lunedì 10 dicembre 2012

Porto, Bobbio a De Magistris: mia autocandidatura ha ‘scassato’ suoi giochetti

“Nelle esternazioni di De Magistris l’unica cosa un po’ ridicola è l’esternatore. Se per De Magistris il fatto di arrivare a una scelta collegiale (che nell’ambito di coloro che fanno politica assume l’espressione più elegante di concertazione) significa scegliere tutto e solo quello che dice  lui, allora meno male che non ci siamo messi d’accordo”.
Lo ha detto l’ex sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, replicando al primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris.
“D’altronde, cosa aspettarsi dal sindaco di Napoli il quale fino a qualche giorno fa era ancora convinto che i nomi da esprimere dovessero essere solo tre, dimenticando che in questi ultimi anni nell’Autorità portuale è entrata la città di Castellammare di Stabia e che, se ne dovessero entrare altre, di città, i nomi da esprimere sarebbero cinque, sei… Segnalo ancora al sindaco di Napoli che il ministero gradisce comunque poter scegliere tra una pluralità di nomi proprio perché deve trattarsi di scelta e non di una imposizione. Ricordo ancora che l’autocandidatura non solo non è vietata, ma nel mio caso ha la specifica funzione non solo di andare a ‘scassare’ i giochini che De Magistris un po’ furbo e un po’ inesperto voleva tentare, ma anche di introdurre nella quaterna chi possa e sappia rappresentare non solo la centralità di Castellammare nell’autorità portuale, ma anche esprimere una ormai approfondita conoscenza dei meccanismi dell’Authority acquisita in quasi tre anni con il valore aggiunto di un curriculum che, dal punto di vista del rispetto delle regole e di garanzia di legalità, non è secondo a nessuno specialmente nel momento in cui si parla di un’Autorità portuale chiamata ad operare in una fase difficilissima della città e della provincia”. “Ricordo al novello sindaco De Magistris che quando ho presentato la mia candidatura avevo già ritirato le mie dimissioni ed ero sindaco a pieno titolo, mentre lui pur essendo sindaco ancora si astiene volutamente dall’esercitare il ruolo occupato com’è a preparare improbabili liste arancioni e a veicolare per l’Autorità portuale degnissime persone che, però, hanno il non trascurabile problema di essere buone per tutte le stagioni. Il che non vuol dire imparziali, ma vuol dire prive di identità. O meglio attente a una sola identità: la propria. Prendo atto, infine, che poiché ormai tutto il mondo sa che De Magistris voleva fare il nome del dott. Scalella, probabilmente stasera o domani ci sorprenderà con qualche nome del tipo Hubler o Cascetta”.

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