“Credo sia stato corretto manifestare la disponibilità dell'Amministrazione comunale da me guidata a consentire l'utilizzo dello stadio Romeo Menti per la disputa di un unico incontro calcistico così come richiesto in via eccezionale dall'Amministrazione comunale di Sorrento fattasi tramite della società sportiva del Sorrento Calcio”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Al di là delle logiche di schieramento e di tifoseria, si tratta a mio giudizio di un modo corretto, serio e sereno di intendere e di impostare i rapporti istituzionali fra due città non solo territorialmente vicine, ma partecipi di una comune vocazione territoriale all'ospitalità e all'accoglienza le cui Amministrazioni peraltro sono legate da ottimi rapporti politici e personali tra i sindaci – ha aggiunto Bobbio -. Ribadisco, pertanto, la mia disponibilità nel senso suindicato nella considerazione, inoltre, che ci viene richiesta la disponibilità alla disputa di un unico incontro senza, quindi, alcuna possibile ricaduta negativa in termini di eccessiva usura del manto erboso. Sono e resto convinto che bisogna praticare oltre che sostenere e incentivare una politica del dialogo e della collaborazione tra le Amministrazioni comunali e le comunità tra loro contigue. Castellammare di Stabia e gli stabiesi sono, da sempre, adusi alla disponibilità e all'accoglienza e il tempo dell'autoisolamento è ormai finito. Si tratta, quindi, di una questione di buon vicinato tra città che peraltro condividono vocazioni simili nonché di un'ottima occasione per cominciare a chiudere anche una intollerabile stagione di sterili contrapposizioni tra le tifoserie”.
“È chiaro che ciò necessita non solo della collaborazione e della convinzione dei diretti interessati, ma anche della convinta opera di mediazione e di convincimento da parte di chi, specialmente avendo un ruolo politico, è chiamato non solo a interpretare in maniera passiva ma anche ad orientare i pensieri e i convincimenti delle frange più accese della tifoseria. Un comune senso di responsabilità e di disponibilità farebbe certamente bene al rilancio di immagine della nostra città. - ha continuato Bobbio -. Chi, invece, dovesse continuare a soffiare sul fuoco della sterile e violenta contrapposizione non potrebbe che ricavarne un ben modesto tornaconto personale. È ovvio, peraltro, che la disponibilità da me dichiarata e ribadita alla disputa di quest'unico incontro resta legata e condizionata alla decisiva parola dei responsabili istituzionali a vario livello dell'ordine pubblico, ferma restando anche la possibilità alternativa di una disputa dell'incontro a porte chiuse.
Auspico che il presidente Manniello che, orgogliosamente stabiese di nascita e da lungo tempo cittadino sorrentino, voglia unire alle mie parole anche il suo autorevole avallo proprio a manifestazione ulteriore di quella stretta vicinanza tra le due città che lui stesso così bene interpreta. Invito tutti alla calma e al senso di responsabilità che notoriamente è una delle qualità migliori e principali dei miei assessori e della mia maggioranza”.
“Invito, quindi, a dare alle cose il loro giusto valore nella considerazione incontestabile che la stabilità di governo cittadina, in relazione ai gravissimi problemi di Castellammare, non può in nessun modo essere messa in relazione o in collegamento con la disputa di una partita di pallone. Da Castellammare deve partire anche una stagione nuova: il cosiddetto odio e le avversioni tra tifoserie non sono un fato ineluttabile, ma sono un malcostume che va superato. Porgere, per primi, la mano non è segno di debolezza ma è segno di forza e di sicurezza. Vorrei, infine, ricordare a tutti che il ragionamento sulle tifoserie 'nemiche' non può essere utilizzato a corrente alternata e volta per volta come ci fa comodo. Se la questione un po' pretestuosa legata alle tifoserie avversarie tra loro fosse stata così fondata e insuperabile la cosa avrebbe dovuto pesare anche lo scorso anno, quando mi fu chiesto da consiglieri comunali di maggioranza e dalla società Juve Stabia di attivarmi fortemente, cosa che feci con successo, presso la Prefettura di Avellino e l'Amministrazione comunale della città irpina per ottenere che lo stadio Partenio fosse considerato impianto di riserva per le partite casalinghe della Juve Stabia. È noto a tutti, oggi come ieri, la cosiddetta 'avversione' tra la tifoseria stabiese e quella avellinese, ma questo allora non impedì né a coloro che me lo chiesero con insistenza, né a me né al sindaco e al Prefetto di Avellino di raggiungere il risultato così tanto agognato. Se tanto mi dà tanto, e se la coerenza vuol dire ancora qualcosa, oggi tocca a noi”, ha concluso Bobbio.
lunedì 27 agosto 2012
venerdì 10 agosto 2012
Lotta ai parcheggiatori abusivi, 1,5 km di strisce di divieto di sosta a Pozzano L’interdizione al parking va dalla spiaggia libera Calcina fino al «Famous Beach»
nella foto: le zebrature sulla S.S. 145 (ph. Manzo) FOTO/VIDEO |
Le strisce, che partono dalla
spiaggia libera di Pozzano fino al lido «Famous beach», vanno a interdire alla
sosta selvaggia l’unica porzione di strada ancora presidiata dai parcheggiatori
abusivi, ormai «confinati» lì dall’incessante azione di ripristino della
legalità messa in moto dal sindaco Luigi Bobbio per sconfiggere questa
prepotente e criminale usanza di impadronirsi del territorio per taglieggiare
gli automobilisti, soprattutto durante i mesi estivi.
