Il
fischio, inconfondibile, dei razzi e dei fuochi d’artificio che salgono in
cielo per poi esplodere, nelle tranquille notti stabiesi, per festeggiare le
più disparate ricorrenze (compleanni, matrimoni, comunioni, battesimi, sagre… e
chi più ne ha, più ne metta) sono diventati per i cittadini di Castellammare una
sorta di «incubo notturno», soprattutto nel periodo estivo. Quando, complice il
bel tempo, gli organizzatori di feste e festicciole decidono di allietare
l’evento con spettacoli pirotecnici, senza però preoccuparsi troppo dei rumori
molesti che arrecano a chi abita nei paraggi e anche oltre. Le lamentele che
giungono negli uffici della polizia municipale e presso le forze dell’ordine,
in questo periodo, non si contano.
Un malcostume che ha spinto il
sindaco Luigi Bobbio a firmare una ordinanza che vieta l’«accensione, il lancio
e lo sparo di fuochi d’artificio su tutto il territorio comunale» dalle ore 23
alle ore 7 nel periodo compreso tra il 1° agosto e il 30 ottobre 2012.
I trasgressori saranno puniti con
una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro e con il sequestro del materiale
pirotecnico.
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