“Nelle esternazioni
di De Magistris l’unica cosa un po’ ridicola è l’esternatore. Se per De Magistris
il fatto di arrivare a una scelta collegiale (che nell’ambito di coloro che
fanno politica assume l’espressione più elegante di concertazione) significa scegliere
tutto e solo quello che dice lui, allora
meno male che non ci siamo messi d’accordo”.
Lo ha detto l’ex sindaco di
Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, replicando al primo cittadino di Napoli
Luigi De Magistris.
“D’altronde, cosa aspettarsi dal
sindaco di Napoli il quale fino a qualche giorno fa era ancora convinto che i
nomi da esprimere dovessero essere solo tre, dimenticando che in questi ultimi
anni nell’Autorità portuale è entrata la città di Castellammare di Stabia e che,
se ne dovessero entrare altre, di città, i nomi da esprimere sarebbero cinque, sei…
Segnalo ancora al sindaco di Napoli che il ministero gradisce comunque poter
scegliere tra una pluralità di nomi proprio perché deve trattarsi di scelta e
non di una imposizione. Ricordo ancora che l’autocandidatura non solo non è
vietata, ma nel mio caso ha la specifica funzione non solo di andare a ‘scassare’
i giochini che De Magistris un po’ furbo e un po’ inesperto voleva tentare, ma
anche di introdurre nella quaterna chi possa e sappia rappresentare non solo la
centralità di Castellammare nell’autorità portuale, ma anche esprimere una
ormai approfondita conoscenza dei meccanismi dell’Authority acquisita in quasi
tre anni con il valore aggiunto di un curriculum che, dal punto di vista del
rispetto delle regole e di garanzia di legalità, non è secondo a nessuno
specialmente nel momento in cui si parla di un’Autorità portuale chiamata ad
operare in una fase difficilissima della città e della provincia”. “Ricordo al
novello sindaco De Magistris che quando ho presentato la mia candidatura avevo
già ritirato le mie dimissioni ed ero sindaco a pieno titolo, mentre lui pur
essendo sindaco ancora si astiene volutamente dall’esercitare il ruolo occupato
com’è a preparare improbabili liste arancioni e a veicolare per l’Autorità
portuale degnissime persone che, però, hanno il non trascurabile problema di
essere buone per tutte le stagioni. Il che non vuol dire imparziali, ma vuol
dire prive di identità. O meglio attente a una sola identità: la propria. Prendo
atto, infine, che poiché ormai tutto il mondo sa che De Magistris voleva fare
il nome del dott. Scalella, probabilmente stasera o domani ci sorprenderà con
qualche nome del tipo Hubler o Cascetta”.
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