Fin dall’insediamento, il primo
cittadino ha adottato una serie di provvedimenti che hanno avuto un effetto
dirompente sull’«assetto» e sulle modalità di organizzazione di un business
gestito in tutto e per tutto dalla criminalità organizzata come, peraltro,
confermano anche numerose indagini della Direzione distrettuale antimafia di
Napoli. Dapprima il potenziamento dei servizi di controllo della polizia
municipale sulle spiagge libere cittadine (con il progetto, l’anno prossimo, di
dotare i caschi bianchi di un natante per la sorveglianza del litorale via
mare), poi l’installazione dei paletti-antisosta lungo via Acton e, da ultimo, il
divieto di sosta nell’unica piazzola dove – come in una «riserva indiana» - operavano
gli ultimi parcheggiatori abusivi di Pozzano. Un’escalation di interventi che
di fatto testimonia, per la prima volta nella storia, a Castellammare di
Stabia, l’esistenza di un piano operativo – e della corrispondente volontà
politica – di sconfiggere finalmente e completamente questa piaga.
nella foto: gli operai Multiservizi in azione (ph. Manzo) |
L’Amministrazione comunale ringrazia
il compartimento Anas Campania nella persona del capocompartimento ing.
Caporaso per le virtuose sinergie istituzionali messe in campo.
giovedì 9 agosto 2012
Occupazione di suolo pubblico abusiva, chiusura per 5 giorni del «Mod» Doppio controllo dei vigili, Bobbio: rispetto per i commercianti che pagano
Aveva
trasformato il marciapiedi in uno «chalet» all’aperto con tanto di sedie,
ombrelloni e tavolini. Peccato, però, che il proprietario del bar «Mod» di
corso Garibaldi non abbia avuto la premura di chiedere e ottenere le necessarie
autorizzazioni amministrative per l’occupazione di suolo pubblico.
Per due volte, gli agenti della
sezione commerciale del Comando di polizia municipale di Castellammare di
Stabia hanno riscontrato, a distanza di pochi giorni, l’«invasione» del
marciapiedi e per altrettante volte i caschi bianchi hanno contestato al
titolare la violazione dei relativi articoli del Codice della Strada, con
relativa sanzione. Un comportamento di reiterata inosservanza delle regole,
quello tenuto da Antonio M., proprietario del locale, che ha spinto il sindaco
Luigi Bobbio a firmare un’ordinanza di chiusura per cinque giorni del locale
per l’immediato ripristino dello stato dei luoghi, a spese a totale carico del
commerciante. In caso di ulteriore inadempimento, l’uomo sarà denunciato
all’autorità giudiziaria. Il verbale di accertamento, intanto, è già stato
trasmesso alla locale compagnia della guardia di finanza.
“Simili comportamenti non sono e
non saranno tollerati non solo per riaffermare l’obbligo di tutti di osservare
e rispettare le regole, ma anche per il rispetto che è dovuto, in primis da
questa Amministrazione, ai tantissimi commercianti stabiesi, vera forza
trainante e volano economico della città, che operano osservando le regole e
pagando fino all’ultimo centesimo quanto richiesto”, ha commentato il sindaco
Luigi Bobbio.
mercoledì 8 agosto 2012
Datteraro scoperto e denunciato dalla polizia municipale sul lido «La Palombara» I controlli ad opera della pattuglia voluta dal sindaco per sorvegliare i lidi pubblici stabiesi
nella foto: il datteraro in azione VIDEO |
Se
ne stava tranquillo, seduto sugli scogli, a martellare come un fabbro,
incurante degli altri bagnanti che, a pochi passi, nuotavano o giocavano
a palla. Picconate robuste, che hanno mandato in frantumi chissà quanti
massi per fare incetta del più prelibato e proibito dei frutti di mare:
i datteri.
La
giornata di pesca (fuorilegge) di Sabato M., pensionato di
Sant’Anastasia, si è però interrotta ben presto, grazie al
provvidenziale intervento della pattuglia di agenti della polizia
municipale che il sindaco Luigi Bobbio ha, per la prima volta,
introdotto per il controllo e la sorveglianza delle spiagge libere
cittadine. «Ronde» dei caschi bianchi che attraversano a piedi i lidi
stabiesi per raccogliere le segnalazioni dei bagnanti – che hanno
accolto con eccezionale entusiasmo l’inedita iniziativa – e per
intervenire in caso di necessità.
L’uomo
è stato notato sulla scogliera del lido «La Palombara», in via Acton,
mentre spaccava parte di uno scoglio semisommerso con un grosso
martello. Uno, due, tre colpi ben assestati che hanno «bucato» il masso
laddove, presumibilmente, erano cresciuti i ricercatissimi frutti di
mare. Al suo fianco, Sabato M. aveva un secchiello contenente il
«bottino» di giornata: circa mezzo chilo di datteri appena pescati. Se
non fosse stato fermato, altri se ne sarebbero aggiunti con grave danno
per l’habitat marino.
