lunedì 22 luglio 2013

BOBBIO E LE ISTITUZIONI: LA CAMORRA DILAGA.

“A Castellammare di Stabia, per colpa del Sindaco Cuomo, e del perdurante disinteresse (a parte il “blitzettino” di facciata) non solo del Comando di polizia municipale ma anche, a onor del vero, delle Forze di Polizia cittadine, che dovrebbero programmare e attuare quotidiane azioni serali e notturne di controllo e repressione di certi fenomeni, che esplodono proprio in estate, (dopo la caduta della mia amministrazione e l'elezione di Nicola Cuomo) l'indotto camorrista dilaga.” dichiara l’ex Sindaco di Castellammare di Stabia e Presidente di “Nuova Città” Onorevole Luigi Bobbio.
“In particolare, l'Acqua della madonna e via Brin (compresa la piazzetta dell'acqua acidula) sono diventate di sera e di notte il simbolo del potere camorrista e l'emblema dell'incapacità e della mancanza di intervento dello Stato e dell'istituzione locale.” Continua l’onorevole
“Solo così si possono spiegare le attuali condizioni delle aree sopraindicate. Impegnarsi allo spasimo per stroncare e debellare una situazione che, dopo di me, è tornata molto peggio di prima, dovrebbe essere più importante che far quadrare i bilanci economici della propria struttura, mandare in ferie il personale, non pagare lavoro notturno e festivo. Due famiglie criminali, in particolare, si sono riprese il controllo di tutta l'area. I loro parcheggiatori gestiscono non solo una sosta estorsiva dalle dimensioni mai viste prima ma, addirittura, alle timide rimostranze di qualcuno chiedono anche di vedere quanti soldi abbia in tasca per avere la prova che il malcapitato non possa realmente permettersi i cinque euro per la sosta; i parcheggiatori abusivi della camorra addirittura indirizzano i cittadini verso i locali dove devono andare a mangiare ;i chioschetti abusivi punteggiano via Brin. L'ultima novità sembra sia un ristorantino molto “trendy”, nato sulla piazzetta dell'acqua acidula, dove, nel più totale abuso, al riparo di un tendone dove orgogliosamente campeggia la scritta “Immacolata” ,su “caratteristici” tavolini di plastica bianca e verde, entusiasti avventori gustano prelibate pietanze che vengono sfornate da una finestrella che dà su un antro buio che si presume sia la cucina; il tutto, pagando, rigorosamente a nero, cifre che oggi non è dato conoscere ma di cui, evidentemente, in particolare alla G.d.F di Castellammare di Stabia e al Comando di Polizia Municipale non interessa un bel niente.” Aggiunge il presidente di “Nuova Città”.


“Al di là dell'ironia questi sono fatti veri e tragici. E senza ipocrisia è giusto che i cittadini perbene sappiano che stroncare questo stato di cose sarebbe facilissimo: se tutte le Forze di Polizia (anche se queste cose le feci con il solo corpo della Polizia Municipale), magari sacrificando qualche poco utile servizio diurno, pianificassero presìdi e pattugliamenti costanti, quotidiani, di quell'area tutti i giorni della settimana fra le 22 e le 3 del mattino, il problema svanirebbe e la camorra sarebbe ancora una volta sconfitta.
Persino i novellini, almeno quelli in buona fede ai quali non interessa il risultato di facciata con il titoletto sul giornale ma la soluzione dei problemi, sanno che in una città come Castellammare di Stabia, nelle aree critiche, specialmente nel periodo estivo, bisogna predisporre servizi di presidio e controllo del territorio (non solo di ordine pubblico e prevenzione dei reati ma anche di polizia amministrativa) tutti i giorni della settimana, specialmente nelle ore serali e notturne. Se non si fa questo, tutto il resto è fumo negli occhi,vuota burocrazia e sostanziale disinteresse.
Purtroppo il messaggio che in queste settimane si sta dando alla città è devastante: i camorristi e il loro indotto prosperano mentre chi si era messo in regola viene chiuso!” dichiara l’ex sindaco.
“Il sequestro dei chioschi dei così detti “melonari”, in particolare, è stata la più brutta manifestazione di uno Stato forte con i deboli e debole con i forti, tanto più se si considera che la condizione dei chioschi al momento del sequestro era esclusivamente responsabilità e colpa dell'attuale amministrazione comunale e della gestione commissariale. In sintesi: i chioschi sono stati sequestrati in pendenza di istanze di rinnovo della precedente concessione o di rilascio di nuova concessione, istanze sulle quali l'amministrazione comunale con il Commissario Straordinario e con il sindaco Cuomo non si è ancora espressa, mancando sia il diniego sia l'accettazione, e nel proprio inadempiente silenzio, nei fatti, ha preferito chiudere le attività di chi aveva operato ( e voleva continuare ad operare) nella legalità, lasciando invece libere di dilagare le attività illegali, più o meno ricollegabili alla camorra.
Il parcheggio abusivo come la ristorazione abusiva, non diversamente dal contrabbando di sigarette, non sono ammortizzatori sociali da guardare con tolleranza e benevolenza o, peggio ancora, da ignorare volutamente: sono, invece, lucrosissime attività criminali gestite dalla camorra e chi, ancora oggi, a tutti i livelli e con le scuse più varie, continua ad ignorarle pur avendo il dovere e il potere di contrastarle, prima o poi finirà con l'apparire come un vero e proprio favoreggiatore per omissione.”

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