sabato 7 gennaio 2012

Multiservizi, Bobbio: Balestrieri e sinistra non infangheranno nostro buon governo

“Premesso che, purtroppo, mi devo ancora una volta occupare della solita polemicuccia montata ad arte da Metropolis e dai suoi giornalisti targati sinistra in genere, in collaborazione con un signore che è stato per un brevissimo periodo assessore; premesso inoltre che si tratta dell’ennesima bufala e che come al solito me ne frego di quel che dice quel soggetto, perdiamo qualche secondo nell’affrontare, speriamo per l’ultima volta, questa pseudo-faccenda. Balestrieri (e non stiamo a scomodare il Manzoni in riferimento al filosofo greco Carneade) con questa intervistina si è preso l’ultimo quarto d’ora di visibilità in relazione ai quattro lettori di Metropolis e alla sua ormai estinta carriera politica. Senza scomodare la logica, perché useremmo parole grosse, bisogna ricordare soltanto che la cosiddetta nota di chiarimenti, firmata dall’ottimo Balestrieri, se era realmente volta ad ottenere delle notizie, allora evidentemente non ne conosceva le risposte perché, diversamente, le dichiarazioni pubblicate oggi le avrebbe fatte prima. Se invece pensava di conoscerne le risposte, allora non si capisce perché si è svegliato dal suo torpore solo dopo essere stato revocato. La verità è solo una: Balestrieri, ispirato dal suo consigliere di riferimento e con un pizzico d’isterismo dovuto al siluramento, sta pericolosamente sfiorando la linea rossa della calunnia e della diffamazione. Questa città ne ha fin troppo di «praticoni» che, grazie a qualche esperienza commissariale fatta sul campo, pensano di poter dare lezioni a tutti. Le specializzazioni sono un’altra cosa. Balestrieri si decise a protocollare la sua letterina con richiesta di informazioni, che in realtà era solo un tentativo di lezioncina fatta a chi ne sa più di lui, solo dopo l’inaccettabile comportamento tenuto in consiglio comunale, sotto le indicazioni di qualcuno probabilmente assiso in Aula, dai tre consiglieri che lo avevano espresso. La sua revoca è stato quindi la conseguenza politica di un atteggiamento politico inaccettabile ed è stata categoricamente richiesta da tutto il resto della maggioranza consiliare”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, rispondendo alle ultime dichiarazioni dell’ex assessore Francesco Balestrieri.
“Del resto, la comunicazione scritta a firma dell’ex assessore Balestrieri, che ricordo era stato nominato la scorsa estate, giunge soltanto alla fine di dicembre di quest’anno, quando invece il nuovo dirigente dell’ufficio, nominato dall’Amministrazione, con proprio atto di determinazione, aveva adeguato il sistema di controllo analogo sulla società alle disposizioni intervenute il 13 agosto del 2011 con l’approvazione del decreto legge nr. 138. In conseguenza della nuova impostazione, l’ufficio ha introdotto nel rapporto contrattuale con la Multiservizi il nuovo sistema previsto dalla normativa quanto all’espletamento di gare, per acquisti e forniture, assunzioni, report sullo svolgimento del servizio, del resto mai prima configurato nel rapporto contrattuale con la società. Pertanto, alla luce di quanto sopra, assumere che il preteso atto di controllo opera dall’assessore possa costituire un motivo della revoca dell’incarico, addirittura a fronte di una allusione ad una fastidiosa interferenza nelle decisioni del sindaco, appare assolutamente disatteso dai fatti, posto che l’ufficio già aveva avviato un capillare sistema di controlli mai configuratosi per l’Ente. Del resto, lo stesso fatto ipotizzato ed allusivo a «irregolarità» nei conferimenti ha trovato pronta risposta da parte degli uffici laddove i funzionari hanno provveduto ad effettuare ogni necessario accertamento.