Vistosi
scoperto, l’uomo ha immediatamente nascosto il secchiello tra gli
scogli e gettato in mare il martello, ma le precauzioni sono state
inutili perché, raggiunta a nuoto la riva, è stato identificato dagli
agenti di polizia municipale che hanno anche provveduto a recuperare i
datteri. Nulla ha potuto dire, il pescatore di frodo, per giustificarsi
perché gli agenti avevano immortalato la scena con una chiarissima
ripresa video.
nella foto: i datteri sequestrati |
Di
solito, in casi del genere, l’arresto in flagranza è scontato, ma il pm
di Torre Annunziata ha deciso per la denuncia a piede libero
trattandosi di un pensionato di 67 anni, per di più invalido.
“Il
mio plauso agli agenti che sono intervenuti sul lido «La Palombara» in
maniera così efficiente e rapida – ha commentato il sindaco Luigi Bobbio
–. Per l’anno prossimo, sto seriamente pensando di potenziare il
programma di pattugliamento delle spiagge libere cittadine con
l’acquisto di un natante di cui dotare la polizia municipale per il
controllo via mare del litorale”.
martedì 7 agosto 2012
«Piu Europa», aggiudicati i lavori del waterfront di corso De Gasperi
E tre. Con l'aggiudicazione dei lavori
di riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione del waterfront
(tratto Hotel Miramare - porto turistico Marina di Stabia) salgono a tre
i progetti, rientranti nel Programma integrato urbano «PIU EUROPA», che
l'Amministrazione comunale ha messo in cantiere, dopo il restyling
della Torre dell'Orologio (completato a tempo di record) e la
trasformazione dell'ex Casa del Fascio in una moderna e accogliente
biblioteca (la consegna è prevista entro la fine del 2013).
Le opere relative al waterfront rientrano nell'ambito del progetto esecutivo di valorizzazione di corso De Gasperi. I lavori, del valore di 3 milioni di euro, con un ribasso sulla base di gara del 26,777 per cento, dureranno 420 giorni e inizieranno a fine settembre.
"A seguito della sottoscrizione dell'accordo di programma con la Regione Campania, avvenuta il 24 gennaio scorso, era stato dato il via all'avvio delle procedure di gara - hanno sottolineato il sindaco, Luigi Bobbio, e l'assessore all'Urbanistica, Francesco Di Somma - gestita dalla Stazione unica appaltante del Provveditorato alle opere pubbliche di Campania e Molise. A tale proposito, ringraziamo il provveditore Guglielmi e lo staff tecnico per la collaborazione e la celere e altamente professionale attività svolta".
Per i restanti interventi previsti e già finanziati del «PIU EUROPA», riguardanti la videosorveglianza cittadina e il rifacimento della villa comunale, dopo le ferie estive, saranno avviate le relative procedure di gara.
"Il rifacimento di corso De Gasperi è di fondamentale importanza perché costituisce l'intervento sponda per l'avvio della rigenerazione di tutti gli immobili posti ai lati dell'arteria stradale, dall'Hotel Miramare fino a Marina di Stabia - hanno aggiunti Bobbio e Di Somma -. Si tratta di una imponente azione di trasformazione urbanistica, i cui parametri di attuazione sono contenuti nelle linee guida adottate dalla Giunta municipale a settembre dello scorso anno e condivise, con grande soddisfazione, dai proprietari degli stessi immobili. Successivamente, tali parametri sono stati tradotti in forme e funzioni in un masterplan al quale l'Amministrazione comunale sta lavorando con grande impegno in vista della concertazione coi privati coinvolti. Tale concertazione - è bene sottolinearlo - è fondamentale perché il «PIU EUROPA» e la norma vigente in materia urbanistica
Le opere relative al waterfront rientrano nell'ambito del progetto esecutivo di valorizzazione di corso De Gasperi. I lavori, del valore di 3 milioni di euro, con un ribasso sulla base di gara del 26,777 per cento, dureranno 420 giorni e inizieranno a fine settembre.
"A seguito della sottoscrizione dell'accordo di programma con la Regione Campania, avvenuta il 24 gennaio scorso, era stato dato il via all'avvio delle procedure di gara - hanno sottolineato il sindaco, Luigi Bobbio, e l'assessore all'Urbanistica, Francesco Di Somma - gestita dalla Stazione unica appaltante del Provveditorato alle opere pubbliche di Campania e Molise. A tale proposito, ringraziamo il provveditore Guglielmi e lo staff tecnico per la collaborazione e la celere e altamente professionale attività svolta".
Per i restanti interventi previsti e già finanziati del «PIU EUROPA», riguardanti la videosorveglianza cittadina e il rifacimento della villa comunale, dopo le ferie estive, saranno avviate le relative procedure di gara.
