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nella foto: la colonnina vandalizzata |
Ha
tutta l’aria di una «rappresaglia» l’atto vandalico di sabato sera che ha
portato alla distruzione del parchimetro installato nell’area di sosta a
pagamento, gestita dalla società Multiservizi, a Pozzano. Una «rappresaglia»
che porta, molto probabilmente, la «firma» dei parcheggiatori abusivi della
zona, finiti nel mirino dell’Amministrazione comunale che ha varato una serie
di misure di contrasto che, di fatto, ne hanno quasi azzerato la prepotente
presenza in città e sulle «vie del mare» rispetto agli anni scorsi, sottraendo
al loro illegale controllo ampie porzioni del territorio stabiese.
La colonnina è stata vandalizzata
e resa inutilizzabile, ma ciò non ha comunque impedito la continuazione del
servizio che è proseguito con la tradizionale ricevuta a mano. Già da domani,
comunque, un nuovo dispositivo elettronico sarà installato e operativo.
Il parchimetro non ha riportato
manomissioni né alla gettoniera né alla cassettiera che contiene le monete, il
che fa pensare che gli autori del raid vandalico volessero lanciare un preciso messaggio
e non portare a termine un furto.
L’area di Pozzano e, più in
generale, la statale Sorrentina che conduce ai lidi balneari cittadini è da
sempre considerata tra le fonti di reddito più remunerative della camorra.
Numerose inchieste della Direzione distrettuale antimafia di Napoli hanno
ricostruito l’interesse del clan D’Alessandro per i parcheggi fuorilegge,
soprattutto nel periodo estivo. Un business a tal punto florido che, per
controllarlo, i killer della cosca non esitarono a uccidere un parcheggiatore
che non voleva dividere con la famiglia gli
incassi giornalieri.
La vera e propria «campagna» condotta
dall’Amministrazione Bobbio contro i parcheggiatori abusivi ha portato in
questi mesi a importanti successi mai registrati in precedenza. L’apertura di
due aree di parcheggio a pagamento (con tariffe tra le più basse della
provincia), presso le Antiche Terme e il Crowne Plaza, appunto; il
potenziamento dei controlli della polizia municipale, anche con pattugliamenti
a piedi dei caschi bianchi sulle spiagge libere cittadine, che hanno portato a
decine e decine di multe e segnalazioni all’autorità giudiziaria; l’installazione
di paletti antisosta lungo via Acton hanno di fatto cancellato i parcheggiatori
abusivi dall’area.
A costoro, appunto, era rimasto
solo il tratto di Statale che va proprio dal parcheggio gestito dalla
Multiservizi fino al
Famous Beach nei
punti, fino all’altro giorno, privi di marciapiedi e delimitati solo da
striscia bianca continua. Su tali aree, l’Amministrazione ha chiesto e ottenuto
dall’Anas, nell’attesa di un intervento già pianificato per la realizzazione di
nuovi marciapiedi, di poter tracciare a terra una zebratura tale, ai sensi del
codice della strada, da rendere vietata la sosta. Verosimilmente, la «perdita»,
da parte dei parcheggiatori abusivi di queste ultime ampie aree di sosta
selvaggia, ha fatto scattare il meccanismo ritorsivo, perfettamente in regola
peraltro con i trascorsi della «nobile» categoria.
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nella foto: l'area parcheggio sulla S.S. 145 |
“Ovviamente, non sono di sicuro questi
gesti inqualificabili a potere nemmeno rallentare l’opera di bonifica del
territorio – ha commentato il sindaco Bobbio -. Migliaia di cittadini perbene sono
felicissimi della nuova stagione. Probabilmente, ai parcheggiatori abusivi
superstiti resta la rabbia di non avere più qualche santo in paradiso nelle
stanze di Palazzo Farnese come risulta da ormai più che note intercettazioni
telefoniche risalenti al 2009. Con l’occasione mi piace annunciare che sto
chiedendo all’Anas l’autorizzazione alla zebratura anche dell’ampia area sita
tra l’incrocio di Pozzano e l’Hotel Crowne Plaza. Sono convinto – ha concluso
Bobbio – che il commissariato di Castellammare di Stabia arriverà rapidamente all’identificazione
dei responsabili del gesto vandalico”.
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