“Giunge
notizia che il Tar Campania, con ordinanza depositata in data 10-5-2012, ha
accolto l’istanza di sospensione avanzata, in sede di ricorso, dal consiglio di
istituto della scuola media statale «Stabiae avverso la delibera, riguardante
il dimensionamento scolastico, su proposta del Comune di Castellammare di
Stabia, approvata dalla giunta regionale della Campania il 30 gennaio di
quest’anno. Il merito è stato rinviato per la trattazione al 23 ottobre di
quest’anno. Premesso che, a mio giudizio, resta tutta da valutare la
ammissibilità del ricorso stesso in ragione della capacità a proporlo e di
quella a stare in giudizio, da parte del consiglio d’istituto; e premesso, altresì,
che il provvedimento sospensivo è stato adottato dal tribunale solo al fine di
consentire la eventuale riadozione da parte della Regione Campania di un
provvedimento connotato da più adeguata motivazione, l’esito di tale fase
cautelare non impatta il piano di riorganizzazione degli Istituti del
territorio cittadino, se non limitatamente – e nei termini sopra specificati –
alla situazione degli istituti Stabiae e Pansini”.
Lo annuncia il sindaco di
Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Non condividendo sotto nessun aspetto
né le motivazioni del ricorso né le motivazioni addotte a fondamento della
citata ordinanza sospensiva, è mia ferma intenzione resistere nella sede di
merito con ogni argomentazione e strumento processuale per difendere una
delibera, ineccepibile sotto tutti i profili, da un attacco in sede
giurisdizionale condotto a mezzo di un ricorso espressione di posizioni
settoriali e quasi corporative e probabilmente personalistiche, esse sì avulse
e distanti dalla benché minima considerazione per interessi di ordine generale.
La delibera dell’Amministrazione comunale e quella della Giunta regionale sono ineccepibili
e lo dimostreremo in sede di merito. Sulla questione, la sinergia e la
condivisione dei punti di vista tra Amministrazione comunale e Giunta regionale
sono state, sono e restano assolute. Il provvedimento impugnato è stato
adottato nel pieno rispetto della normativa nazionale e delle linee guida
regionali ed è stato elaborato avendo di mira, esclusivamente, il perseguimento
dei fini individuati dagli atti suddetti e, quindi, l’interesse della
collettività stabile e l’efficienza scolastica”, ha aggiunto Bobbio.
“Sarà cura delle nostre difese
evidenziare anche le criticità della motivazione posta a base dell’ordinanza sospensiva
e tenere conto, in piena ed aperta confutazione, delle argomentazioni del
ricorrente nella corretta valutazione, per esempio, dello strumento stesso
della concertazione, necessaria ma giammai vincolante per l’Ente o gli Enti
chiamati ad adottare i provvedimenti conclusivi. Ciò tanto più nel documentato
insanabile contrasto di posizioni tra i vari dirigenti coinvolti nel
dimensionamento in ogni fase del procedimento. Così come sarà cura delle nostre
difese fare giustizia, in sede argomentativa di merito, di talune suggestioni
che, qua e là, sembrano trasparire dalle motivazioni del provvedimento giudiziario
in questione laddove, per esempio, sembrano potersi cogliere riferimenti a
pretesi percorsi motivazionali della delibera impugnata che, al contrario, sono
totalmente assenti dagli atti formali e potrebbero, al più, essere stati
rinvenuti in dichiarazioni giornalistiche o similari, per definizione estranee
tanto alla motivazione dei provvedimenti amministrativi quanto alle valutazioni
degli organi giurisdizionali. I riferimenti, ancora, nella motivazione ad
eventuali carenze di specificazione del numero preciso degli iscritti all’uno e
all’altro plesso che invece appaiono sia dai provvedimenti impugnati che dagli
atti di difesa del Comune sono da ritenersi allo stesso modo infondati ed
impropri. Quanto al merito politico di questa vicenda, spostandoci in un campo
che, ribadisco, è fuori dai percorsi motivazionali delle delibere adottate,
rilevo ancora una volta con dispiacere come dai soggetti di vertice e dagli organi
interni di un istituto promani un così fiero e determinato, anche se totalmente
infondato, attacco all’integrazione sociale e alla crescita civile della nostra
città. Taluni vecchi e nuovi profeti di una sinistra da salotto e
sostanzialmente discriminatoria farebbero bene a tacere. Ringrazio, ancora,
l’assessore Strianese per l’ottimo lavoro svolto e per l’impegno profuso, come
al solito, in questa vicenda, lavoro e impegno che difenderemo strenuamente
nell’interesse della città”, ha concluso Bobbio.
Nessun commento:
Posta un commento