venerdì 16 novembre 2012

Ordinanza rifiuti, Bobbio: multe a chi ruba vestiti destinati a bisognosi, non ai poveri Il sindaco: il mio provvedimento serve a punire chi vuole guadagnare sulla beneficenza

“Basterebbe informarsi un po’ per evitare figuracce, come quelle che stanno collezionando quei pochi, per fortuna, che hanno fatto populismo di bassa lega sulle finalità della mia ordinanza che vieta di rovistare tra i rifiuti”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Il provvedimento risponde anzitutto al diritto dei cittadini stabiesi di avere strade e marciapiedi puliti e non invasi dall’immondizia fuoriuscita da sacchetti, ma serve anche e soprattutto a evitare che prosegua la razzia di abiti destinati ai poveri e alle associazioni di volontariato – ha specificato il primo cittadino -. Forse a qualcuno sfugge il particolare che esistono numerose inchieste, l’ultima risale ad appena pochi mesi fa ad opera della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, su traffici illeciti di abiti usati gestiti dalla criminalità organizzata nella provincia sud di Napoli. Gli indumenti venivano, appunto, rubati nei cassonetti posizionati, in strada, dalle associazioni di beneficenza e rivenduti a imprenditori che si occupavano poi di «riciclarli» sulle bancarelle, senza nemmeno sottoporli a trattamenti igienico-sanitari. È davvero allora in malafede parlare di un’ordinanza che colpisce i poveri o i senzatetto, perché le finalità sono tutt’altre”.
“La mia Amministrazione, checché ne dicano i «signornò» che si affannano a replicare a ogni nostra iniziativa, è da sempre attenta al sociale. Basterebbe pensare che, in occasione dell’anomala ondata di gelo del febbraio scorso, l’assessorato alle Politiche sociali si attivò per coinvolgere le più importanti realtà associative stabiesi per offrire ricovero e pasti caldi ai senzatetto. L’Amministrazione e il sindaco di allora sono gli stessi di oggi. Lo ricordo a chi ha perso la memoria ma continua a parlare a sproposito”, ha concluso Bobbio.

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