"Il rifacimento di corso De Gasperi è di fondamentale importanza perché costituisce l'intervento sponda per l'avvio della rigenerazione di tutti gli immobili posti ai lati dell'arteria stradale, dall'Hotel Miramare fino a Marina di Stabia - hanno aggiunti Bobbio e Di Somma -. Si tratta di una imponente azione di trasformazione urbanistica, i cui parametri di attuazione sono contenuti nelle linee guida adottate dalla Giunta municipale a settembre dello scorso anno e condivise, con grande soddisfazione, dai proprietari degli stessi immobili. Successivamente, tali parametri sono stati tradotti in forme e funzioni in un masterplan al quale l'Amministrazione comunale sta lavorando con grande impegno in vista della concertazione coi privati coinvolti. Tale concertazione - è bene sottolinearlo - è fondamentale perché il «PIU EUROPA» e la norma vigente in materia urbanistica
prescrivono che qualsiasi intervento di trasformazione urbana deve
avvenire attraverso una pianificazione partecipata, e non imposta alla
vecchia maniera. In questo caso, l'Amministrazione e i privati dovranno
sottoscrivere e quindi condividere una scelta da intraprendere che, fin
dalle fasi preliminari di studio del progetto, gode dell'unanime e
convinta adesione dei diversi attori coinvolti e sempre nel rispetto
dell'interesse pubblico".
"Sono molto soddisfatto dell'attivismo concreto che l'Amministrazione da me guidata sta manifestando su tutti i fronti della vita civile della nostra città - ha aggiunto ancora Bobbio -. Il «PIU EUROPA» è uno dei più importanti. A questo proposito, mi piace ricordare a tutti, tra l'altro, che, in perfetta e virtuosissima distonia con la precedente Amministrazione, non solo stiamo seguendo perfettamente i percorsi istituzionali disegnati dalla normativa vigente, ma stiamo inoltre traducendo in fatti concreti le vuote e più volte smentite chiacchiere del passato. Ribadisco, inoltre, con buona pace di tutti, che il «PIU EUROPA» del waterfront per i privati, al di là di qualche estemporaneo proclama, è per definizione concertato con gli stessi privati. Così come mi piace rappresentare che la mia Amministrazione, nel passare dalle parole della precedente Amministrazione ai fatti di oggi, ha dovuto fare i conti, per limitarci al «PIU EUROPA», anche con una serie di «stranezze» progettuali e procedimentali ereditate dal passato che siamo riusciti a sanare nell'interesse della città e nel rispetto delle leggi. La nostra città è a un punto di svolta: avevo detto, all'atto del mio insediamento, che il disastro ereditato era enorme e che sarebbero serviti circa due anni per rimettere le cose in ordine e poter finalmente partire con le azioni positive - ha sottolineato Bobbio -. I fatti stanno dimostrando a tutti che avevo ragione. Due sono le grandi direttrici sulle quali ci stiamo muovendo e che sono sotto gli occhi di tutti: azioni forti, incisive e a tutto campo sul recupero di vivibilità, dignità e legalità per i cittadini stabiesi, ossia - in una parola - la quotidianità di Castellammare di Stabia. L'altra per i grandi progetti e le grandi opere che stanno cominciando finalmente a cambiare non solo l'aspetto della nostra città, ma ne stanno realizzando il futuro che parla di rinascita e di rilancio".
"Sono molto soddisfatto dell'attivismo concreto che l'Amministrazione da me guidata sta manifestando su tutti i fronti della vita civile della nostra città - ha aggiunto ancora Bobbio -. Il «PIU EUROPA» è uno dei più importanti. A questo proposito, mi piace ricordare a tutti, tra l'altro, che, in perfetta e virtuosissima distonia con la precedente Amministrazione, non solo stiamo seguendo perfettamente i percorsi istituzionali disegnati dalla normativa vigente, ma stiamo inoltre traducendo in fatti concreti le vuote e più volte smentite chiacchiere del passato. Ribadisco, inoltre, con buona pace di tutti, che il «PIU EUROPA» del waterfront per i privati, al di là di qualche estemporaneo proclama, è per definizione concertato con gli stessi privati. Così come mi piace rappresentare che la mia Amministrazione, nel passare dalle parole della precedente Amministrazione ai fatti di oggi, ha dovuto fare i conti, per limitarci al «PIU EUROPA», anche con una serie di «stranezze» progettuali e procedimentali ereditate dal passato che siamo riusciti a sanare nell'interesse della città e nel rispetto delle leggi. La nostra città è a un punto di svolta: avevo detto, all'atto del mio insediamento, che il disastro ereditato era enorme e che sarebbero serviti circa due anni per rimettere le cose in ordine e poter finalmente partire con le azioni positive - ha sottolineato Bobbio -. I fatti stanno dimostrando a tutti che avevo ragione. Due sono le grandi direttrici sulle quali ci stiamo muovendo e che sono sotto gli occhi di tutti: azioni forti, incisive e a tutto campo sul recupero di vivibilità, dignità e legalità per i cittadini stabiesi, ossia - in una parola - la quotidianità di Castellammare di Stabia. L'altra per i grandi progetti e le grandi opere che stanno cominciando finalmente a cambiare non solo l'aspetto della nostra città, ma ne stanno realizzando il futuro che parla di rinascita e di rilancio".
lunedì 6 agosto 2012
Parcheggiatori abusivi distruggono parchimetro area sosta comunale a Pozzano Bobbio: vendetta per la guerra vinta dall’Amministrazione contro i guardamacchine
nella foto: la colonnina vandalizzata |
La colonnina è stata vandalizzata
e resa inutilizzabile, ma ciò non ha comunque impedito la continuazione del
servizio che è proseguito con la tradizionale ricevuta a mano. Già da domani,
comunque, un nuovo dispositivo elettronico sarà installato e operativo.
Il parchimetro non ha riportato
manomissioni né alla gettoniera né alla cassettiera che contiene le monete, il
che fa pensare che gli autori del raid vandalico volessero lanciare un preciso messaggio
e non portare a termine un furto.
