“Perfino Guadagno ed alcuni dei suoi associati, normalmente abbastanza refrattari alla verità, hanno dovuto parzialmente ammettere la scompostezza e l’infondatezza della loro protesta e le violazioni di norme di cui si sono resi responsabili oggi.
Il gazebo era privo di autorizzazioni e, ovviamente, essendo stato installato non già sul sagrato della cattedrale ma sulla pubblica piazza, le presunte autorizzazioni di don Ciro non fanno testo.
Quanto ai colpi di petto, valuterò se ravvisare o meno gli estremi di calunnia visto che, peraltro, ovviamente, non ce ne sono stati e ci sono un paio di decine di testimoni qualificati tra poliziotti e vigili urbani, oltre a privati cittadini, che possono attestarlo.
Io non scappo di fronte a nessuno, ma non mi pare di aver colto tra le scomposte urla di una quarantina di esagitati che sbraitavano epiteti di varia natura al mio indirizzo, nessuna pur legittima protesta né in relazione alla Tarsu né in relazione alla raccolta differenziata.
Che d’altronde si sia trattato di un fastidioso rigurgito di opposizione sconfitta e inconcludente è attestato dal fatto che al corteo sono stati avvistati almeno un ex assessore di Vozza e un suo ex collaboratore di staff, nonché vari beneficiati della passata gestione e perfino un ineffabile portatore di striscioni del locale Partito democratico, il quale – malgrado la sua non più giovane età, in evidente crisi di infantilismo politico ormai perdurante – si sta da tempo dedicando a esprimersi politicamente con i comportamenti (e la cosa gli fa onore) di un giovane sedicenne attivista alle prime armi (ma che il Pd sia a Castellammare sia in crisi di movimento giovanile?).
Ancora devo rilevare che se non fosse stata una chiassata politicamente protestataria, avrei di buon grado accolto, invece dello sguaiato corteo, peraltro frustrato dalla mancanza di spazzatura per strada, una richiesta di incontro con una delegazione in cui discutere serenamente dei problemi.
Ma evidentemente non era questa l’intenzione del (mancato) guadagno…”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, in replica alle dichiarazioni del presidente dell’Associazione “Città Viva”.
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