“Basterebbe informarsi un po’ per evitare figuracce, come quelle
che stanno collezionando quei pochi, per fortuna, che hanno fatto populismo di
bassa lega sulle finalità della mia ordinanza che vieta di rovistare tra i
rifiuti”.
Lo ha
detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Il
provvedimento risponde anzitutto al diritto dei cittadini stabiesi di avere
strade e marciapiedi puliti e non invasi dall’immondizia fuoriuscita da
sacchetti, ma serve anche e soprattutto a evitare che prosegua la razzia di
abiti destinati ai poveri e alle associazioni di volontariato – ha specificato il
primo cittadino -. Forse a qualcuno sfugge il particolare che esistono numerose
inchieste, l’ultima risale ad appena pochi mesi fa ad opera della Direzione
distrettuale antimafia di Firenze, su traffici illeciti di abiti usati gestiti
dalla criminalità organizzata nella provincia sud di Napoli. Gli indumenti
venivano, appunto, rubati nei cassonetti posizionati, in strada, dalle
associazioni di beneficenza e rivenduti a imprenditori che si occupavano poi di
«riciclarli» sulle bancarelle, senza nemmeno sottoporli a trattamenti
igienico-sanitari. È davvero allora in malafede parlare di un’ordinanza che
colpisce i poveri o i senzatetto, perché le finalità sono tutt’altre”.
“La mia
Amministrazione, checché ne dicano i «signornò» che si affannano a replicare a
ogni nostra iniziativa, è da sempre attenta al sociale. Basterebbe pensare che,
in occasione dell’anomala ondata di gelo del febbraio scorso, l’assessorato
alle Politiche sociali si attivò per coinvolgere le più importanti realtà
associative stabiesi per offrire ricovero e pasti caldi ai senzatetto. L’Amministrazione
e il sindaco di allora sono gli stessi di oggi. Lo ricordo a chi ha perso la
memoria ma continua a parlare a sproposito”, ha concluso Bobbio.
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