In data odierna, si è svolta l’assemblea delle Terme Spa con la presenza della proprietà, rappresentata dal sindaco di Castellammare di Stabia, on. Luigi Bobbio, e dall’ing. Norberto Salza, amministratore unico della Sint, del presidente dott. Dello Ioio e del consigliere d’amministratore dott. Cajati.
Erano presenti, altresì, componenti del collegio dei revisori dei conti.
In occasione dell’assemblea, nel corso della quale è stato approvato il bilancio consuntivo 2010, la proprietà, prendendo atto delle gravi criticità di gestione verificatesi in maniera forte ed evidente anche all’esterno, nelle ultime settimane, criticità di gestione che hanno causato la sostanziale ingovernabilità della struttura, ha disposto il ripristino del consiglio d’amministrazione delle Terme in chiave di piena collegialità, ribadendo altresì la pienezza delle funzioni del direttore generale.
Veniva, in particolare, disposto procedersi con priorità al pagamento degli stipendi dei dipendenti e dei fornitori ritenuti critici.
Il sindaco, in particolare, ha disposto con forza che dal cda e dal direttore generale, da questo momento in poi, vengano rispettati ruoli e funzioni di ciascuno.
“Con l’assemblea di oggi, la proprietà ha preso atto del distorto uso che è stato fatto all’interno del cda del sistema delle deleghe interno, esperienza di cui ha sancito la fine. Nei fatti, oggi la proprietà di Terme ha dichiarato nulla la comunicazione del presidente in relazione alle deleghe.
Era ed è mio dovere riportare, all’interno delle Terme e della sua parte gestionale in particolare, rispetto assoluto delle regole e dei ruoli, forza e capacità nella gestione e nella programmazione e, comunque, serenità dei rapporti, se necessario anche imposta, sul piano di recupero almeno della correttezza formale.
L’azzeramento delle deleghe e il recupero integrale e totale del principio di collegialità nel funzionamento del cda è il primo passo, comportando necessariamente che, al fine, peraltro, di svolgere ed esercitare tutti e soltanto i ruoli e i compiti che gli assegnano la legge e lo statuto, il cda possa funzionare solo attraverso le sue riunioni nelle quali discutere e votare gli argomenti all’odg, se
possibile all’unanimità o diversamente a maggioranza, non essendo più consentiti a nessuno dei componenti di assumere qualsivoglia iniziativa interna o esterna a titolo personale senza il necessario
sostegno della collegialità, con la conseguenza di produrre solo atti nulli o inefficaci.
La proprietà ha altresì ribadito, proprio per la necessità di stabilizzare il quadro gestionale e di consentire (o imporre) a ciascuno di svolgere tutti e soltanto i suoi compiti, ruolo e funzioni del direttore generale, anche in questo caso al fine di esercitare tutte e soltanto le attività riconosciutegli dalla legge e dallo statuto.
Non trascuro, ovviamente, il fatto che in questo momento un consigliere d’amministrazione sia dimissionario e provvederò nelle prossime ore a prendere atto di queste dimissioni,
provvedendo, con mio decreto o in occasione della prossima assemblea, all’immediata sostituzione del dott. Caccioppoli che ringrazio, comunque, per l’ottimo lavoro svolto.
La prima riunione del cda è già fissata (e dev’essere formalmente convocata) per il giorno 27 cm e mi
aspetto che in tale data il cda discuta e deliberi non solo sulla relazione semestrale relativa alla situazione patrimoniale ed economica ma anche circa la sorte che i purtroppo numerosi atti adottati nelle ultime settimane all’interno delle Terme in difetto delle condizioni e dei requisiti di legge e statuto vengano ratificati o definitivamente annullati e resi improduttivi di effetti”, ha
dichiarato il sindaco Luigi Bobbio.
“Continuerò a seguire e monitorare quotidianamente, con estrema attenzione, l’andamento delle vicende in Terme pronto ad adottare ogni provvedimento che dovesse, nell’immediatezza essere reso necessario dal perpetuarsi di comportamenti o atteggiamenti impropri tali da contribuire a mettere a rischio la stessa esistenza in vita della società.
Non consentirò che l’amministrazione delle Terme sia condotta secondo criteri più o meno visibilmente politici, come purtroppo sembra essere accaduto fino ad oggi. Pretendo, come ho sempre preteso, che nell’interesse della struttura termale, che è patrimonio di questa città, e dei suoi lavoratori, Terme Spa venga gestita secondo criteri esclusivamente manageriali, puntando con decisione all’ottimizzazione e alla valorizzazione delle risorse, a partire da quelle umane.
Pretendo che nessuno più osi ingerirsi nella elaborazione dei nuovi schemi di appostamento e di utilizzo delle risorse umane che dovranno essere immediatamente predisposti. Non intendo più consentire alla politica di difendere o attaccare posizione e ruolo di questo o quel singolo dipendente nell’esclusivo nome di più o meno reali o presunte appartenenze.
Intendo che a partire da oggi le iniziative di gestione delle risorse umane di Terme avvengano nel segno esclusivo della meritocrazia e delle reali capacità professionali di ciascuno, sia che ciò comporti avanzamenti sia che ciò comporti retrocessioni o trasferimenti”, ha concluso Bobbio.
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