All’ispettore Balestrieri ricordo ancora che l’Amministrazione e la città sono andate avanti e hanno cominciato a riprendersi anche prima di lui e la sua brevissima esperienza come assessore non ha rallentato il processo di rinascita. Su mia espressa indicazione e sotto continuo mio monitoraggio erano già stati avviati i percorsi per quanto riguarda il cimitero che lui oggi un po’ pomposamente rivendica a sé e certamente, anche per un fatto meramente gerarchico, la mia attenzione assoluta per il tema della legalità prescindeva da lui prima e continua a prescindere adesso. Quanto ai costi della Tarsu, è diventato ormai noioso ricordare che dipendono purtroppo da un lato dalla crisi generalizzata del sistema rifiuti in Campania e dalle continue emergenze e dall’altro da un sistema di raccolta differenziata che abbiamo ereditato assolutamente fallimentare e che oggi abbiamo rimesso in sesto con il nuovo piano per la raccolta differenziata che presto darà finalmente i suoi frutti”, ha continuato Bobbio.
“Ricordiamo, infine, ma solo a titolo di esempio, che la mia Amministrazione è stata costretta a mettere rimedio a un’autentica infamia clientelare che riguardava il costo del contratto della Multiservizi da noi ereditato, un costo tenuto per anni scientificamente sottovalutato per consentire gestioni opache del denaro pubblico. La mia Amministrazione ha per la prima volta non solo adeguato il costo del contratto, ma anche contrattualizzato nuovi compiti alla Multiservizi con il risultato, per esempio, che quest’anno per la prima volta da decenni con le piogge autunnali la città non si è allegata. Detto questo, poiché siamo in democrazia, Balestrieri può continuare a dire quello che gli pare stando solo bene attento alla famosa linea rossa, tanto si è ormai innescato un circolo vizioso per cui le falsità ripetute da mesi dall’opposizione (che fa il suo mestiere), amplificate da Metropolis vengono oggi addirittura presentate come punti di partenza e come fatti accertati. Ribadisco che tutti gli atti sono lì per chiunque se li voglia andare a prendere, ivi compreso questo tale Tonino Scala il quale farebbe bene a passare con Di Pietro e con Travaglio visto che l’unico modo con cui sa fare politica è quello di chiedere gli interventi delle Procure. Ciò posto, ne ho veramente le scatole piene (e credo anche il resto della città) di questa sinistra e dei suoi lacchè, variamente targati, che si è letteralmente mangiata la città, in tutte le sue espressioni, per anni e che oggi si sente rodere perché la mia Amministrazione sta portando risultati concreti a favore della città. Hanno distrutto tutto e, malgrado ciò, stiamo riuscendo in una durissima opera di risanamento, un’opera che forse può aver anche dato fastidio a qualche soggetto politico stabiese il quale pensava, sbagliando, di poter andare in continuità con quel perverso modello di gestione: non si mette a rischio una maggioranza e non ci si colloca in urto con essa, pur facendone parte, dopo settimane di strappi e di diktat privi di ogni contenuto costruttivo se non si ha l’obiettivo di cercare di mettere le mani su qualcosa. Io, la maggioranza e l’Amministrazione tutta non permetteremo a nessuno di mettere le mani su niente che appartenga e deve tornare ad appartenere a tutti i cittadini. Un ultimo consiglio, quindi: metteteci una pietra sopra, rassegnatevi all’errore politico che avete commesso e cercate di ricostruire perché una maggioranza che è forte e coesa è e resta l’unico interesse della città. All’opposizione invece dico: fate tutte le conferenze stampa che volete e chiedete tutti gli interventi giudiziari che vi pare; spero soltanto, per voi, che prima o poi riusciate a fare anche un po’ di politica. Mi rendo conto che per qualcuno la mia reattività su questi temi potrebbe essere scambiata o presentata come sofferenza. Come sempre la verità è un’altra: è nel mio carattere sincero e sanguigno reagire violentemente alle farneticazioni, alle menzogne e alle scorrettezze. In questa come in altre vicende politiche e della vita, ognuno «l’altrui cor dal suo misura» e che, quindi, chi per anni ha fatto delle partecipate stabiesi il centro del clientelismo e del malaffare oggi ama pensare che anche altri si debbano comportare così e che, quindi, possano pensare che accusando noi oggi di vicende a loro dire «strane» stiano mettendoci in difficoltà: rassegnatevi anche su questo, noi non abbiamo fatto, non facciamo e non faremo quello che voi avete fatto per anni e quindi risparmiatevi la fatica della menzogna quotidiana, dell’insinuazione e della calunnia perché è tempo perso”, ha concluso Bobbio.

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