L’area di Pozzano e, più in
generale, la statale Sorrentina che conduce ai lidi balneari cittadini è da
sempre considerata tra le fonti di reddito più remunerative della camorra.
Numerose inchieste della Direzione distrettuale antimafia di Napoli hanno
ricostruito l’interesse del clan D’Alessandro per i parcheggi fuorilegge,
soprattutto nel periodo estivo. Un business a tal punto florido che, per
controllarlo, i killer della cosca non esitarono a uccidere un parcheggiatore
che non voleva dividere con la famiglia gli
incassi giornalieri.
La vera e propria «campagna» condotta
dall’Amministrazione Bobbio contro i parcheggiatori abusivi ha portato in
questi mesi a importanti successi mai registrati in precedenza. L’apertura di
due aree di parcheggio a pagamento (con tariffe tra le più basse della
provincia), presso le Antiche Terme e il Crowne Plaza, appunto; il
potenziamento dei controlli della polizia municipale, anche con pattugliamenti
a piedi dei caschi bianchi sulle spiagge libere cittadine, che hanno portato a
decine e decine di multe e segnalazioni all’autorità giudiziaria; l’installazione
di paletti antisosta lungo via Acton hanno di fatto cancellato i parcheggiatori
abusivi dall’area.
nella foto: l'area parcheggio sulla S.S. 145 |
Scuola, Consiglio di Stato boccia ricorso: sì a fusione dirigenze Stabiae-Pansini Passa la linea dell’Amministrazione comunale, no al ricorso del consiglio d’istituto
Il
Consiglio di Stato ha annullato la sospensiva, decisa dal Tar Campania nel
maggio scorso, sul dimensionamento scolastico proposto dall’Amministrazione
comunale di Castellammare di Stabia. La decisione del Consiglio di Stato è di
eccezionale importanza in quanto nega in radice la legittimazione processuale
del consiglio d’istituto che aveva proposto il ricorso sconfessando, in
particolare, la scelta della scuola media statale «Stabiae» di opporsi alla
delibera di «fusione» delle dirigenze tra la «Stabiae», appunto, e la
«Pansini». Secondo i giudici amministrativi di secondo grado, infatti, il
consiglio d’istituto non era legittimato a proporre ricorso e a stare in
giudizio. Dunque, si tratta di un ricorso avverso destinato inevitabilmente a
essere respinto – si potrebbe dire impropriamente – anche nel merito, in quanto
a fronte di una pronuncia simile del Consiglio di Stato, il Tar non potrà fare
altro che adeguarsi dichiarando a sua volta inammissibile il ricorso.
Ciò significa che, a differenza
di quanto stabilito in un primo momento dal Tar, non ci sarà alcuna sospensione
nell’effetto del provvedimento di riorganizzazione delle dirigenze dei due
istituti scolastici, ma si procederà nel solco individuato e tracciato
dall’Amministrazione Bobbio, nella persona in particolare dell’assessore
prof.ssa Loredana Strianese, e condiviso dalla Regione Campania al fine di
garantire esclusivamente l’interesse della collettività e l’efficienza
scolastica.
Monti Lattari, la sede del Parco si trasferisce alla Reggia di Quisisana Bobbio: prestigioso riconoscimento. Coppola: ma resta progetto scuola restauro
La
scelta, alla fine, è caduta sulla location
sicuramente più bella e suggestiva: il Palazzo Reale. Ma non è stata solo l’estetica
il valore aggiunto. Il progetto che l’Amministrazione comunale ha presentato
per la manifestazione d’interesse pubblico, per l’individuazione della nuova sede
del Parco regionale dei Monti Lattari, è stato premiato anche e soprattutto per
quegli specifici requisiti (fruibilità, facilità di collegamento) che fanno del
complesso di Quisisana probabilmente la migliore porta d’accesso al massiccio
dei Monti Lattari.
Così, terminati gli iter
burocratici e amministrativi previsti in questi casi, nelle prossime settimane
Castellammare di Stabia ospiterà,
per la prima volta nella sua storia, la sede di uno dei parchi regionali più
belli d’Italia. Un’area che abbraccia due province – Napoli e Salerno – per ben
ventisette Comuni che vanno dalla penisola sorrentina a quella amalfitana fino
all’agro-nocerino.
“Sono estremamente soddisfatto
dell’avvenuta individuazione della sede della Reggia di Quisisana come sede del
Parco dei Monti Lattari – ha commentato il primo cittadino, Luigi Bobbio -. Che
l’Ente Parco, la cui importanza è nota, abbia puntato sulla Reggia di Quisisana
come sua sede rappresenta un orgoglio per la comunità stabiese e un reciproco
riconoscimento di prestigio tra lo stesso parco dei Monti Lattari e la storia e
il presente della città di Castellammare di Stabia. Ringrazio per questo i
sindaci dei Comuni dell’Ente Parco, il presidente Guida per la fiducia
accordatami e l’assessore Coppola per il certosino lavoro svolto per arrivare a
questo prestigioso risultato. Si tratta, peraltro, di un’ulteriore importante tessera
del mosaico che stiamo componendo circa la piena e completa valorizzazione
della Reggia di Quisisana, facendone una struttura destinata a diventare ben
presto centro motore di cultura, strategie istituzionali e amore per il bello
in una logica tesa a farne qualcosa di vivo e non – ha concluso Bobbio – un
oggetto inanimato inchiodato a scelte teoriche al limite del delirante quali
quelle con cui, precedenti Amministrazioni comunali e regionali, avevano
cercato di buggerare i cittadini”.
