“Alcune notizie di stampa riportano diverse inesattezze che
probabilmente sarebbero state evitate se si fosse preferito attingere le
informazioni direttamente dall’Amministrazione. In ogni caso, la notizia è che
sono stati aggiornati i diritti di segreteria, istituiti per legge, ed
integrati con i diritti d’istruttoria, anch’essi previsti da legge. Il tutto in
notevole ritardo rispetto a quanto già da molto tempo hanno determinato tutti
gli altri Comuni di pari e superiore importanza. La, sicuramente non destrorsa
(politicamente), città di Napoli applica per i soli diritti di segreteria
importi oscillanti tra i 110 ed i 1.200 euro a seconda del titolo abilitativo
richiesto. Anche la deluchiana (quindi non vicina a Monti) Salerno riscuote
cifre oscillanti tra gli 80 ed i 2.000 euro sempre a seconda del titolo
richiesto e come somma delle due tipologie di diritti. E molto similmente si
può dire di Terzigno, San Giorgio a Cremano, Portici, Ischia, Nola, Poggiomarino,
Villaricca, Battipaglia… Per non dire di fuori regione! Pertanto è del tutto
improprio e poco informato il richiamo alle «tasse», dato che si attua solo ora
e da ultimi”.
Lo ha
detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Ma veniamo al merito. Gli
importi dei diritti sono affissi presso gli uffici comunali e sono
riscontrabili nella delibera di giunta n°171 del 18 ottobre 2012. Essi
riguardano tutte le pratiche e certificazioni edilizie. Ma occorre sgomberare
subito il campo da alcune pacchiane inesattezze di informazione rese negli
articoli. Prima inesattezza: il cittadino NON dovrà pagare nulla in caso di
trasloco, tranne che per l’occupazione di suolo pubblico (trattasi di qualche
decina di euro a seconda dei metri quadri impegnati) che non è stata
assolutamente modificata. Le notizie di stampa riportano una cifra tra i
150 ed i 300 euro. Molto probabilmente sono stati confusi i diritti per le
pratiche di «scarico» con operazioni di trasloco, mentre i diritti di scarico veri ineriscono gli «scarichi di acque reflue»
(potevano anche arrivarci visto che è riportata la voce «rinnovo» e sarebbe ben
difficile rinnovare un trasloco). Ad ogni buon conto i diritti di segreteria e
di istruttoria non si applicano a quelle occupazioni non commerciali e non
legate ad interventi edilizi, sempre che limitate temporalmente ad un massimo
di tre giorni, quali movimentazioni temporanee di merci, materiali e similari –
ha aggiunto Bobbio –. Poi c’è la chicca, intesa come bufala, del pagamento dei
diritti per gazebo o stands di partiti, associazioni, comitati, ecc. Anche per
questi casi NON vi è alcun diritto da pagare. D’altra parte per questi ed altri
casi il regolamento della tassa di occupazione di suolo pubblico prevede
l’esonero! Sarebbe mai stato ipotizzabile e logico non far pagare la tassa e
riscuotere invece il diritto? Anche qui: Fiato al nulla! Poi un solo accenno al
ristoro dei costi sostenuti: valuti il lettore se la richiesta di rimborso di
copie e spese sostenute, per uffici che stentano ad avere carta su cui stampare
ed ancor più cartucce e toner con cui stampare, sia un capriccio o una reale
necessità che nei prossimi anni sarà ancor più pressante”.
“Sono pochi, anzi pochissimi gli
utenti degli uffici comunali che non si lamentano per la scarsa efficienza
della macchina amministrativa e per la lungaggine dei tempi di evasione delle
pratiche, soprattutto in ambito edilizio. Tutto ciò è retaggio di un
incancrenito sistema organizzativo degli uffici che viene da lontano e che
nessuno ha provveduto mai a rendere efficiente, dando adito, tra l'altro,
all’esternazione di pessimi giudizi nei confronti dei dipendenti pubblici.
Nel caso in questione i diritti
(e non tasse!) di segreteria ed istruttorii in materia di edilizia privata sono
stati adeguati a quelli, già da molto tempo, vigenti in altre realtà cittadine
per importanza analoghe alla nostra. I diritti sono stati adeguati in occasione
dell’istituzione dello Sportello unico per l’edilizia che realizzerà un salto
qualitativo nei rapporti tra cittadino ed Amministrazione eliminando tutta quel
senso d’incertezza e disorientamento che ha connotato l’iter amministrativo delle
pratiche passate. È bene chiarire, infatti, che i nuovi costi serviranno a
garantire che chiunque presenti una istanza non debba ritornare più volte per
motivi di incompletezza della documentazione né debba aspettare per conoscere lo
stato della pratica o i tempi previsti per il disbrigo completo. I nuovi costi
saranno lo specchio dell’efficientamento dell’intera struttura di acquisizione,
verifica, approvazione e controllo dell’intera attività edilizia. Troppo spesso
ci si dimentica che una pratica edilizia comporta un complesso di attività che
non si esaurisce nell’autorizzazione concessa ma si prolunga nei controlli e
nella ulteriore gestione nel tempo della stessa, anche per conto di altri enti
ed istituzioni”.
“Tutti coloro che dandosi fiato
(fiacco, molto fiacco) parlano di «tasse su tutto» forse lo fanno perché sanno
bene di che parlano: sono coloro che per gli anni passati hanno condotto il Comune,
tra mille sprechi ed occultazioni di spese (con chissà quante complicità) sul
baratro del dissesto finanziario. Loro le tasse non le hanno messe (si fa per
dire!) tanto sapevano che qualcun altro avrebbe dovuto pagare i LORO CONTI.
Quanto si sta facendo ora non sono tasse e balzelli, sono il riscatto, autonomo
e civile, per uscire con dignità da una condizione di incontrollata precarietà
dove populistici, demagogici, sprovveduti e poco oculati vecchi amministratori
del passato hanno condotto la citta di Castellammare… E oggi parlano pure. Che
cialtroneria…”, ha concluso il sindaco.
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