(Ph. Manzo) |
“Quanto accaduto questa mattina alle Terme se, da un lato, non deve certamente ripetersi, dall’altro va immediatamente isolato da ogni tentativo di strumentalizzazione. Prendo atto, con soddisfazione, della nota del direttore generale, con la quale si dichiara la sospensione del provvedimento adottato a sua firma in ordine a una limitata porzione di personale.
In ordine a tale iniziativa, pur condivisibile nel merito delle singole scelte, ritengo che sarebbe stato necessario e utile il rispetto della ritualità sia dal punto di vista del rapporto con le organizzazioni sindacali che dal punto di vista del previo coordinamento con il presidente e il consiglio di amministrazione”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. “La questione del personale va certamente affrontata, ma le determinazioni in merito devono essere complessive e non possono non tenere conto della necessità che siano frutto di una largamente condivisa strategia aziendale.
È necessario un riassetto aziendale, strutturale e industriale delle Terme da adottarsi con un unico provvedimento che tenga conto di tutti questi aspetti nella loro reciproca funzionalità.
Auspico, quindi, con forza, una sinergia decisionale e operativa tra il consiglio di amministrazione e il direttore generale nell’interesse dell’azienda e, quindi, della città nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.
Respingo al mittente ogni ipotesi di strumentalizzazione di quanto accaduto, nella convinzione peraltro che la rinascita della struttura termale non possa passare altro che per un approccio organizzativo al tema dei dipendenti improntato esclusivamente sull’interesse dell’azienda e del suo rilancio, escludendo ogni motivazione diversa”, ha continuato Bobbio.
“Ribadisco la mia convinzione che il presidente, i consiglieri di amministrazione e il dg stanno lavorando tutti per il bene esclusivo delle Terme, ma ciò non basta se poi si opera al di fuori di una
strategia condivisa. Su una cosa voglio essere ancora una volta chiaro: le Terme, come tanti altri asset della città, ci sono state lasciate in eredità in uno stato di autentica agonia, dal quale tutti i soggetti preposti stanno oggi duramente lavorando per uscire.
“Ribadisco la mia convinzione che il presidente, i consiglieri di amministrazione e il dg stanno lavorando tutti per il bene esclusivo delle Terme, ma ciò non basta se poi si opera al di fuori di una
strategia condivisa. Su una cosa voglio essere ancora una volta chiaro: le Terme, come tanti altri asset della città, ci sono state lasciate in eredità in uno stato di autentica agonia, dal quale tutti i soggetti preposti stanno oggi duramente lavorando per uscire.
Che nessuno osi, quindi, cercare di far credere, almeno ai più sprovveduti o a quelli in malafede, che le gravissime criticità delle quali siamo eredi siano o possano essere causate da noi”, ha concluso Bobbio.
Nessun commento:
Posta un commento