“È per noi motivo di grandissima
soddisfazione – ha aggiunto l’assessore alla Cultura e al Turismo, Antonio
Coppola – che il Parco abbia trovato casa sul Monte Faito, sicuramente il polmone verde dei Lattari. Si tratta di
un’occasione ghiotta per il rilancio di un grande attrattore turistico che può
rappresentare un richiamo per i grandi flussi nazionali e internazionali per l’intero
comprensorio e per la città di Castellammare in particolare”.
“Il recupero dei giardini storici
di Quisisana, il grande lavoro che l’Amministrazione comunale, sotto la spinta
del sindaco Bobbio, sta portando avanti per rilanciare l’immagine del Palazzo
Reale e per sottrarlo al degrado degli anni scorsi, il potenziamento delle
strutture ricettive sul Faito possono rappresentare i tasselli mancanti di un network turistico cittadino integrato che
ha ormai preso forma. Un sistema che unisce, in un’unica filiera, la classica offerta turistica balneare
con quella storico-archeologica (pensiamo, ad esempio, agli scavi di Stabiae),
con quella del termalismo e con quella naturalistica, appunto – ha continuato
Coppola –. Voglio però ribadire che la nuova sede del Parco sarà allocata in un’area
– è bene specificare – che sarà occupata senza compromettere, in alcun modo, il
progetto originario della scuola di restauro che è, e resta, in piedi. Dunque, un’iniziativa
non esclude l’altra. Anzi, si completano a vicenda e rendono la Reggia di
Quisisana finalmente un centro vivo e pulsante della nuova stagione turistica e
di rilancio sociale di Castellammare di Stabia”.
“Ringrazio tutta la comunità del
Parco che ha voluto la sede a Castellammare – ha infine commentato il
presidente del Parco regionale Monti Lattari, Giuseppe Guida – e ringrazio
altresì l’Amministrazione comunale stabiese e il sindaco Bobbio per aver
offerto una sede così prestigiosa. Sono convinto che si tratta di una sinergia
virtuosa, che farà bene tanto a Castellammare quanto al Parco. I presupposti ci
sono tutti”.
Ferrovie, Comuni chiedono a Vetrella dismissione tratta Gragnano-Castellammare Al suo posto una pista ciclabile finanziata con un bando europeo per la mobilità sostenibile
Muove
le prime pedalate il progetto di trasformazione della tratta ferroviaria
Gragnano-Castellammare di Stabia in una pista ciclabile.
Con una nota indirizzata
all’assessore regionale ai Trasporti, prof. Sergio Vetrella, i sindaci di
Castellammare di Stabia (Luigi Bobbio) e di Santa Maria la Carità (Francesco
Cascone) e i commissari straordinari di Gragnano (Salvatore La Rosa e Francesco
Greco) hanno chiesto la conferma dell’esclusione della tratta (finora soltanto
sospesa) dal sistema ferroviario regionale.
La riattivazione della linea, infatti,
come confermato dalla stessa Rfi, a seguito di una apposita riunione operativa
con l’amministratore delegato sistemi urbani Fs dell’11 luglio scorso, non
rientra fra gli obiettivi strategici aziendali della società, che anzi ha dato
parere favorevole all’avvio della procedura autorizzativa interministeriale per
la definitiva dismissione della tratta.
Dunque, una occasione
irripetibile per attuare la direttiva nazionale 2012 per la mobilità
sostenibile e trasformare i vecchi, antieconomici e poco frequentati binari
della Gragnano-Castellammare (e, si spera a breve, anche altri) in una pista
ciclabile di ultima generazione, energeticamente autosufficiente. I Comuni
interessati, sotto la spinta propulsiva del sindaco Bobbio, hanno tra l’altro
già aderito alla possibilità di partecipazione al bando europeo «Life+ call for
proposal 2012» per il finanziamento del progetto.
Politiche sociali, biglietti gratis ai disabili per i 6 spettacoli della cooperativa Cat
Alla
scoperta della cultura e delle tradizioni stabiesi senza «barriere». Potrebbe
definirsi così l’iniziativa, adottata dall’Amministrazione comunale di
Castellammare di Stabia, su proposta degli assessori Sabrina Di Gennaro
(Politiche sociali) e Antonio Coppola (Cultura), che consentirà a cento
disabili di poter gratuitamente assistere a sei spettacoli messi in scena dalla
cooperativa di teatro Cat nell’ambito della rassegna estiva «Ritorno alla
dignità – acqua di monte, gente di mare» che si terrà, a partire da domenica, 5
agosto, nella splendida location delle Antiche terme.
“Si tratta di un progetto nel
quale abbiamo, fin dal primo momento, creduto in maniera convinta – hanno
sottolineato i due esponenti della Giunta Bobbio – che offrirà a tante persone
la possibilità di rivivere le atmosfere, le emozioni e l’arte di grandi
protagonisti del teatro e della letteratura, giganti come Viviani, Di Giacomo,
Eduardo de Filippo, Russo, Madonna...”
