Si è
svolto, questa mattina, presso il «Cinema Montil», l’incontro-dibattito
organizzato dall’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia nell’ambito
delle iniziative in occasione del XX Anniversario dalle stragi di Capaci e Via
D’Amelio. All’evento – moderato dal giornalista de «La Stampa», Antonio Salvati
– hanno partecipato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, il
procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Raffaele Marino, il comandante
del gruppo carabinieri Nicola Conforti e il dirigente del locale commissariato
Ps Ferdinando Rossi. Nel corso della manifestazione, sono stati premiati gli
istituti scolastici cittadini che hanno partecipato al concorso di idee sulla
legalità e la lotta alla mafia: I.C. «Wojtyla», la scuola secondaria I grado
«Bonito-Cosenza», il liceo classico «Plinio Seniore», l’istituto «Vitruvio» e l’I.
C. «Di Capua». Al termine della cerimonia, gli alunni hanno intonato la canzone
«Someone like you» dedicandola alla giovanissima Melissa Bassi, vittima
innocente della follia stragista di Brindisi.
Il sindaco Bobbio scopre la targa infissa in aula consiliare "Falcone e Borsellino" (Ph. Manzo) GUARDA IL VIDEO |
A seguire, nei pressi della Cassarmonica,
in Villa Comunale, è stato piantumato l’«Albero della Legalità». Nel
pomeriggio, invece, alle 16, presso la sala «Falcone e Borsellino» di Palazzo
Farnese, si terrà la cerimonia di infissione della targa recante
l’intitolazione della sala consiliare ai due magistrati siciliani e, alle 20,
infine, presso l’«Albero della Legalità» si terrà una veglia di ricordo.
“Ringrazio tutti i ragazzi per la
loro presenza qui, questa mattina, e per il contributo offerto per la riuscita
di questa manifestazione. I giovani di Castellammare di Stabia sono molto
attenti a questi argomento e di questo sono davvero orgoglioso”, ha commentato
il sindaco Bobbio.
La piantumazione dell'Albero della Legalità (Ph. Manzo) GUARDA IL VIDEO |
“La prima cosa che può fare un sindaco,
per l’affermazione della legalità, sul suo territorio, è semplicemente scegliere
di fare la propria parte. Perché uno dei più grandi problemi del Sud e della
Campania è che, per troppo tempo, le Amministrazioni locali hanno deciso o di defilarsi
o, peggio, di nascondersi dietro iniziative di facciata. Al contrario, le Amministrazioni
devono scendere in campo, darsi da fare ed esercitare il ruolo che gli è affidato.
Perché non è vero, e lo stiamo dimostrando, che il contrasto alla criminalità e
alle illegalità è riservato soltanto alle forze di polizia, alla magistratura
inquirente e giudicante, a chi fa le leggi e le norme per contrastare i
fenomeni criminali. Anche gli Enti locali possono e devono fare la loro parte. Purtroppo
– ha aggiunto il primo cittadino – tutto questo, per anni, è stato disatteso. Gli
Enti locali hanno, nella quasi totalità dei casi, rinunciato a esercitare il
proprio ruolo nella ricostruzione del tessuto della legalità. Si crea, in
questi casi, un clima pericolosissimo, e allora un Ente locale deve recuperare pienamente
il proprio ruolo, imponendo laddove non è volontario il rispetto di certe
regole, certe procedure, certi comportamenti. Perché la legalità conviene a
tutti”, ha concluso il sindaco.
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