“La mia
piena, totale e incondizionata vicinanza e solidarietà al componente della
polizia municipale di Castellammare di Stabia aggredito nello svolgimento dei
suoi compiti d’istituto. La mia solidarietà è peraltro estesa a tutti gli
uomini e le donne della polizia municipale stabiese con una particolare
menzione, nella fattispecie, ai giovani stagionali che, in questo caso come in
generale, hanno sempre mostrato la loro piena integrazione e condivisione dello
spirito di Corpo nel quale si sono immersi fin dal primo momento”.
Lo ha detto l’ex sindaco di
Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Il comportamento del giovane vigile
urbano, la sua solerzia e il suo senso del dovere stanno a dimostrare,
peraltro, quanto prezioso e utile sia stato e sia il loro utilizzo, consentendomi
di rivendicarne con orgoglio la scelta fatta fin dal primo momento. Mi auguro
che, con il nuovo bilancio e, in particolare, nella redazione del piano del
fabbisogno del personale, si continui a prevedere l’utilizzo di questa risorsa fondamentale
per continuare ad assicurare alla città di Castellammare di Stabia un vero e
autentico presidio di legalità e di sicurezza, al netto ovviamente della
capacità e della voglia di chi organizza e dirige il Corpo (sperando di non
usare parole grosse!) – ha aggiunto Bobbio –. Colgo, quindi, l’occasione anche
per lanciare un appello al commissario prefettizio, dott.ssa Bonadies, perché
voglia confermare l’utilizzo dell’aliquota del personale stagionale della
polizia municipale”.
“Spero, vivamente, che questa
necessità di conferma non venga osteggiata dai competenti dirigenti comunali e,
in particolare, dal dirigente della polizia municipale il quale certamente non
vorrà farsi mancare una così importante risorsa in termini umani. O no? Il solito
rammarico, ormai, purtroppo rituale, mi rimane nel constatare la molle risposta
giudiziaria nei confronti di episodi così devastanti dal punto di vista dell’ordinata
convivenza civile. Nessuna altra constatazione è possibile di fronte alla pena
inflitta a un delinquente che, nel chiedere scusa ed avendo causato lesioni tali
da generare una prognosi da ben venticinque giorni, avrebbe detto di non aver
avuto intenzione di fare del male. Figuriamoci! E se avesse avuto l’intenzione
di fare del male, a quest’ora di che cosa staremmo parlando?”, ha concluso
Bobbio.
Castellammare di Stabia, 18
gennaio 2013
il problema è la legge. il corpo di polizia municipale non viene tutelato dallo stato e nonostante sia l'unico a contatto diretto verso il cittadino per aiutarlo, viene visto in modo ostile
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