“Allo stesso tempo, ci è sembrato
giusto pensare, una volta di più, alle fasce più deboli della popolazione, ai
soggetti più svantaggiati come i portatori di handicap che, rivolgendosi agli
uffici delle Politiche sociali, potranno farsi consegnare un biglietto omaggio
per assistere agli eventi che, siamo certi, saranno ancora una volta baciati
dal successo. Eventi di grande valore e richiamo, che ben s’inseriscono nel
programma di riqualificazione e di valorizzazione turistica – anche in chiave
culturale – che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luigi Bobbio,
sta portando avanti fin dal suo insediamento per fare di Castellammare di
Stabia una città turistica tutto l’anno”, hanno concluso la Di Gennaro e
Coppola.
Condono, Bobbio: riaprire termini 2003, ministro Clini non ceda a pregiudizi
“Solo
uno spiacevole pregiudizio, anche un po’ razzista (a volte giustificato, ma
stavolta certamente no) può portare a dichiarazioni contrarie, come quella del
ministro Clini, al disegno di legge sulla riapertura del condono edilizio del
2003 in Campania”.
Lo ha detto il sindaco di
Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Purtroppo, che la Campania nei
decenni passati sia stata massacrata dall’abusivismo edilizio è un dato di
fatto. Così come è inoppugnabile che il nefasto fenomeno sia stato il frutto di
una sostanziale connivenza o, quanto meno, della colpevole inerzia e della
negligenza di Amministrazioni locali, da quella regionale ai Comuni, che sono
passate con grande disinvoltura dalla negazione di un diritto dei cittadini
quale una sana e corretta pianificazione del territorio, all’estremismo di un
Put folle ed ipocrita che, fortunatamente, sta per crollare grazie alla giunta
Caldoro. Un fenomeno nefasto – ha aggiunto Bobbio – nel quale una volta di più
si è rispecchiato il perverso fenomeno dello scientifico assoggettamento dei
cittadini al bisogno di casa: il territorio veniva lasciato senza controlli
efficaci; non si redigevano gli strumenti urbanistici; non si rilasciavano le
concessioni edilizie; la gente aveva bisogno di case; troppi hanno violato la
legge seppur spesso per necessità e, in questo modo, si sono automaticamente
trasformati in servi-clientes di quegli stessi politici locali che,
scientificamente, li avevano costretti a tale condizione per poterne poi
mantenere in un perverso e distorto meccanismo di intreccio di interessi, il
consenso elettorale. Chi, oggi, tanto dal Governo quanto dalla sinistra
(gravemente colpevole di questo stato di cose, visto che ha governato la
Campania a tutti i livelli negli ultimi vent’anni) si scaglia con furore
moralista contro la richiesta di riapertura del condono 2003, mostra o di non
conoscere tutto questo, nel caso del Governo, o, nel caso della sinistra, di
voler fare del peloso moralismo politico sulla pelle di coloro che ha
contribuito a rovinare per bieche ragioni di cassa elettorale”.
“Ormai il disastro è fatto in
ragione di tutto ciò che è stato realizzato e, piaccia o non piaccia, al di là
dei casi di speculazione e di camorra che vanno colpiti con violenza, come bene
sta facendo la magistratura, migliaia di cittadini perbene hanno comunque
trovato un tetto per sé e per i loro familiari. All’indomani dell’approvazione
della legge sul condono 2003, la sinistra bassoliniana con la propria legge
regionale – di cui successivamente e rapidamente la Corte Costituzionale fece
strame – negò ai cittadini campani la
possibilità di accedere allo stesso strumento di sanatoria, rendendoli di fatto
diseguali rispetto agli altri cittadini italiani e dinanzi alla Costituzione, e
oggi il Parlamento ha il dovere di sanare questa grave ferita civile – ha
continuato il primo cittadino –: io, come noto, sono un sindaco inflessibile
sul fronte del contrasto all’illegalità e anche all’abusivismo, ma di fronte a
questo specifico argomento mi sento di affermare che, fermi restando i termini
relativi alla data di realizzazione degli abusi, come previsti dalla legge del
2003, i termini per la presentazione delle istanze di condono in Campania
devono essere riaperti per ripristinare i diritti di uguaglianza violati dei
cittadini campani. Lo Stato, la Nazione devono sanare una situazione
inaccettabile causata dalla legge regionale bassoliniana, palesemente incostituzionale
ma che ebbe modo di godere di un periodo di vigenza, prima dell’intervento
della Corte Costituzionale, sufficiente a impedire che migliaia di campani
potessero presentare, nei termini fissati dalla legge nazionale, le istanze di
condono”.
