sabato 20 agosto 2011

Rifiuti, Bobbio: no a discariche a Castellammare, sì a impianti a impatto zero


“Non c’è nessuna bocciatura del piano dei rifiuti del presidente Cesaro da parte del Comune di Castellammare di Stabia. 
Al contrario, confermo che stiamo lavorando da tempo, insieme, per mettere a punto iniziative comuni che possano vedere concretizzata una virtuosa e doverosa partnership istituzionale in un settore nevralgico come quello dei rifiuti, che ci è stato lasciato in condizioni devastanti da decenni di malgoverno predatorio della sinistra campana a tutti i livelli, da quello regionale a quelli comunali”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.“La collaborazione fra le istituzioni è un dovere oltre che una scelta convinta di noi amministratori del centrodestra. È mia convinzione, come sindaco di Castellammare di Stabia, che nessuna istituzione possa più trincerarsi dietro egoistiche e anacronistiche posizioni di rifiuto puro e semplice e che, al contrario, sia dovere di ogni Ente locale individuare il modo migliore per contribuire alla ricostruzione virtuosa di un sistema del ciclo dei rifiuti che funzioni. 
In questa prospettiva sono convinto che, nelle prossime settimane, riusciremo con il presidente della Provincia di Napoli a individuare una forma di sinergia istituzionale che valorizzi le nostre potenzialità territoriali. Castellammare, certamente, non ha nessuna possibilità in termini di conformazione del territorio di ospitare siti di raccolta dei rifiuti, non avendo né cave né altro del genere. 
Abbiamo però già avviato un concreto ragionamento per la individuazione di aree, che a Castellammare di Stabia non mancano, dove allocare impianti tecnologici per il trattamento di rifiuti inerti, con la contestuale disponibilità, da parte dell’Ente provinciale, a consentire la realizzazione a Castellammare di un impianto di modernissima tecnologia per la valorizzazione dei rifiuti, un impianto totalmente privo di impatto ambientale e tale da consentire alla mia città di partecipare in maniera virtuosa e utile alla ricostituzione di un ciclo per il trattamento in sicurezza dei rifiuti stessi. 
Ovviamente, non parlo di un obsoleto ed elefantiaco termovalorizzatore, ma guardo – insieme col presidente Cesaro – ad impianti di ultima tecnologia quali la torcia al plasma o il forno a camera chiusa, strutture  in grado di distruggere il rifiuto senza alcuna emissione dannosa per l’ambiente circostante, restituendo ricchezza alla città così come accade in altre zone d’Italia e in altri Paesi europei, che non hanno avuto la sciagura di vivere quindici anni schiacciati sotto il tallone dell’inefficienza bassoliniana e dei suoi amici e alleati. 
Personaggi che oggi, nel modo più ignobile e demagogico, pretenderebbero distrumentalizzare quegli stessi disastri che hanno creato”, ha concluso Bobbio.

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