree pubbliche”, trasmettendolo, per l’approvazione definitiva, al consiglio comunale. Il provvedimento si è reso necessario considerata la mancanza presso l'Ente municipale di una specifica regolamentazione in materia e per poter conferire a tali manufatti commerciali un assetto ordinato sul territorio cittadino, garantendo loro armonia e compatibilità con le caratteristiche architettoniche e paesaggistiche delle aree in cui verranno collocati. Il tutto nell’assoluto rispetto delle prescritte condizioni igienico-sanitarie.
Il dispositivo regolamentare precisa sia le definizioni sia le caratteristiche generali delle opere; infatti, sono definiti chioschi quei manufatti identificabili come installazioni amovibili al servizio del pubblico, realizzate mediante strutture non fissate in modo permanente al suolo e collocate al di fuori delle aree mercatali appositamente definite ed istituite. Il provvedimento, altresì, individua due categorie di chioschi, distinte sulla base del periodo di occupazione del suolo pubblico:
a) chioschi a carattere temporaneo
b) chioschi a carattere duraturo
Inoltre è stata prevista la possibilità di installare strutture amovibili su suolo pubblico da parte di pubblici esercizi, laboratori artigianali ed attività merceologiche di interesse gastronomico, culturale e turistico, occupando spazi antistanti gli immobili sede dell'attività. Ovviamente, il regolamento in questione, al di là delle relative espresse previsioni, non prescinde dalla normativa comunale per il rilascio delle autorizzazioni inerenti i pubblici esercizi e le rivendite di giornali e riviste, nonché delle leggi sanitarie ed urbanistiche vigenti. Una precisa ed articolata regolamentazione in materia, al contempo, costituisce però senz'altro deterrente alla collocazione abusiva di strutture.
“Un nuovo, ulteriore importante passo in avanti sul percorso intrapreso dalla mia Amministrazione per il rapido ritorno della città alla normalità”, ha commentato il sindaco, Luigi Bobbio. “Un decisivo passo per recuperare un settore di grande importanza, per una città a vocazione turistica, alla piena legalità con un provvedimento che, peraltro, sarà anche incentivante per coloro che vorranno avviare le attività imprenditoriali connesse a tali strutture. Una città nuova, in cui dopo decenni di oppressione comunista e di lassismo connivente con frange criminali, i cittadini e i piccoli imprenditori non saranno più tenuti dalla casta politico-comunista nella apparentemente comoda schiavitù dell’imprenditore abusivista e i camorristi, privi di legittimazione ad essere imprenditori in quanto tali, non potranno più manifestare con la connivenza della politica di sinistra, com’è stato fino ad oggi, il loro potere criminale occupando indisturbati porzioni del territorio pubblico. Anche con questo provvedimento, restituiamo la città ai cittadini onesti ai quali consentiamo, finalmente di essere liberi, non più schiavi dell’abusivismo clientelare consentito da chi, per tale loro condizione, per anni li ha taglieggiati politicamente ed economicamente”, ha concluso Bobbio.
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