“Al mio amico Nunzio Fragliasso,
uno dei migliori magistrati che abbia mai conosciuto, mi sento solo di dire che
in questa vicenda risiede l’unica, vera, profonda diseguaglianza che la storia
del condono 2003 ha causato in Campania. Quanto al ministro Clini posso solo
aggiungere, e spero che il resoconto giornalistico non sia fedelmente
riproduttivo delle sue parole, di informarsi meglio e di fare uno sforzo per
uscire dal generalismo di facciata: qui nessuno vuole un nuovo condono,
vogliamo soltanto che i cittadini campani tornino a essere uguali agli altri,
almeno in questo. E poi, in tempi di revisione della spesa e di tagli agli Enti
locali, una maggiore attenzione dello stesso Governo ai flussi di cassa che,
attraverso la riapertura dei termini della presentazione delle istanze di
condono, sarebbero legittimamente garantiti ai Comuni, ce l’aspettiamo proprio
da un governo di tecnici – ha concluso Bobbio – che rinunci alla diabolica
tentazione di vestire i panni del moralismo manicheo”.
giovedì 2 agosto 2012
Abusivismo a Varano, Bobbio denuncia la Soprintendenza per pratiche condono lumaca
Se n’è stata ferma, per anni. In silenzio. Senza rispondere alle
numerose sollecitazioni che l’Amministrazione comunale di Castellammare di
Stabia, attraverso il sindaco Luigi Bobbio e i dirigenti del settore
Urbanistica e Avvocatura, le inviava per esprimere i pareri, scontatamente
contrari, necessari a completare l’iter di rigetto delle domande di condono
edilizio per la «zona rossa» di Varano, quella – cioè – sottoposta a vincolo di
inedificabilità assoluta. Con un unico risultato: ritardare di mesi e mesi
l’avvio delle operazioni di abbattimento di manufatti abusivi, che mai
avrebbero potuto essere sanati, e lasciando l’area archeologica al confine con
i Comuni di Gragnano e Sant’Antonio Abate, ricca di straordinari reperti, in
uno stato di degrado e abbandono.
Alla
fine, perdurando questo mutismo, il primo cittadino di Castellammare di Stabia
ha deciso di mettere insieme un corposo dossier esponendo alla Procura della
Repubblica di Torre Annunziata i fatti anche laddove dovessero configurare «comportamento
penalmente rilevante» da parte della Soprintendenza archeologica di Pompei.
Nell’esposto,
ci si sofferma sulla vicenda inquadrandone, in particolare, gli antefatti e gli
antecedenti maturati negli anni immediatamente precedenti all’insediamento del
sindaco Bobbio.
Si
tratta, in particolare, di alcuni incontri, risalenti al novembre 2008,
testimoniati da note ufficialmente protocollate, da cui emerge che l’Amministrazione
comunale di allora inspiegabilmente chiese e ottenne dalla Soprintendenza la
sospensione per dodici mesi dell’analisi delle pratiche rimesse dall’Ufficio Condono
di Palazzo Farnese. Si badi bene che, nel caso di aree archeologiche sottoposte
a vincoli di inedificabilità assoluta, come nel caso della zona rossa di
Varano, la Soprintendenza è chiamata a fornire un parere pressoché scontato, nel
senso della contrarietà, alle domande già esaminate dai competenti uffici
comunali. Non è prevista alcuna discrezionalità né sui tempi né sui risultati
delle istruttorie, perché la normativa al riguardo è specifica e non ammette
deroghe. Invece, a seguito di quell’incontro, cui, come risulta dagli atti, a
dire dei dirigenti firmatari, avrebbero partecipato - tra gli altri - il
sindaco e il soprintendente di allora, Vozza e Guzzo, per circa un anno, la
Soprintendenza effettivamente rimase ferma, nel senso che non venne espresso
alcun parere. Ma non è tutto. Nel novembre 2009, infatti, nel corso di un nuovo
incontro, Soprintendenza e Comune raggiunsero un altro accordo che non è
motivato né giustificato né legittimato da alcuna normativa nazionale in
materia. Decisero, cioè, di lasciare inspiegabilmente aperta una porta per gli
abusivisti della zona rossa, valutando le domande di condono caso per caso. I
due Enti si attribuirono, in pratica, una facoltà non consentita dalla legge,
visto che il vincolo di tutela archeologica è assoluto e generale. Fatto sta
che, paradossalmente, nemmeno in questo caso, Comune e Soprintendenza riuscirono
ad affrontare seriamente la questione relativa all’abusivismo nella zona rossa
di Varano. Non un documento, non un’istruttoria, non un atto venne firmato allora.
Tutto rimase uguale. Cioè, fermo.
Questo
stato di cose è andato avanti fino all’insediamento dell’Amministrazione Bobbio;
il nuovo sindaco si è impegnato a risolvere alla radice il problema contestando
la legittimità e la validità non solo i termini degli «accordi» raggiunti dal
suo predecessore, ma soprattutto l’intera gestione delle pratiche di condono da
parte della Soprintendenza archeologica di Pompei. Il sindaco per prima cosa ha
incaricato infatti l’Avvocatura comunale di redigere un parere per superare l’impasse del perdurante silenzio della
Soprintendenza, parere che trova conforto in una circolare del ministero dei
Lavori pubblici del 1995 a proposito del principio di silenzio-rigetto, e
proprio grazie a questa valutazione l’Amministrazione comunale oggi ha
riavviato la macchina amministrativa per l’esame delle pratiche per i condoni
nella zona rossa e soprattutto per l’avvio degli iter amministrativi che,
rigettate le istanze di condono, porteranno agli abbattimenti dei manufatti. Il
risultato di questi anni di inspiegabile silenzio sono stati un duplice danno:
agli utenti che attendevano da decenni (le pratiche di condono sono riferite
alle leggi del 1985, del 1994 e del 2003) la definizione delle istanze, e al
territorio che si è così ritrovato senza alcun tipo di tutela.
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