“Fincantieri e l'amministratore delegato
Bono ci dicano, una volta per tutte, che intenzione hanno sul cantiere
di Castellammare di Stabia.
La risposta a questo interrogativo è
diventata ormai irrinunciabile. Chiediamo chiarezza d'intenti e
linearità di percorsi. Non si può continuare a fare dichiarazioni di
disponibilità e a prospettare un rilancio del cantiere all'interno di
una politica industriale coerente senza però adottare nessuna
iniziativa consequenziale con il fine proclamato, ma anzi lanciando
segnali contrari”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Castellammare ha bisogno di pace sociale, pace che si conquista e si
difende anche con la chiarezza dei comportamenti. Sappiamo tutti, a
cominciare dagli operai del cantiere e del numeroso indotto, che il
momento è assai difficile e il percorso arduo, e ognuno è disposto a
fare la sua parte nella misura in cui possa continua a fidarsi degli
altri protagonisti della vicenda. In questa prospettiva, si
manifestano invece di segno esattamente contrario iniziative aziendali
assai opinabili, e certamente non coerenti con il fine dichiarato. Non
si può infatti proclamare di volersi adoperare per il cantiere di
Castellammare e poi non prospettare, oltre all'assegnazione dei due
pattugliatori, alcuna distribuzione ulteriore delle commesse, fosse
pure di un troncone. Così come non si può pensare che le ditte
dell'indotto possano essere incentivate a siglare l'accordo sulla
cassa integrazione per i dipendenti, laddove Fincantieri le taglia
sistematicamente fuori dai lavori nei cantieri del Centro Nord,
avallando di fatto i comportamenti di una dirigenza locale che, forse,
persegue proprie finalità. Né si può pensare, nella suddetta
prospettiva, che siano incentivanti alla sottoscrizione dell'accordo
sulla cassa integrazione iniziative come quella di intimare alle ditte
dell'indotto stabiese di portare i loro materiali e le loro
attrezzature fuori dal sito di Castellammare, con ciò autorizzando il
timore di una prospettiva industriale del tutto disinteressata al
rilancio dell'attività dello stesso cantiere”, ha continuato Bobbio.
“Credo, fermamente, che sia arrivato il momento di affermare alcuni
concetti molto chiari. Nessuna tattica potrà essere elaborata o
attuata sulla pelle dei cittadini di Castellammare e dei suoi operai.
Non vogliamo tattiche e non consentiremo a nessuno di farne. Continuo
a credere nella buona fede e nella bontà degli intenti del management
Fincantieri, ma è arrivato il momento di manifestarli con gesti
concreti. Non voglio che l'irresponsabilità di qualche dirigente di
secondo livello possa mettere a rischio la pace sociale della mia
città, e chiedo alla dirigenza nazionale di lanciare segnali chiari e
concreti nella direzione opposta. Si sta lavorando molto tenacemente
nella direzione che dovrebbe portare alla realizzazione del bacino di
costruzione a Castellammare, e l'intensità di questo lavorio deve
indurre la dirigenza nazionale di Fincantieri a concreti segnali di
attenzione nei confronti della struttura di Castellammare e dei suoi
lavoratori. Tutto quello che si sta facendo in questo senso muove
esclusivamente per la salvaguardia dell'occupazione a Castellammare di
Stabia, ma se questo non dovesse essere un intento condiviso è
arrivato il momento di dire con grande chiarezza che, almeno per
quanto mi riguarda, le mie iniziative si muovono esclusivamente
nell'interesse dei lavoratori e non intendo attivarmi o continuare ad
attivarmi se questo non dovesse essere un interesse condiviso da
tutti. In pochi mesi, siamo riusciti a creare sinergie mai viste
prima, e a raggiungere importanti risultati intermedi. Ora è il
momento che tutti escano allo scoperto”, ha concluso il sindaco
Bobbio.
Nessun commento:
Posta un commento